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di Diego » 20/09/2016, 8:25
La risposta è semplice.
In aria, dunque per le piante emerse, quello che emetti è quello che arriva. Dunque basta prendere i due picchi di assorbimento della clorofilla (blu e rosso di opportune frequenze) e piazzare sopra alla pianta la lampada.
In acquario, invece, lo spettro è fortemente modificato dall'acqua. La luce rossa è bloccata dall'acqua stessa, quella blu dal carbonio organico dissolto. Poi ci sono delle frequenze da evitare, come gli ultravioletti o quelle dei pigmenti delle alghe.
Infine, ma questa è una mia ipotesi, chi fa idroponica se ne intende, anche a livello professionale. Dunque saprebbe sgamare subito una plafoniera scarsa.
Chi fa acquari, invece, solitamente non se ne intende, dunque basta vendere qualcosa che faccia luce e che magari costicchi per far contenta la maggior parte degli acquariofili.
Qualsiasi progresso scientifico deriva da sfida intellettuale, da compensazione di limitazioni. Niente limitazioni, niente progresso. Niente progresso, stagnazione culturale! Valido anche opposto. Progresso prima di cultura è vero disastro. (ME2)