I Carassi e le piante: riflessioni sparse!
Inviato: 12/02/2021, 21:48
Buonasera a tutti!
Volevo condividere con voi questa riflessione, che spero possa essere di interesse e magari spunto per un confronto!
Una cosa su cui sto riflettendo in questo periodo, anche leggendo le varie esperienze qui sul forum (ultimo in ordine di tempo la discussione di @Fiamma carassius-auratus-la-sezione-dei-pesci- ... 76887.html) è il comportamento dei Carassi nei confronti delle piante, in acquario e in pond.
Da quando ho iniziato a "studiare" per i miei carassi ormai 6 anni fa, ho sempre letto cose apocalittiche sul rapporto dei "rossi" con le piante. così quando ho iniziato ad allestire praticamente avevo messo in conto devastazioni barbariche... e invece... Certo, un po' di piante probabilmente le mangiano e, in alcuni periodi la lemna in vasca sparisce in pochi giorni, ma non mi hanno mai distrutto neppure una pianta, neppure l'Egeria, che in acquario pare sia una delle vittime sacrificali predilette.
Io ho una cinquantina di esemplari di omeomorfi vari, divisi in tre vasche diverse ben piantumate, con piccole differenze, vuoi per posizione, vuoi per forma, vuoi per disposizione. Il monitoraggio della "flora" nelle prime due allestite è parecchio difficoltoso, dato che si tratta di due classici mastelli da enologia (300l e 1000l) e una volta allestiti non li ho praticamente più toccati (se non per eliminare totalmente il Miriophyllum quando è stato bandito a livello europeo). La terza vasca he ho allestito, invece, sviluppandosi in ampiezza più che in profondità permette un'osservazione migliore della situazione, confermando sostanzialmente la mia impressione.
Mi sono fatta l'idea su alcune ragioni per le quali si siano guadagnati la brutta fama di "pesci distruggi-piante":
- I carassi sono onnivori. Come accade per molte specie animali, se in una fase giovanile l'alimentazione preponderante è quella proteica/carnivora, nell'età adulta il consumo di proteine cala in favore di un'alimentazione prevalentemente a base vegetale. Se pensiamo al biotipo di un ipotetico stagno naturale temperato, ci rendiamo subito conto della distribuzione della biomassa: i microcrostacei e le larve sono presenti in abbondanza e sono disponibili per l'accrescimento di avannotti e giovani, mentre le prede più grandi (girini, larve di anfibi, piccoli pesci...) in proporzione sono numericamente di meno e tendenzialmente presenti solo in determinati periodi. Gli adulti, quindi, non disdegnano di certo un bel bocconcino di "ciccia" (vorrei avere un video di quella volta che ebbi paura che mi si strozzasse uno dei miei delinquenti... tentando di ingoiare una limaccia grossa come lui...), ma con la maturità trovano sostentamento per lo più da cibi di origine vegetale (e alghe varie). I pesci rossi sono notoriamente di bocca buona e intraprendenti, quindi in mancanza di alternative idonee andranno a cercarsi ciò che "gli serve" autonomamente.
- I carassi hanno fame. All'estremo opposto dei serial killer di pesci per indigestione, girando per le pagine facebook e il web, pare che ci sia un esercito di "affamatori di pesci rossi". Le ragioni vanno dal "se no diventano grandi" al "mi ha detto mio cuggino che devono mangiare una volta alla settimana" e chi più ne ha più ne metta. Per i pesci rossi le piante sono potenzialmente cibo.
I miei carassi in laghetto passano praticamente buona parte delle ore di luce a caccia di leccornie. E di tanto in tanto arrivo io che gli do del mangime. I pesci rossi, se ne hanno la possibilità mangiano tanto. Un po' per volta, consumando energie per farlo, ma tanto e vario.
E qui si arriva direttamente all'ultimo punto:
- I carassi si annoiano. I carassi sono pesci da gruppo. I miei esemplari trascorrono molte ore a nuotare insieme ai compagni e nella vasca più ampia ho anche l'impressione di notare che nel gruppo si siano formate delle unità più piccole, come se si formassero delle compagnie di tre-quattro individui sempre insieme. Nelle loro scorribande amano esplorare i diversi anfratti delle vasche, girare intorno (e sopra e sotto e dentro!) a vasi e piante, trovare nuovi nascondigli, grufolare il fondo, ispezionare ogni cosa nuova che entri nella vasca... insomma, da bravo animale curioso e intraprendente, la pulsione esplorativa ricopre un ruolo importante nella vita del carassio. Credo sia molto difficile ricreare un ambiente conforme a consentire tutta questa varietà di comportamenti in una vasca indoor (e anche alcuni pond non lo consentono pienamente).
