Ciao
Allora veniamo al dunque: l'esperimento è riuscito ed è andato alla grande
L'idea consisteva nell'inserire della fibra di cocco a
posteriori, con un allestimento già avviato da 3 mesi
Una foto del prima
55526950_394547117798588_717404845765558272_n.jpg
54436175_388180868402429_2138226030677065728_n.jpg
Ed una del dopo
54516042_2013842488910277_5515826030654259200_n.jpg
54462910_448465609028136_7139497696322125824_n.jpg
E già questo dovrebbe mostrare come sia stato un successo
L'aspetto è praticamente immutato, e sono riuscito ad aggiungere dai 2 ai 4 cm di fondo.
Un dettaglio della stratificazione
54462325_1986375964804738_4942524527444754432_n.jpg
Parliamo ora dei pregi e difetti:
Sicuramente, ora i pangio sono più contenti.. sguazzano nel cocco.
L'aspetto è più naturale, e ho ridato quel colore ambrato tipico della catappa che mi piace tanto
Il pH ha perso circa 0.7 punti (andando verso l'acidità) e anche questo era un effetto ricercato
Di contro, c'è tutta la manovra per effettuare il "rabbocco" ovviamente...
Innanzi tutto, l'acquario dev'essere ben piantumato e/o con piante con foglie e radici stabili: una manovra del genere, per prima cosa, "impolvera" tantissimo tutte le foglie, quindi se si ha una flora già traballante, potrebbe seccarla per sempre.
Io inoltre ho una foresta di muschi, che sono delle spugne: ho dovuto ripulirle 5 volte "scollandole" con un bastoncino, in modo che il cocco scendesse giù tipo "nevicata"
Le radici inoltre sono un requisito fondamentale: inserire 2 cm di cocco , così fitto e denso, va sicuro a creare zone anossiche che, senza un buon apparato radicale, andranno sicuramente ad allargarsi. Le piante, con le loro radici, evitano questo problema
Passiamo al come: grazie ai consigli di @
Dandano, ho bollito il cocco. Non avendo una pentola da usare (non mi andava di bollirci dentro chissà quale terriccio e poi cucinarci la pasta

) ho messo a bollire grandi quantità di acqua e poi le ho riversate dentro ad un catino con il cocco
Ogni 20 minuti circa davo una mescolata con un bastoncino. Così per 3 ore
Dopodichè (avendo anche sovradosato il cocco, che con l'acqua si espande), ho travasato a mano (strizzandolo) il cocco dentro ad un altro catino: 2/3 erano ancora a galla, 1/3 era affondato
Ho rimosso quello superficiale ed ho usato (dopo una veloce risacquata) quello che restava al fondo... così da non avere cose volanti per l'acquario
L'immissione è facile: prendi un pugno di cocco, lo strizzi e, tenendo il pugno serrato, lo si inserisce in acqua. Gentilmente si può indirizzare dove far andare il fondo che, essendo più pesante, precipita quasi subito
I primi 20 minuti sono stati tragici: l'acqua è diventata (ovviamente) marrone, e pensavo di aver fatto un gran casino... lasciando però il filtro in funzione e dando tempo che si sedimentasse, tutto è andato a posto
Ovviamente tutto il pratino e le piante sono state "innevate" ed erano marroni dalla radice alla punta. Con un bastoncino le ho "toccate" leggermente, ed il cocco se ne è andato sul fondo tranquillamente
Per il pratino ho dovuto scuotere dolcemente le foglie, e di nuovo il cocco si è infilato nelle insenature, ottenendo il risultato di sopra
I muschi sono ancora un po' zeppi, però dando una botta ogni tanto qua e là, stanno ritornando puliti come prima