Il castello della regina di cuori
Inviato: 13/02/2024, 21:29
Alice rise: «È inutile che ci provi» disse «non si può credere a una cosa impossibile.» «Oserei dire che non ti sei allenata molto», ribatté la Regina. «Quando ero giovane, mi esercitavo sempre mezz’ora al giorno. A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione.»
(Lewis Carrol- Alice attraverso lo specchio)
Vi presento Il castello della regina di cuori. Questo allestimento è stato pensato a lungo nel periodo in cui ho dovuto dismettere Wonderland in attesa di poter traslocare nella mia nuova casa. Non è solo un acquario o un allestimento, è stata la mia terapia in un periodo difficile. Ho avuto tempo per pesare a chi lo avrebbe abitato, mesi in cui ho potuto solo immaginarlo trascorsi cercando di salvare il salvabile in una boccetta da 5 litri, qualche lumachina e un groviglio di piantine che non volevano arrendersi. Poi finalmente è arrivato il momento di metterlo in piedi, era già tutto pronto nella mia testa che è venuto su velocemente, giusto il tempo di far asciugare il silicone e riempire. Pochi giorni dopo il castello era pronto per la sua regina, una bellissima betta halfmoon marble, e i suoi sudditi Boraras Brigittae. Purtroppo la regina qualche mese fa è mancata precocemente incastrandosi in una insenatura dello sfondo, ora i padroni del castello sono i piccoli Boraras che con la loro allegria e comportamenti interessanti mi stanno portando a pensare di lasciare solo loro come regnanti indiscussi.
Ma basta chiacchiere, arriviamo al sodo con i dettagli!
Descrizione:
Acquario in vetro extrachiaro 50x33x34 in origine aperto, ho fatto poi realizzare un coperchio su misura per limitare l’evaporazione e mantenere umida la zona emersa.
Data di Avvio:
Allestimento attuale nato a Novembre 2022 con 2/3 di acqua S Anna e 1/3 rubinetto acqua di milano per circa 20-25 litri netti. Poco meno della metà in altezza è dedicata alla parte sommersa, il resto per la zona umida emersa.
Tecnica:
Senza filtro artificiale. No CO2 artificiale. Illuminazione con plafoniera LED da 1200 lumen, 6800 K. Fotoperiodo attuale 12 ore.
I primi due mesi avevo aggiunto un riscaldatore di backup a 22 gradi, mai entrato in funzione e quindi rimosso. Non ho mai capito se non funzionante o per via della casa sempre calda… maglio così, mi dava l’orticaria a vederlo.
Allestimento:
Per il fondo cercavo un substrato leggero e poroso, ho usato l’argilla cotta “flora gravel” Amtra.
Sfondo realizzato con pietre vulcaniche (quelle per barbecue, ho scartato quelle nere), dragon stone avanzate dal precedente, corteccia di sughero e due radici recuperare dal vecchio allestimento.
Tutto fissato insieme e al vetro con silicone.
Manutenzione:
Come al solito la mia scarsa voglia di bagnarmi le mani mi ha fatto optare per un allestimento a bassa manutenzione, misuro solo la EC una volta al mese, riduco la massa vegetale quando c’è bisogno, cambio acqua discusso più avanti. Ho dato una grossolana aspirata al fondo dopo 1 anno per rinnovare il letto di foglie.
Fauna:
Attualmente 7 Boraras Brigittae, Planorbarius varie, microfauna imprecisata, qualche insetto nella parte emersa.
Alimentazione:
Microgranuli, mangime secco in stick sbriciolato, quello che trovano in giro.
Flora:
Sommerse e semi emerse:
Hygrophila corimbosa siamensis
Criptocoryne parva
Hydrocotyle leucocephala
Anubias bonsai + una anubias regalata che è rimasta piccola una volta messa vicina alle altre. Mistero!
