Primo acquario: geografico sud americano 250l

Deve funzionare, ma... facciamolo anche bello!

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Tsar
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Re: Primo acquario: geografico sud americano 250l

Messaggio di Tsar » 06/02/2014, 0:33

Ciao Saxmax, grazie mille per la lunga risposta, ne avevo proprio bisogno.
Guarda, capisco benissimo quello che è il vostro filo logico nei suggerimenti e non è un caso se sono qui invece che altrove. Condivido appieno la filosofia (vostra e del sito di acquariofilia di cui siete partner) con cui mettete in atto questa passione: leggevo da "ospite invisibile" suggerimenti e consigli e concordavo con le proposte.
Diverso però è stato quando mi sono trovato io sotto analisi... in meno di un mese ho letto di tutto riguardo i vari biotopi, l'allestimento, le tecniche etc etc e pensavo di aver raggiunto un buon livello nella programmazione.
Sbagliato.
Naturalmente non si possono sostituire anni e anni di esperienza con un mese di "corso intensivo teorico".
Fin qui nulla di male, accetto sempre volentieri i consigli altrui e ritengo che ogni punto di vista sia meritevole di attenzione, figuriamoci di chi ha grande esperienza!
Il problema vero è che più vado avanti e meno mi piace quel che sta venendo fuori, ecco il perché del mio sfogo. Gestire un acquario deve essere semplice sì, ma quando non ti piace quel che stai facendo anche il gesto più semplice diventa pesante, mentre al contrario una gestione più complicata ma che ti appaga pesa meno o non pesa affatto.
Ecco, nel mio caso vorrei trovare un equilibrio tra le due posizioni, un acquario che richieda poca manutenzione (non per pigrizia ma per il senso d'appagamento nell'aver creato un sistema quasi stabile), ma che al tempo stesso mi dia quelle soddisfazioni che cerco: colore, vivacità, riproduzione, comportamenti "naturali".

Per questo chiedo il vostro aiuto, ripartiamo da zero e cerchiamo di creare un biotopo amazzonico (o anche centro-americano, se compatibile con le piante che ho già) fatto bene che concili le due "filosofie".
Sono convinto che ne potrà venir fuori una bella vasca lavorando insieme :)
Si dice in giro che io abbia trovato Dio. Lo ritengo improbabile poiché ho già molte difficoltà nel trovare le mie chiavi, ed esiste una prova empirica che loro esistano. Terry Pratchett

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Re: Primo acquario: geografico sud americano 250l

Messaggio di Tsar » 06/02/2014, 1:09

Anzi, partiamo proprio dalla vasca di Emix (spero non me ne vorrà, anzi lo trovo un allestimento spettacolare!).

In 70 litri netti ha:

- 20 Hemigrammus Bleheri
- 5 Corydoras Julii
- 2 Mikrogeophagus Ramirezi
- qualche Nannostomus Marginatus

Io dovrei avere circa 180 litri netti, ben piantumati (non adesso ovviamente, ma le piante cresceranno, spero!).

- 20 Hyphessobrycon Pulchripinnis: ciascuno più piccolo di circa 1 cm dei pencilfish, quindi sono in "credito" di carico biologico
- 3 Ancistrus L183: 10 cm l'uno, contro i 6 cm dei Corydoras Julii. Come dimensioni siamo su 30 cm totali per entrambi ma credo che gli Ancistrus ca...no di più.
- 2 Pterophyllum Scalare: non sapevo che i Manacapuru fossero di cattura, mi orienterò quasi sicuramente su una specie di allevamento. In ogni caso sono 7 cm piuttosto affusolati di Ramirezi contro i 15 cm x 25 cm (pinne incluse) degli P.Scalare.

Possibile che, con un volume netto pari a 2 volte e mezzo il suo, non possa avere nient'altro in vasca?

Oppure prendiamo l'amazzonico di WilliamWollace.
In 165 litri lordi (immagino sui 120 netti) e scarsamente piantumati ha:
- 20 Paracheirodon Axelrodi
- 2 Mikrogeophagus Ramirezi
- 2 Discus

Anche in questo caso una popolazione simile e molte meno piante in un litraggio sensibilmente inferiore.

Credo, a questo punto, che ci sia davvero qualcosa che mi sfugge :-?
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Re: Primo acquario: geografico sud americano 250l

Messaggio di Uthopya » 06/02/2014, 8:41

Tsar non stiamo parlando solo di carico organico (tra l'altro non si misura in base ai cm delle varie specie) ma di come le specie introdotte convivano tra di loro in base a comportamenti e zone occupate in acquario...
Se fosse per il solo "peso" che i pesci hanno, con un buon filtraggio e con l'aiuto fondamentale delle piante sono d'accordo che potresti forse metter qualcosa in più ma poi avresti pesci stressati perché antagonisti tra di loro per la "vita interna" del tuo mini ecosistema.
Ps: l'acquario di Emix non ha più pesci-matita e anche se non lo vedi iper piantumati ha un eccezionale equilibrio bío chimico grazie....alle alghe (oltre che alle galleggianti)!


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Re: Primo acquario: geografico sud americano 250l

Messaggio di Tsar » 06/02/2014, 9:12

Uthopya ha scritto:Tsar non stiamo parlando solo di carico organico (tra l'altro non si misura in base ai cm delle varie specie) ma di come le specie introdotte convivano tra di loro in base a comportamenti e zone occupate in acquario...
Se fosse per il solo "peso" che i pesci hanno, con un buon filtraggio e con l'aiuto fondamentale delle piante sono d'accordo che potresti forse metter qualcosa in più ma poi avresti pesci stressati perché antagonisti tra di loro per la "vita interna" del tuo mini ecosistema.
Ps: l'acquario di Emix non ha più pesci-matita e anche se non lo vedi iper piantumati ha un eccezionale equilibrio bío chimico grazie....alle alghe (oltre che alle galleggianti)!


