Giorgioyu ha scritto: ↑24/09/2023, 23:44
Effettivamento erogo CO
2.
Allora lascia perdere Corydoras e loricaridi. Sono pesci reofili, che provengono da ambienti molto ossigenati, non sono compatibili con la CO
2. Spesso si vedono Corydoras con CO
2, ma è un grosso errore, purtroppo c'è molta disinformazione a riguardo.
Le uniche specie che mi vengono in mente che potresti mettere, ma sei comunque a rischio, sono appunto gli Otocinclus e io in passato ho avuto un discreto successo con la Rineloricaria L10a con CO
2. Altre specie di Rineloricaria no, perché hai un fondo troppo grosso. Però ripeto, sono pesci che andrebbero tenuti con l'areatore, che è l'esatto opposto della CO
2.
Topo ha scritto: ↑25/09/2023, 8:12
per curiosità… cosa fa la CO
2 agli oto ?
Ciao, un po' l'ho spiegato sopra, ma approfondendo ... Gli Oto sono tra i pesci più allevati nei plantacquari dove si fa ampio uso di CO
2, quindi con riserva sono tra i pochissimi loricaridi che mi sentirei di consigliare. Ma c'è una grossa riserva appunto. Purtroppo non ci sono molte informazioni attendibili sull'habitat di provenienza(per la maggior parte dei pesci sud-americani invece youtube è piena di video che mostrano il loro habitat naturale), però si possono fare un paio di considerazioni. Tutti i loricaridi sono reofili, vista la forma e il comportamento degli Oto, assolutamente analogo agli altri loricaridi, vuoi che proprio che sia l'eccezione? mmmmh a mio parere difficile.
Il biofilm di cui si nutrono non si sviluppa in acqua stagnanti, dove non ci sono le condizioni di luce sufficienti alla sua formazione, ma solo in acque correnti e limpide. Sembrerebbero pesci che provengano dai corsi marginali dei fiumi, quindi anche se lì l'acqua può essere a scarso movimento, riceve comunque enormi quantità di ossigeno dal vicino fiume principale, ergo alla fine vive in acque molto ossigenate. La stagione di cattura è quella secca, in cui gli Oto si trovano in acque stagnanti tutti ammassati vicini alla superficie alla ricerca di ossigeno(sono in grado di sopravvivere alla stagione secca respirando aria come i Corydoras). I pescatori ne approfittano, catturandone a migliaia in un solo colpo. Si tratta però di una situazione al limite della sopravvivenza, difatti nel resto della stagione quando gli Oto sono in forma, i pescatori non riescono a catturarli. Molti pesci che noi alleviamo in acquario, in natura hanno un ciclo di vita stagionale, quindi anche tra gli Oto la stagione secca è una mattanza e non ci autorizza a usare come scusa per tenerli in vasche poco ossigenate.
Infine, molti acquascaper(o come si scrive), si sono finalmente accorti che aumentando la dose di CO
2, gli Oto vanno subito in sofferenza, manifestando respiro accelerato, branchie rosse e perdita di appetito. Ormai si sta sempre più diffondendo questa cosa(finalmente, era ora) e molti stanno smettendo di tenere Oto in plantacquari con CO
2.
Ultimissima cosa, stiamo parlando di un pesce che alla maggior parte degli acquariofili muore, quindi qualcosa sbagliamo, anche nelle vasche di Amano era sempre una strage di Oticinclus. Se il pesce non mangia, non è per forza questione di pH o scarso adattamento, magari tra le cause c'è proprio la mancanza adeguata di ossigeno. E' assolutamente tipico di ogni loricaride smettere di mangiare quando vanno in carenza di ossigeno, quindi per quanto mi riguarda, è assolutamente una possibilità che ciò vale anche per gli Oto.
Aggiunto dopo 1 minuto 20 secondi:
Gioele ha scritto: ↑25/09/2023, 9:54
doppiamente nulla
Esatto ... ma erogando CO
2 il problema fondo e piante non si poneva neanche