Il tuo amico non ha tutti i torti però il discorso è un pochino diverso, cerco di spiegare.
In acqua c'è sempre una determinata quantità di carbonio disciolto, non ce fosse ogni tipo di forma di vita sarebbe impossibile, volendo quantificare grossolanamente siamo sui 7 mg/l anche se tu non eroghi CO
2.
Partendo dal presupposto che per alcune specie di piante, Echinodorus sp. comprese, tale concentrazione è sufficiente per assicurare un corretto sviluppo fogliare noi in genere con un impiantino ( artigianale e non ) andiamo semplicemente ad aumentare questa concentrazione, ciò ci permette di ottenere migliori risultati soprattutto con determinate specie di piante piuttosto che altre.
Nel tuo caso è vero che le foglie arrivate in superficie avranno a disposizione maggiori quantità di CO
2 e per questo motivo la pianta preferirà dare la "precedenza" a quelle foglie che sfrutteranno tale condizione a svantaggio delle altre sommerse, ed è proprio per questa ragione che in genere una pianta una volta arrivata in superficie "abbandona" le foglie sommerse fino a farle morire.
Soprattutto nelle piante a stelo ( quella citata non lo è ) è molto evidente questo fenomeno e potrai notare che mentre la parte superiore ( anche più illuminata ) crescerà bene e in modo estremamente veloce, quella inferiore nel tempo marcirà, non produrrà nuovi getti e in pratica resterà senza fogliame.
Nel tuo caso non hai necessità di far arrivare l'Echinodorus in superficie, anzi io ti consiglio di evitarlo, eliminando periodicamente le foglie esterne più lunghe e vecchie, considera inoltre che essendo una pianta a "rosetta" e non a stelo, i nuovi getti ad ogni modo partiranno dal fondo, se cresce male io non darei la colpa alla CO
2 ( sicuramente sufficiente ) quanto piuttosto ad una fertilizzazione carente ( fertilizzi il fondo in prossimità delle radici?) oppure ad una scarsa illuminazione.
Lukellla ha scritto: ↑In natura altrimenti come farebbero? Non credo che la pianta in natura sia del tutto fuori dall'acqua, o almeno non sempre.
Questo è un discorso molto lungo, questa pianta come tante altre che utilizziamo ai nostri scopi difficilmente in natura vive completamente sommersa, o almeno non lo fa in modo perenne, ciò vuol dire che nel suo ambiente naturale sia l'aspetto che le condizioni di crescita risultano spesso estremamente diverse.
E' tuttavia una di quelle piante che ben si adattano alla vita sommersa in acquario e lo fanno, bene, anche in condizione di scarsa CO
2 disciolta in acqua, ed è in ragione di ciò che è una di quelle senza dubbio più utilizzate in acquariologia.