Qui nascono i problemi, la CO2 iniziale è quella in equilibrio con l’atmosfera: infatti attendendo 48 ore dal prelievo per la misura, o shakerando il campione, è questo l’effetto che ottengo, l’eccesso viene smaltito.
Ma quant’è?
Se proviamo a determinarlo con il calcolatore standard, il valore risulta sballato per colpa della torba (magari 10 mg/l, o perfino 22 mg/l come nell’esempio dell’articolo di Rox). Invece il valore esatto dovrebbe essere zero? Nemmeno, perché la CO2 in vasca è comunque sempre in equilibrio con quella atmosferica (nella stanza dove abbiamo l’acquario). Questo valore oscilla tipicamente tra 1 e 2 mg/l, il range massimo è 0.7-3 mg/l. Una concentrazione naturale di CO2 superiore ai 3 mg/l non può verificarsi, dovrebbe esserci un’altra sorgente da qualche parte oppure si disperderebbe prima di accumularsi!
Quant’è la CO2 in atmosfera?
Nel 2017 la concentrazione di CO2 media (a 25°C sul livello del mare) è 410 ppm, che porta ad una concentrazione in acqua di 0,74 mg/l. Tale valore potrebbe scendere in modo considerevole in montagna e ad alta temperatura? No, ho fatto i conti e a 1000 metri e 30°C la concentrazione scende a 0,65 mg/l, quindi altitudine e temperatura influiscono ben poco per i nostri interessi (quanto meno sulla CO2 in acqua all’equilibrio). Tale valore potrebbe aumentare col passare degli anni e l’aumento di inquinamento, deforestazione ecc? Ancora una volta, in modo trascurabile: nel 2016 avevamo 400 ppm in atmosfera, il trend della CO2 è linearmente crescente negli anni e sempre da fonti ufficiali a livello mondiale leggiamo che più di venti anni fa avevamo 350 ppm. Quanto sarebbe stata la CO2 nel nostro campione shakerato venti anni fa? 0,63 mg/l. Quindi abbiamo constatato che anche l’influenza di questo fattore è trascurabile.
Perché allora il valore della CO2 iniziale (campione shakerato) non l’ho considerato 0,74 mg/l? Perché invece ho scelto 3 mg/l?
Innanzitutto, i valori di CO2 pubblicati rilevati in atmosfera sono presi all’aperto. 410 ppm di CO2 si trasformano tranquillamente in 700 ppm al chiuso. Dobbiamo anche considerare la nostra respirazione! Anche 1000 ppm in casa sono considerati ancora valori normali quando l’areazione è un po’ scarsa, addirittura 2000 o più in alcune circostanze (aule affollate, uffici non bene areati).
Bene, se considero 1000 ppm di CO2 nella stanza dell’acquario, a quanto corrisponde in acqua? 1,8 mg/l. E 2000 ppm? 3,6 mg/l! Questo sì che influisce sui nostri conti!
Consideriamo pure il valore di 1000 ppm in casa, la CO2 in acqua all’equilibrio è 1,8 mg/l come detto. Perché allora (giuro, è l'ultima volta che ripeto la domanda

Beh, dobbiamo aggiungere un po' di CO2 prodotta dal metabolismo dei pesci e soprattutto metterci nelle ipotesi più cautelative per dare una regola generale da seguire (quella di produrre un punto di escursione). In realtà il valore più probabile credo sia intorno ai 2 mg/l, il che significa che perfino con un’escursione di un grado di pH arriveremmo a 2x10=20 mg/l . Questo è il motivo per cui alcuni utilizzano anche 1.2 punti di escursione senza notare alcun sintomo negativo sui pesci. Ma chiaramente l’accuratezza della misura diventa fondamentale, perché a valori linearmente crescenti di escursione pH provoco valori esponenzialmente più alti di CO2, e in un attimo potrei trovarmi a gassare i pesci con 100 mg/l.

Se invece la mia ipotesi di 3 mg/l con campione shakerato è errata per difetto (e probabilmente lo è, in realtà potrebbe essere ad esempio 2 mg/l), che problemi ho con il metodo suggerito? Nessuno, con 1 punto di escursione del pH arriverei in realtà a 20 mg/l al posto di 30 mg/l, e come ho scritto in un post precedente, quando supero i 10 mg/l le piante comunque ottengono già il 70%-80% del beneficio rispetto alla non erogazione.
Conclusioni:
- il “metodo dell’escursione del pH di 1 grado” può essere utilizzato ad occhi chiusi, con un bel test colorimetrico? No, ma è un utile supporto.
- E’ più affidabile del metodo della differenza di CO2 del calcolatore “compensato” presente sul sito? Si, soprattutto quando immetto in acquario molte sostanze acidificanti. Se il calcolatore standard mi mostra 100 mg/l e quello "compensato" 90 mg/l, col nuovo strumento sappiamo invece che non abbiamo più di 30 mg/l, altro che 90... E abbiamo capito anche qualcosa in più su come funziona la relazione pH, (KH), CO2!


- E’ importante l’utilizzo di strumenti di misura accurati, come pHmetro? Si, così lo è per l’utilizzo del calcolatore compensato.
- E’ un metodo super preciso, al milligrammo/litro? No, ma quanto meno è più preciso sul valore massimo effettivo in vasca!

- E’ comunque fondamentale monitorare sempre i pesci (per vedere magari i primi sintomi di intossicazione), valutare la crescita delle piante, partire da concentrazioni basse e magari aumentare un po' alla volta? Certamente!