In natura si.La differenza sostanziale è quella che li' crescono solo le piante che si adattano meglio a determinate condizioni,non solo la CO
2 presente ma anche la presenza piu' o meno intensa di luce,nutrimento ecc.Altro fattore limitante è la temperatura.Quelle piu' adattabili a determinate condizioni prosperano anche a discapito delle altre specie.Non si tratta sempre di vera e propria allelopatia ma piu' semplicemente "concorrenza" per accaparrarsi i nutrienti (luce e CO
2 possono essere considerati tali).Le piu' forti e/o adattabili crescono e si moltiplicano diventando spesso invasive(soprattutto quelle a stelo e crescita rapida),le altre deperiscono e muoiono o restano confinate in alcuni areali.
Noi in acquario creiamo spesso un ambiente "forzato" immettendo piante con esigenze diverse,in numero esagerato come specie presenti in uno spazio molto limitato,per cui o riusciamo a forzare anche gli altri parametri (luce,CO
2,fertilizzanti) e troviamo compromessi accettabili(valori acqua,temperatura ecc.) o molto probabilmente nel tempo assisteremo allo stesso fenomeno(piante che crescono fino a diventare invasive ed altre che deperiscono).Lo si nota bene in vasche "spinte" nel momento in cui ci si stufa di fornire regolarmente tutto il necessario(o superfluo anche).
Dopo questa divagazione provo a rispondere alle tue domande sulla CO
2:
Giova ha scritto: ↑17/08/2022, 15:43
Il fabbisogno di CO
2 di una pianta è assoluto o relativo?
In generale assoluto,ma puo' essere tutte e due le cose,assoluto per certe piante(le palustri pure adattate in sommersione),molto relativo in piante acquatiche che hanno la possibilita' innata di adattarsi a livelli bassi o bassissimi o la capacita' di trasformare certi elementi in altri con trasformazioni chimiche piu' o meno complesse(che possono pero' ripercuotersi nel tempo sull'intero sistema vasca essendo chiuso).Diciamo che a livelli consoni l'apporto esterno è necessario per alcune e male non fa' a nessuna(anzi).
Giova ha scritto: ↑17/08/2022, 15:43
Il fabbisogno è influenzato dai valori di pH e KH oppure no?
Direi di no in natura,è il contrario in un certo senso in vasca,ma solo per il fatto che la CO
2 è un acidificante come effetto collaterale in acqua, per cui puo' condizionare il pH in base al KH dato a parita' di insufflazione.
Giova ha scritto: ↑17/08/2022, 15:43
Conosco la relazione tra CO
2, pH, KH, effetto tampone, conseguenze sull' acidità e così via, ma non capisco se questo modifichi i bisogni delle piante. Per farla breve, la stessa pianta, in acquario a pH:6.5 KH:5 ha bisogno della stessa quantità di CO
2 di un acquario a pH:8 KH:11?
In generale si.Pero' ci sono piante che vivono meglio a determinati pH ed in acque piu' o meno dure ed a temperature diverse e bisognerebbe tenerne conto in fase di allestimento.L'errore piu' comune è di usare la CO
2 per condizionare i valori di pH in vasca(abbassando spesso troppo il KH),non serve a quello,serve come aiuto per la crescita delle piante e la sua funzione è solo quella.L'apporto di CO
2 è invece subordinato alla qualita' e dalla intensita' della luce a disposizione.L'abbassamento dei valori e l'eventuale acidificazione si fa' in funzione della fauna(solo se necessario),non della flora per me(tranne in acque limite ovviamente)
In generale piu' luce+CO
2+fertilizzazione e viceversa.Ma "dipende" dal tipo di pianta coltivata ovviamente.......
