Imparare dai cianobatteri...
Inviato: 03/07/2017, 14:38
Ciao a tutti,
Il contesto:
- Vasca avviata da 3 mesi e mezzo 135-140 litri netti in un cubone, con allestimento pensato per essere visto da tre lati
- Pesantemente piantumata: grande presenza di bacopa ed Alternanthera, sul medio c'è della sagittaria subulata e davanti un ampio pratino di echinodorus tenellus
- Popolazione animale in apparente salute, gli apistogramma si riproducono con regolarità, niente perdite in vasca degne di nota
- Fertilizzazione PMDD, non uso stick NPK per il momento ma li ho da parte ed inizierò magari quando si esaurirà il fondo fertile
- Cambi: sporadici, l'ultimo cambio risale ad almeno due settimane fa, sempre del 15%, la EC resta stabile e i nitrati pure, non sento l'esigenza di cambiare se non per emergenze
- Sterilizzatore UV acceso al bisogno, circa una settimana sì ed una no ma se l'acqua resta cristallina lo lascio spento
- Fotoperiodo 10 ore incluso di effetto tramonto
- Circa un mese fa ha subito una terapia del buio di 4-5gg causa volvox (risolta)
- Tecnica: CO2 ad acido citrico, doppia plafoniera di cui una autocostruita a LED strip, watt/litro non misurabili direttamente, ma diciamo che ho una piattaforma a LED da 21W ed una striscia da 4.5m che dovrebbe consumare intorno ai 55W, quest'ultima però è dimmerata al 70%. Filtro esterno che non apro da almeno due mesi
- Valori:
pH: tra 6.6 e 6.8
NO3-: 35/40, ma erano a 5/10 appena 10 giorni fa,vanno su e giù in accordo con la somministrazione del potassio (NK)
NO2-: 0
KH: 3.5
GH: 7
PO43-: non ho il test ma sicuramente diversi da zero (altrimenti non stavo a parlare di ciano...)
EC: variabile da 420 post-fertilizzazione a 380 prima della fertilizzazione, le piante mangiano...
Il problema inizia dopo il "grande reset" dei 5 giorni di buio, le poche filamentose (che ho considerato normali in acquario non ancora maturo) erano sparite, assieme alle volvox.
Con loro però ho perso parte del pratino di echinodorus, mentre bacopa ed Alternanthera ne hanno invece risentito meno.
Avevo deciso di non sifonare il fondo ma fare solo un corposo cambio, lasciando a decomporsi i residui, e forse qui ho innescato i cianobatteri, che si sarebbero trovati una vasca poco colonizzata da altre alghe in quel momento, ma per questo stesso motivo magari si sarebbero innescati da soli...
All'inizio era una macchia innocua su un pezzo di tronco molto vicino alla superficie, mi son detto: è normale, sono ancora in maturazione, è uno step normale della maturazione e poi sono solo sul tronco... che male c'è.
Dopo 5-10gg hanno colonizzato in poco tempo le parti basse della bacopa e in pochi altri giorni ancora hanno coperto quasi il 100% dell'Alternanthera.
Ad oggi hanno preso anche le punte del prato di tenellus.
Non parlerei di invasione perché durante tutto il periodo, ovvero l'ultimo mese, ho notato che in realtà si staccano abbastanza facilmente dall'Alternanthera e dal pratino, semplicemente facendo un "peeling" con le dita per la prima e sifondando per il secondo.
Ho provato anche a "spellare" il tronco: vengono via che è un piacere ma in 48 ore si riformano dove stavano prima.
Ero (e sono) convinto, leggendo il forum, che se le piante crescono rapidamente ed in salute non c'è spazio per i ciano in acquario, ed in effetti le piante sono tutte in piena e costante crescita:
- Bacopa va potata ogni settimana, altrimenti la ritrovo in salotto
- Alternanthera cresce bene, i germogli sono di un rosato intenso e puliti, le foglie più vecchie sono coperte dai ciano ma se le "spello" sotto sono un po' pallide ma ricominciano a fare pearling. L'effetto generale però è brutto perché un buon 80% di foglie sono invase dai ciano...
- Pratino cresce velocemente e va potato circa una volta al mese
Adesso non vorrei farmi i complimenti da solo come un fesso, ma se le piante crescono talmente che sei costretto a potarle spesso, vuol dire che crescono, e di carenze non ne vedo di palesi... Eppure i ciano continuano a proliferare.
Devo ammettere che anche i ciano hanno un loro fascino e la vasca non è eccessivamente deturpata, la situazione mi sembra semi-stabile, ma è venuto il momento di ridurne drasticamente la presenza.
A questo punto le cose che posso ipotizzare sono:
- I ciano in realtà non dipendono molto dai nitrati, ho notato lo stesso tasso di crescita a nitrati bassi (5) o medi (45). Anzi con nitrati sopra i 40 mi sembra che sia più facile staccarli in generale...