Muschio di java
Schismatoglottis prietoi (non ti preoccupare, mi sono chiesta anche io “ma che è?” E devo confessare che me lo sto ancora chiedendo dopo più di 1 anno, è tale e quale a quando l’ho inserita… non crepa, non prolifera… credo che mi abbiano venduto una pianta di plastica)
Galleggianti:
Salvinia natans
Phyllanthus fluitans
Emerse:
Muschio di Java
Fittonia vari colori
Ficus pumilla
Tillandsia
Fertilizzazione:
Prodotti secondo PMDD, sempre la mia scarsa voglia di applicarmi seriamente mi fa mettere dentro un po’ di potassio o magnesio o ferro in base a come mi sembrano le piante, e per mantenere una EC tra 200 e 250. Ho cambiato acqua 3 volte dall’avvio per evitare eccessiva ambratura e come piccolo paracadute (non facendo test e fertilizzando a occhio mi fa stare più tranquilla)
Valori dell'acqua:
pH 6,5 a 6 mesi dall’avvio, uso solo acidificanti naturali (letto di foglie secche, pignette, tannini del sughero). EC tra 200 e 250. Restanti ignoti.
Considerazioni:
Quando ho iniziato con questo bellissimo hobby tantissime cose mi sembravano impossibili da realizzare ma con il tempo mi sono dovuta ricredere. Purtroppo non sempre tutto va come ci si aspetta ma bisogna saper fare tesoro di ogni esperienza per migliorarsi e bisogna sapersi adattare lasciandosi guidare dalle dinamiche dell’acquario.
L’allestimento iniziale prevedeva anche C. Walkeri ma il mio fondo leggero e poco profondo non è risultato ottimale, mi sono concentrata sulle epifite per la parte sommersa. Sono partita a piantumare il secondo piano con l’idea di non affollare subito l’acquario e impazzire con le potature, riservandomi di piantumare il primo piano in secondo tempo. Vedendo i miei boraras spesso utilizzare la parte sgombra per il nuoto di gruppo ho deciso di lasciare libero lo spazio per il nuoto e lasciare spazio sul fondo al letto di foglie sperando di vedere qualche riproduzione.
Vedo il mio progetto ancora in evoluzione, questa primavera deciderò se provare a mettere in sicurezza lo sfondo e riprovare con anabantidi oppure incrementare il numero di Boraras!
(Lewis Carrol- Alice attraverso lo specchio)
Vi presento Il castello della regina di cuori. Questo allestimento è stato pensato a lungo nel periodo in cui ho dovuto dismettere Wonderland in attesa di poter traslocare nella mia nuova casa. Non è solo un acquario o un allestimento, è stata la mia terapia in un periodo difficile. Ho avuto tempo per pesare a chi lo avrebbe abitato, mesi in cui ho potuto solo immaginarlo trascorsi cercando di salvare il salvabile in una boccetta da 5 litri, qualche lumachina e un groviglio di piantine che non volevano arrendersi. Poi finalmente è arrivato il momento di metterlo in piedi, era già tutto pronto nella mia testa che è venuto su velocemente, giusto il tempo di far asciugare il silicone e riempire. Pochi giorni dopo il castello era pronto per la sua regina, una bellissima betta halfmoon marble, e i suoi sudditi Boraras Brigittae. Purtroppo la regina qualche mese fa è mancata precocemente incastrandosi in una insenatura dello sfondo, ora i padroni del castello sono i piccoli Boraras che con la loro allegria e comportamenti interessanti mi stanno portando a pensare di lasciare solo loro come regnanti indiscussi.
Ma basta chiacchiere, arriviamo al sodo con i dettagli!
Descrizione:
Acquario in vetro extrachiaro 50x33x34 in origine aperto, ho fatto poi realizzare un coperchio su misura per limitare l’evaporazione e mantenere umida la zona emersa.
Data di Avvio:
Allestimento attuale nato a Novembre 2022 con 2/3 di acqua S Anna e 1/3 rubinetto acqua di milano per circa 20-25 litri netti. Poco meno della metà in altezza è dedicata alla parte sommersa, il resto per la zona umida emersa.
