Inizialmente ero orientato verso l'inerte, ora invece, leggendo un po' in giro, sono quasi convinto di utilizzare un allofano in particolare l'akadama.
Vediamo se ho capito come funziona:
Questa terra allofana, per un utilizzo "stabile" ha bisogno di saturarsi: appena messa in acqua inizia a succhiare bicarbonati e fa crollare il KH e il GH, con conseguente instabilità del pH (in particolare una discesa verso l'acidità). Questa cosa in una vasca non matura può provocare un rallentamenti della maturazione, perchè i batteri non amano ambienti acidi, ma in una vasca come la mia( che ha fondo e filtro avviati da molti anni), potrebbe provocare la morte delle colonie batteriche con conseguenze "catastrofiche".

Tutto questo dovrebbe durare un paio di mesi (mi sembra di aver capito).
Allora io cosa avrei pensato: E se facessi saturare l'akadama fuori dalla vasca, allestendo una bacinella in cui controllerei l'evolversi della situazione?
Tutto questo perchè?? Anzitutto per evitare eccessivi stress alla vasca, poi perchè non potrei comunque usare acqua della fontana(nell'acquario), che se da un lato potrebbe aiutarmi con le sue durezza, dall'altro è ricca di sodio!! E quindi provocherei altri stress alle piante

Così fra due o tre mesi, quando l'akadama si sarà stabilizzata e avrà adsorbito tutti i bicarbonati che vuole, la piazzo in acquario e dovrà solo fare il suo lavoro!

Poi una volta piazzata in vasca, (ovviamente riutilizzerò la mia acqua "matura")come si comporterà nei confronti del GH e del KH?
Grazie a tutti...e per favore correggetemi se ho detto una valanga di castronerie!!