- Le piante sono veloci ed in salute, ma i ciano sono molto più veloci a conquistare le micro-nicchie ecologiche che si stanno creando
- Dovrei acquistare un test dei fosfati, ma già la sola presenza dei ciano mi dovrebbe far capire che c'è probabilmente un eccesso... Da dove viene?
- Il principale indiziato di questo eccesso sono io, lo ammetto: ho il disturbo ossessivo-compulsivo da acquario nuovo e pesci da alimentare, probabilmente li alimento troppo e troppo spesso. Se poi vedo gli avannotti appena nati... ancora peggio. Cibo base sono tre tipi di granuli di marche diverse, a cui si aggiungono pastiglie da fondo, daphnie e chironomus congelati (una volta a settimana ciascuno) e naupli vivi (una siringata al giorno). Magari i granuli col loro contenuto di cereali fanno aumentare troppo i fosfati?
Dato che i ciano puzzano, e la cosa inizia a darmi fastidio... ho ordinato dagli USA una confezione di Chemiclean che dovrebbe arrivare tra una decina di giorni. L'idea era di somministrarlo dopo una rimozione manuale di quanti più ciano posso, in modo da ripristinare un certo equilibrio nel sistema.
Mi rendo conto però che devo capire ancora due cose perché altrimenti faccio il lavoro inutile di combattere gli effetti e non le cause: la prima è se può essere solo un problema di fosfati derivato dal cibo o se i fosfati non c'entrano nulla, la seconda è se magari mi sto ponendo troppi problemi ed un acquario con piante in salute deve solo avere il tempo di maturare ed i ciano cesseranno di esistere spontaneamente perché si perfeziona il ciclo dell'azoto, quindi attendere sarebbe già sufficiente...
Che dite?
L'obiettivo dell'attacco chimico non è quello di sconfiggerli ma quello di ripulire efficacemente l'acquario almeno una volta, dato che il chemiclean a quanto pare non è un antibiotico e non danneggia né batteri né piante né pesci... Ma mi serve il vostro aiuto per capire quali possono essere le cause!
Allego una carrellata di foto, il tronco che vedete è quello dove è partito tutto, il resto sono i dettagli della vasca e qualche foto di insieme...
Lo stato che vedete oggi è prima della potatura e prima della rimozione manuale dei focolai, ho lasciato tutto allo stato brado proprio per mostrarvelo!
Il contesto:
- Vasca avviata da 3 mesi e mezzo 135-140 litri netti in un cubone, con allestimento pensato per essere visto da tre lati
- Pesantemente piantumata: grande presenza di bacopa ed Alternanthera, sul medio c'è della sagittaria subulata e davanti un ampio pratino di echinodorus tenellus
- Popolazione animale in apparente salute, gli apistogramma si riproducono con regolarità, niente perdite in vasca degne di nota
- Fertilizzazione PMDD, non uso stick NPK per il momento ma li ho da parte ed inizierò magari quando si esaurirà il fondo fertile
- Cambi: sporadici, l'ultimo cambio risale ad almeno due settimane fa, sempre del 15%, la EC resta stabile e i nitrati pure, non sento l'esigenza di cambiare se non per emergenze
- Sterilizzatore UV acceso al bisogno, circa una settimana sì ed una no ma se l'acqua resta cristallina lo lascio spento
- Fotoperiodo 10 ore incluso di effetto tramonto
- Circa un mese fa ha subito una terapia del buio di 4-5gg causa volvox (risolta)
- Tecnica: CO2 ad acido citrico, doppia plafoniera di cui una autocostruita a LED strip, watt/litro non misurabili direttamente, ma diciamo che ho una piattaforma a LED da 21W ed una striscia da 4.5m che dovrebbe consumare intorno ai 55W, quest'ultima però è dimmerata al 70%. Filtro esterno che non apro da almeno due mesi
- Valori:
pH: tra 6.6 e 6.8
NO3-: 35/40, ma erano a 5/10 appena 10 giorni fa,vanno su e giù in accordo con la somministrazione del potassio (NK)
NO2-: 0
KH: 3.5
GH: 7
PO43-: non ho il test ma sicuramente diversi da zero (altrimenti non stavo a parlare di ciano...)
EC: variabile da 420 post-fertilizzazione a 380 prima della fertilizzazione, le piante mangiano...
Il problema inizia dopo il "grande reset" dei 5 giorni di buio, le poche filamentose (che ho considerato normali in acquario non ancora maturo) erano sparite, assieme alle volvox.
Con loro però ho perso parte del pratino di echinodorus, mentre bacopa ed Alternanthera ne hanno invece risentito meno.