Tecnica:
Senza filtro artificiale. No CO2 artificiale. Illuminazione con plafoniera LED da 1200 lumen, 6800 K. Fotoperiodo attuale 12 ore.
I primi due mesi avevo aggiunto un riscaldatore di backup a 22 gradi, mai entrato in funzione e quindi rimosso. Non ho mai capito se non funzionante o per via della casa sempre calda… maglio così, mi dava l’orticaria a vederlo.
Allestimento:
Per il fondo cercavo un substrato leggero e poroso, ho usato l’argilla cotta “flora gravel” Amtra.
Sfondo realizzato con pietre vulcaniche (quelle per barbecue, ho scartato quelle nere), dragon stone avanzate dal precedente, corteccia di sughero e due radici recuperare dal vecchio allestimento.
Tutto fissato insieme e al vetro con silicone.
Manutenzione:
Come al solito la mia scarsa voglia di bagnarmi le mani mi ha fatto optare per un allestimento a bassa manutenzione, misuro solo la EC una volta al mese, riduco la massa vegetale quando c’è bisogno, cambio acqua discusso più avanti. Ho dato una grossolana aspirata al fondo dopo 1 anno per rinnovare il letto di foglie.
Fauna:
Attualmente 7 Boraras Brigittae, Planorbarius varie, microfauna imprecisata, qualche insetto nella parte emersa.
Alimentazione:
Microgranuli, mangime secco in stick sbriciolato, quello che trovano in giro.
Flora:
Sommerse e semi emerse:
Hygrophila corimbosa siamensis
Criptocoryne parva
Hydrocotyle leucocephala
Anubias bonsai + una anubias regalata che è rimasta piccola una volta messa vicina alle altre. Mistero!
Muschio di java
Schismatoglottis prietoi (non ti preoccupare, mi sono chiesta anche io “ma che è?” E devo confessare che me lo sto ancora chiedendo dopo più di 1 anno, è tale e quale a quando l’ho inserita… non crepa, non prolifera… credo che mi abbiano venduto una pianta di plastica)
Galleggianti:
Salvinia natans
Phyllanthus fluitans
Emerse:
Muschio di Java
Fittonia vari colori
Ficus pumilla
Tillandsia
Fertilizzazione:
Prodotti secondo PMDD, sempre la mia scarsa voglia di applicarmi seriamente mi fa mettere dentro un po’ di potassio o magnesio o ferro in base a come mi sembrano le piante, e per mantenere una EC tra 200 e 250. Ho cambiato acqua 3 volte dall’avvio per evitare eccessiva ambratura e come piccolo paracadute (non facendo test e fertilizzando a occhio mi fa stare più tranquilla)
Valori dell'acqua:
pH 6,5 a 6 mesi dall’avvio, uso solo acidificanti naturali (letto di foglie secche, pignette, tannini del sughero). EC tra 200 e 250. Restanti ignoti.
Considerazioni:
Quando ho iniziato con questo bellissimo hobby tantissime cose mi sembravano impossibili da realizzare ma con il tempo mi sono dovuta ricredere. Purtroppo non sempre tutto va come ci si aspetta ma bisogna saper fare tesoro di ogni esperienza per migliorarsi e bisogna sapersi adattare lasciandosi guidare dalle dinamiche dell’acquario.
L’allestimento iniziale prevedeva anche C. Walkeri ma il mio fondo leggero e poco profondo non è risultato ottimale, mi sono concentrata sulle epifite per la parte sommersa. Sono partita a piantumare il secondo piano con l’idea di non affollare subito l’acquario e impazzire con le potature, riservandomi di piantumare il primo piano in secondo tempo. Vedendo i miei boraras spesso utilizzare la parte sgombra per il nuoto di gruppo ho deciso di lasciare libero lo spazio per il nuoto e lasciare spazio sul fondo al letto di foglie sperando di vedere qualche riproduzione.
Vedo il mio progetto ancora in evoluzione, questa primavera deciderò se provare a mettere in sicurezza lo sfondo e riprovare con anabantidi oppure incrementare il numero di Boraras!