franco ha scritto: ↑15/04/2022, 9:03
relazione tra inquinamento con pH e EC
La conducibilità definisce quanta corrente elettrica può passare attraverso l'acqua quindi non fa distinzioni tra sodio o potassio, calcio o magnesio.
Parlare di inquinamento in acquario è un discorso molto generico, spesso limitato ad ammonio/ammoniaca, nitriti, nitrati e fosfati.
Ad esempio i nitriti sono molto tossici se il conduttivimetro si alza di soli 50uS/cm...che non sono praticamente apprezzabili da un possessore di acquari nè da un chimico...a meno di avere un test specifico. Ragione per cui preferisco analizzare ogni singolo parametro, anche se è possibile agire secondo uno schema semplificato:
Il GH e il KH sono uguali o quasi? Aggiungo
magnesio!
Il GH supera il KH di 5°dGH? Non doso più magnesio per 1 o 2 mesi o più
Le piante hanno carenza di
potassio? Aggiungo potassio!
Ho abbondato col potassio e ora ho la conducibilità di almeno 100uS/cm rispetto all'acqua di rubinetto? Sospendo il potassio per almeno un mese!
Le piante crescono sbiadite sulle parti giovani? Aggiungo
ferro!
Le piante crescono deformate? Aggiungo rinverdente/
microelementi!
I vetri diventano verdi? Allora ho esagerato col rinverdente!
Le piante si rovinano sulle parti basse? I
nitrati e i
fosfati li misuro e ci sono? Se ci sono entrambi allora la carenza è di zolfo, quindi aggiungo il
solfato di magnesio!
Il cambio dell'acqua lo faccio solo se i nitrati sono eccessivi, così come per i nitriti e l'ammoniaca!