Che dire, dopo tutto quello che ho passato per il tumore come dal mio vecchio post, sono di nuovo in ospedale trasportato d'urgenza in elicottero.
Ho ora 26 anni, vado in moto da 20 anni quasi, mai fatto male seriamente. Ma vado una volta a sciare dopo anni e mi devastato tibia e perone. Pista tranquilla a pian di Bobbio dopo 2 ore mi ritrovo su una normale discesa molto larga, incomincio a fare zig e zag per rallentare ma non funziona, era tutto ghiaccio e continuo a scivolare sempre più veloce nonostante le numerose deviazioni, nel frattempo la pista era piena di avvallamenti uno dietro l'altro, ho perso il controllo e mi sono ritrovato a terra con un dolore lancinante alla gamba.
Vengo soccorso da sciatori e da un maestro che chiama i soccorsi e mi infila un fazzoletto in bocca. E qui penso "Apposto, mi sono rotto, sicuro cazzo".
Arrivano i primi soccorsi in moto slitta,
La gamba è completamente storta, rotta in due e mi dicono conto fino al 3, al mio 3 la raddriziamo. 3 e mi parte un'urlo e il calendario dei santi.
Mi siedo nonostante il dolore sulla motoslitta e ricominciamo a salire. Per via del ghiaccio anche la moto slitta non ne voleva sapere di girare e siamo finiti contro un paletto di fuori pista. E indovinate? Preso proprio con quella gamba, Mi si gira per la seconda volta il piede all' dietro. Riparte il calendario dei santi ma sta volta in turco.
Arriviamo alla capanna del soccorso. Mi tolgono in 3 lo scarpone che era bello stretto e i pantaloni. Fa male, si capisce subito che ho una doppia frattura scomposta. E un nuovo dottore mi dice conto fino al 3, al mio 3 lo raddriziamo e io "si si, sto cazzo" e parte l'urlo senza manco il 3. Fa veramente male, si gonfia la gamba incomincio a tremare, sono tutto sudato, ho il cuore al mille e ho finito i santi. Così chiamano elissocorso in urgenza, nel frattempo mi fanno una siringa di Voltaren se non ho capito male, ma non fa un cavolo. Arrivati i medici solita prassi, steccato...2 siringhe di morfina, e mi hanno trasportato in elicottero come una pecorella, tutta immobilizzata e sorridente, da lì strafatto di morfina non ho capito più niente.
E mi ritrovo in sala operazioni con l'anestesista, che mi chiede le solite cose, bevi? fumi? Ti droghi? Prendi quella che sostanza chimica... E io "no no, niente di questo, ma incomincerò presto visto la gamba e il dolore"
Fatte due risate, siringona nella gamba e delle belle boccate nella mascherina e BUM. Mi risveglio in una stanza con i primi amici e dico "che cazzo è sto accrocchio?"
Reso conto che è una gabbia esterna piena di spilloni e perni e dentro era immobile il mio piede gonfio e giallo come un pallone, sono ricominciati i santi sta volta in foggiano stretto stretto.
Insomma sono stato una settimana in ospedale, dopo 3 giorni mi sono voluto alzare e fare due passi con le stampelle, mi mancava troppo il cesso, ma ogni volta che abbassavo la gamba perdevo bel sangue, e così una volta lasciata la strisciata a terra ritornavo a letto e mi rifacevano le bende.
Ne approfitto per ringraziare le ragazze infermiere giovanissime che mi erano molto vicine visto la stessa età, anche se non ero un bel vedere. Tutti i medici che hanno lavorato alla creazione e sviluppo della gabbia ilizarov, che è nato proprio in questo ospedale di Lecco, e poi usato in tutto il mondo. Quindi sotto questo aspetto sono molto fortunato.
Da ieri sono a casa finalmente con la mia compagna santa donna e il nostro cane, che mi fa compagnia affianco a me russando.
Ora dovrò tenere sto accrocchio per 4 mesi. Dove nel primo mese non lo devo appoggiare a terra il 2 un leggerissimo carico, il 3 caricando e il 4 senza stampelle. Il 5 lo tolgono e riabilitazione con tutore per 2 mesi
Mi mancava tutto ciò dopo 2 anni in ballo per tumore al sangue, e si vi racconto ache questa
Che dire, fa male, ma supereremo anche questo.
RAGGI 15 giorni dopo la caduta, da notare il perone rotto in alto e il gran canyon tibiale



