nikoleo1234 ha scritto:quali sono i segnali che mi dicono di cambiare acqua?
Distinguiamo tra necessità "chimica" e necessità "biologica".
Un accumulo di nitrato, ad esempio, è segnale di dover fare un cambio.
Lo stesso se la conduttività incrementa notevolmente.
Questi sono motivi "chimici"... ovvero l'acqua si sta inquinando e se non rinnovi rischi intossicazioni o blocchi vegetativi.
I motivi "biologici" non sono vere e proprie esigenze, ma secondo me non sono da ignorare. Spesso si allevano specie che in natura subiscono periodi di piogge intense, monsoni, esondazioni etc
A mio parere non è un male ricreare, con i limiti dei 5 vetri, questi fenomeni.
Alcuni cambi mirati, più volte l'anno, per me sono benefici.
Inducono i pesci alla riproduzione, cambiano le condizioni dell'acqua in fatto di elementi traccia e durezze... favorendo quindi diversi microorganismi che prima faticavano e viceversa. In certi casi, riducono il pullulare di microinvertebrati che in acquario non hanno predatori e proliferano fin troppo.
E' importante però non esagerare, altrimenti diventa un procedimento calendarizzato che in acquari "naturali" non è certo positivo.
nikoleo1234 ha scritto:Contando che ho un litraggio basso (60litri) devo aumentare la frequenza ? O più di un tot di tempo non mi conviene fare?
Per quanto riguarda la chimica, lo dicono i test (oppure una buona osservazione dell'andamento della vasca, come internodi delle piante etc).
nikoleo1234 ha scritto:Quando dovrò fare il cambio come mi regolo con la fertilizzazione? Riparto con le dosi da articolo o più basse, in proporzione al cambio
In proporzione a... quello che chiedono le piante.
Il dosaggio dell'articolo è indicativo per avere un'idea dell'ordine di grandezza circa le quantità dei vari liquidi. Non sono dosi da rispettare come regole, altrimenti la forza del PMDD si annulla e non ha più senso seguirne la filosofia.