Cosa ne pensate? :x
Volevo condividere con voi questa riflessione, che spero possa essere di interesse e magari spunto per un confronto!
Una cosa su cui sto riflettendo in questo periodo, anche leggendo le varie esperienze qui sul forum (ultimo in ordine di tempo la discussione di @Fiamma carassius-auratus-la-sezione-dei-pesci- ... 76887.html) è il comportamento dei Carassi nei confronti delle piante, in acquario e in pond.
Da quando ho iniziato a "studiare" per i miei carassi ormai 6 anni fa, ho sempre letto cose apocalittiche sul rapporto dei "rossi" con le piante. così quando ho iniziato ad allestire praticamente avevo messo in conto devastazioni barbariche... e invece... Certo, un po' di piante probabilmente le mangiano e, in alcuni periodi la lemna in vasca sparisce in pochi giorni, ma non mi hanno mai distrutto neppure una pianta, neppure l'Egeria, che in acquario pare sia una delle vittime sacrificali predilette.
Io ho una cinquantina di esemplari di omeomorfi vari, divisi in tre vasche diverse ben piantumate, con piccole differenze, vuoi per posizione, vuoi per forma, vuoi per disposizione. Il monitoraggio della "flora" nelle prime due allestite è parecchio difficoltoso, dato che si tratta di due classici mastelli da enologia (300l e 1000l) e una volta allestiti non li ho praticamente più toccati (se non per eliminare totalmente il Miriophyllum quando è stato bandito a livello europeo). La terza vasca he ho allestito, invece, sviluppandosi in ampiezza più che in profondità permette un'osservazione migliore della situazione, confermando sostanzialmente la mia impressione.
Mi sono fatta l'idea su alcune ragioni per le quali si siano guadagnati la brutta fama di "pesci distruggi-piante":
- I carassi sono onnivori. Come accade per molte specie animali, se in una fase giovanile l'alimentazione preponderante è quella proteica/carnivora, nell'età adulta il consumo di proteine cala in favore di un'alimentazione prevalentemente a base vegetale. Se pensiamo al biotipo di un ipotetico stagno naturale temperato, ci rendiamo subito conto della distribuzione della biomassa: i microcrostacei e le larve sono presenti in abbondanza e sono disponibili per l'accrescimento di avannotti e giovani, mentre le prede più grandi (girini, larve di anfibi, piccoli pesci...) in proporzione sono numericamente di meno e tendenzialmente presenti solo in determinati periodi. Gli adulti, quindi, non disdegnano di certo un bel bocconcino di "ciccia" (vorrei avere un video di quella volta che ebbi paura che mi si strozzasse uno dei miei delinquenti... tentando di ingoiare una limaccia grossa come lui...), ma con la maturità trovano sostentamento per lo più da cibi di origine vegetale (e alghe varie). I pesci rossi sono notoriamente di bocca buona e intraprendenti, quindi in mancanza di alternative idonee andranno a cercarsi ciò che "gli serve" autonomamente.
- I carassi hanno fame. All'estremo opposto dei serial killer di pesci per indigestione, girando per le pagine facebook e il web, pare che ci sia un esercito di "affamatori di pesci rossi". Le ragioni vanno dal "se no diventano grandi" al "mi ha detto mio cuggino che devono mangiare una volta alla settimana" e chi più ne ha più ne metta. Per i pesci rossi le piante sono potenzialmente cibo.
I miei carassi in laghetto passano praticamente buona parte delle ore di luce a caccia di leccornie. E di tanto in tanto arrivo io che gli do del mangime. I pesci rossi, se ne hanno la possibilità mangiano tanto. Un po' per volta, consumando energie per farlo, ma tanto e vario.
E qui si arriva direttamente all'ultimo punto:
- I carassi si annoiano. I carassi sono pesci da gruppo. I miei esemplari trascorrono molte ore a nuotare insieme ai compagni e nella vasca più ampia ho anche l'impressione di notare che nel gruppo si siano formate delle unità più piccole, come se si formassero delle compagnie di tre-quattro individui sempre insieme. Nelle loro scorribande amano esplorare i diversi anfratti delle vasche, girare intorno (e sopra e sotto e dentro!) a vasi e piante, trovare nuovi nascondigli, grufolare il fondo, ispezionare ogni cosa nuova che entri nella vasca... insomma, da bravo animale curioso e intraprendente, la pulsione esplorativa ricopre un ruolo importante nella vita del carassio. Credo sia molto difficile ricreare un ambiente conforme a consentire tutta questa varietà di comportamenti in una vasca indoor (e anche alcuni pond non lo consentono pienamente).
Cosa ne pensate? :x