
Ciò che vedete in foto rappresenta per me tante cose diverse: un punto di (ri)partenza, un esperimento, un tentativo di passare ad un gradino più alto in quella che è una passione che mi riporto dall'adolescenza. Dopo aver recuperato la vasca, un Dubai 100 della Ferplast, rimasto a prendere polvere dopo un trasloco di diverse centinaia di chilometri, ho deciso di ricominciare a "sporchettare" ispirata anche dal libro sui biotopi "L'Acquario spettacolare" di Hiscock. Ho dunque allestito la vasca vertendo sul biotopo asiatico e osando con un legno jati dalle dimensioni importanti, un po' per l'inesperienza che ancora mi riporto in fatto di layout e un po' perché quando l'ho vista in negozio mi ha trasmesso qualcosa, anche se non so cosa. Ammetto che oggi, con un anno e quattro mesi di vita della vasca, non penso rifarei la stessa scelta!

Ecco le specifiche:
- La vasca è un Dubai 100, quindi chiuso e con un litraggio lordo di 190 l, avviata il 25 agosto 2019;
- Come filtro uso un Tetra EX 800 Plus, che pulisco due o tre volte l'anno (solo le spugne) e alla bisogna sostituisco il filtro di lana;
- Come illuminazione avevo quella a neon originaria della vasca, sostituita poi con la plafoniera a LED dei nuovi modelli: sono due lampade da 15 e da 9w (6300K e 9000K) con fotoperiodo di 9 ore circa;
- Come accessori ho solo il termoriscaldatore da 150W e una pompa di movimento (che accendo solo di tanto in tanto per sollevare i depositi del fondo);
- Il fondo è composto da un strato inferiore di substrato di lapillo vulcanico, uno strato intermedio di terriccio fertile della JBL ricoperto poi da ghiaia inerte naturale. Ho posizionato delle rocce nella zona a destra che mi fanno da muro per una quantità maggiore di substrato (ho cercato di variare un po' lo spessore per dare un effetto più dinamico e dare più profondità ma non so quanto abbia funzionato!) e alcuni legni jati, tra cui ovviamente il pezzone gigante centrale che nonostante rubi parecchio spazio al tutto almeno crea delle zone d'ombra molto gradite alle Caridina;
(Ecco qua la gang al completo! non capisco perché ma adorano stazionare tutte insieme sulla pompa...)
- Ecco, per quanto riguarda la manutenzione ammetto di essere un po' carente. Faccio cambi d'acqua raramente (una volta ogni due mesi con sifonatura del fondo) e se il tappeto sulla parte superiore del legno non crea fastidi, quelle filamentose che vanno a crearsi tra le foglie delle piante sono abbastanza noiose. Ci sono colonie di cianobatteri latenti nel substrato esposto alla luce le quali prego in ginocchio di non svegliarsi mai!
- Gli abitanti sono 6 Rasbore, 6 Barbus pentazona, 4 Danio rerio pinne a velo, 1 Betta crowntail maschio e 5 Caridina multidentata che nutro con granuli, cibo liofilizzato, wafer, bloodworm in gel alternandoli ogni giorno. Dimenticavo un paio di Neritine e centinaia di lumachine infestanti.
(il Re della vasca... ha una personalità incredibile!)
- Per quanto riguarda le piante ho inserito diverse specie di Cryptocoryne, Microsorum pteropus, Hygrophila polysperma, Lagenandra meeboldi, Rotala rotundifolia (che faccio fatica a gestire per quanto cresce in fretta...), Bucephalandra e Echinodorus tenellus. Le fertilizzo una volta al giorno con Proscape Fe+microelements della JBL;
In più ho l'impianto CO2 della Askoll con l'erogatore a 12 bolle al minuto.
(i pentazona adorano bazzicare intorno alla Lagenandra)
Domani in giornata inserirò i valori dell'acqua appena ho un momento libero. Vi dico già, aspettatevi il peggio!