Avevo deciso di non sifonare il fondo ma fare solo un corposo cambio, lasciando a decomporsi i residui, e forse qui ho innescato i cianobatteri, che si sarebbero trovati una vasca poco colonizzata da altre alghe in quel momento, ma per questo stesso motivo magari si sarebbero innescati da soli...
All'inizio era una macchia innocua su un pezzo di tronco molto vicino alla superficie, mi son detto: è normale, sono ancora in maturazione, è uno step normale della maturazione e poi sono solo sul tronco... che male c'è.
Dopo 5-10gg hanno colonizzato in poco tempo le parti basse della bacopa e in pochi altri giorni ancora hanno coperto quasi il 100% dell'Alternanthera.
Ad oggi hanno preso anche le punte del prato di tenellus.
Non parlerei di invasione perché durante tutto il periodo, ovvero l'ultimo mese, ho notato che in realtà si staccano abbastanza facilmente dall'Alternanthera e dal pratino, semplicemente facendo un "peeling" con le dita per la prima e sifondando per il secondo.
Ho provato anche a "spellare" il tronco: vengono via che è un piacere ma in 48 ore si riformano dove stavano prima.
Ero (e sono) convinto, leggendo il forum, che se le piante crescono rapidamente ed in salute non c'è spazio per i ciano in acquario, ed in effetti le piante sono tutte in piena e costante crescita:
- Bacopa va potata ogni settimana, altrimenti la ritrovo in salotto
- Alternanthera cresce bene, i germogli sono di un rosato intenso e puliti, le foglie più vecchie sono coperte dai ciano ma se le "spello" sotto sono un po' pallide ma ricominciano a fare pearling. L'effetto generale però è brutto perché un buon 80% di foglie sono invase dai ciano...
- Pratino cresce velocemente e va potato circa una volta al mese
Adesso non vorrei farmi i complimenti da solo come un fesso, ma se le piante crescono talmente che sei costretto a potarle spesso, vuol dire che crescono, e di carenze non ne vedo di palesi... Eppure i ciano continuano a proliferare.
Devo ammettere che anche i ciano hanno un loro fascino e la vasca non è eccessivamente deturpata, la situazione mi sembra semi-stabile, ma è venuto il momento di ridurne drasticamente la presenza.
A questo punto le cose che posso ipotizzare sono:
- I ciano in realtà non dipendono molto dai nitrati, ho notato lo stesso tasso di crescita a nitrati bassi (5) o medi (45). Anzi con nitrati sopra i 40 mi sembra che sia più facile staccarli in generale...
- Le piante sono veloci ed in salute, ma i ciano sono molto più veloci a conquistare le micro-nicchie ecologiche che si stanno creando
- Dovrei acquistare un test dei fosfati, ma già la sola presenza dei ciano mi dovrebbe far capire che c'è probabilmente un eccesso... Da dove viene?
- Il principale indiziato di questo eccesso sono io, lo ammetto: ho il disturbo ossessivo-compulsivo da acquario nuovo e pesci da alimentare, probabilmente li alimento troppo e troppo spesso. Se poi vedo gli avannotti appena nati... ancora peggio. Cibo base sono tre tipi di granuli di marche diverse, a cui si aggiungono pastiglie da fondo, daphnie e chironomus congelati (una volta a settimana ciascuno) e naupli vivi (una siringata al giorno). Magari i granuli col loro contenuto di cereali fanno aumentare troppo i fosfati?
Dato che i ciano puzzano, e la cosa inizia a darmi fastidio... ho ordinato dagli USA una confezione di Chemiclean che dovrebbe arrivare tra una decina di giorni. L'idea era di somministrarlo dopo una rimozione manuale di quanti più ciano posso, in modo da ripristinare un certo equilibrio nel sistema.
Mi rendo conto però che devo capire ancora due cose perché altrimenti faccio il lavoro inutile di combattere gli effetti e non le cause: la prima è se può essere solo un problema di fosfati derivato dal cibo o se i fosfati non c'entrano nulla, la seconda è se magari mi sto ponendo troppi problemi ed un acquario con piante in salute deve solo avere il tempo di maturare ed i ciano cesseranno di esistere spontaneamente perché si perfeziona il ciclo dell'azoto, quindi attendere sarebbe già sufficiente...
Che dite?
L'obiettivo dell'attacco chimico non è quello di sconfiggerli ma quello di ripulire efficacemente l'acquario almeno una volta, dato che il chemiclean a quanto pare non è un antibiotico e non danneggia né batteri né piante né pesci... Ma mi serve il vostro aiuto per capire quali possono essere le cause!
Allego una carrellata di foto, il tronco che vedete è quello dove è partito tutto, il resto sono i dettagli della vasca e qualche foto di insieme...
Lo stato che vedete oggi è prima della potatura e prima della rimozione manuale dei focolai, ho lasciato tutto allo stato brado proprio per mostrarvelo!