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Chiaro :)
La disposizione dell'arredo nel mio acquario è stata fatta in quel modo proprio per rompere la linea visiva pur assicurando un buon spazio di nuoto centrale, ma forse anche su quello non otterrò un buon risultato.
Quindi mi pare di capire che sia gli Ancistrus che gli P.Scalare sono dei rompi...
Forse allora conviene metterci qualcos'altro al loro posto?
Non so, sul fondo la prima cosa che mi viene in mente è di sostituire gli Ancistrus con qualcos'altro che sia meno aggressivo e territoriale in modo da poter avere anche degli Apistogramma, ma cosa?
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Re: Primo acquario: geografico sud americano 250l

Messaggio di Saxmax » 06/02/2014, 9:56

I ciclidi sono territoriali. Sia gli scalare che gli Apistogramma .
Anche gli Ancistrus, come abbiamo visto, lo sono.

Mettere due specie territoriali in una vasca, é sempre un terno al lotto. Ancistrus e scalare hanno più o meno la stessa "stazza", ed abitudini spiccatamente diverse (fondo e metà vasca). Sono una accoppiata non da scartare.

Apistogramma e scalare, invece, sono molto più sbilanciati, inoltre per quanto siano pesci che stanno prevalentemente sul fondo, gli Apistogramma non disdegnano affatto una capatina in giro, e coi scalare, grandi quattro volte tanto, rischia di essere un problema..

Son sincero?
Io ancora non ho capito il tuo dubbio.. :-?

Hai paura sia una vasca vuota? Con 5 scalare, tre-quattro Ancistrus, 30 caracidi... Sarà una festa di movimento!

Ci facciamo una vegetazione amazzonica degna di questo nome, o un groviglio di legni come quello di Emiliano, e sarà uno sballo!

Fai conto che io in 190 litri ho 4 scalare, e stop.. =))
Ed é tutt'altro che una vasca vuota..
Poi semmai posto due foto..
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Per alcune persone nemmeno mi siedo sulla riva del fiume.
Probabilmente passerà il loro cadavere mentre sono a farmi una birra.

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Re: Primo acquario: geografico sud americano 250l

Messaggio di Tsar » 06/02/2014, 10:08

Saxmax ha scritto:Son sincero?
Io ancora non ho capito il tuo dubbio.. :-?

Hai paura sia una vasca vuota? Con 5 scalare, tre-quattro Ancistrus, 30 caracidi... Sarà una festa di movimento!
Sono 2 P.Scalare (non più di una coppia, pare), 3 Ancistrus (attivi solo di notte) e 20 caracidi scelti accuratamente per non essere nè troppo piccoli, nè mordi-pinne, che probabilmente non prenderanno mai la colorazione limone.

La perplessità, oltre al numero esiguo di ospiti soprattutto se confrontato con le vasche ben più piccole citate nel post precedente, è principalmente di colore.

Grigio e nero (niente P.Scalare Koi o similari, non li sopporto proprio), nero, giallo sbiadito se mi va bene.
Con una vasca densamente piantumata vorrei qualcosa che crei un contrasto maggiore. Delle macchie di un bel rosso basterebbero (ecco il perché dei Cacatuoides red).

Credo sul serio di essere arrivato ad un'impasse.
Meglio ripartire da zero e riprogrammare la fauna tenendo presente che mi piacerebbe avere:

- Ciclidi per godere delle cure parentali e di un comportamento più deciso
- Banco di caracidi che nuota compatto (no rummynose please)
- In generale un pò di colore, non un'arlecchinata, mi basta avere un bel colore acceso oltre a bianco/grigio/nero.
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Re: Primo acquario: geografico sud americano 250l

Messaggio di Saxmax » 06/02/2014, 10:34

Gli scalare saranno una coppia, non due.
Innanzitutto saranno adulti, quindi pizze da 15-20 centimetri di diametro pinne escluse, che schiacceranno tutti gli altri pesci in un angolo della vasca. Le deposizioni da seguire, le artemie da schiudere..
Questo se ci aggiungi tre bestioni sul fondo, che anche loro hanno ritmi di riproduzione spesso molto serrati..

Ma non insisto.
Vogliamo cambiare idea? Cambiamola! Ne facciamo un migliaio di allestimenti!
Possiamo cambiare anche areale geografico, a questo punto? O rimaniamo sempre in Sudamerica?
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Re: Primo acquario: geografico sud americano 250l

Messaggio di Tsar » 06/02/2014, 10:53

Saxmax ha scritto:Vogliamo cambiare idea? Cambiamola! Ne facciamo un migliaio di allestimenti!
Possiamo cambiare anche areale geografico, a questo punto? O rimaniamo sempre in Sudamerica?
Il fondo è in akadama, con strato superficiale di granulometria 2-4 mm.
Le piante sono già lì e sono prettamente sudamericane, toh forse per la maggior parte le si trova anche in America centrale. Vorrei conservare il proposito di avere qualcosa di simile ad un biotopo.

Per il resto carta bianca :-bd
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Re: Primo acquario: geografico sud americano 250l

Messaggio di Rox » 06/02/2014, 12:46

Tsar ha scritto:La perplessità [...] è principalmente di colore.
Vogliamo parlare di colori?
Tsar, guarda questo acquario:
Plantacquario.jpg
Dal momento che la foto è un'immagine statica, il nuoto dei pesci non si vede, ma ti assicuro che ce ne sono parecchi.
Ho provato a contare i soli Cardinali e mi sono fermato a 22, vedendo quanti ce n'erano ancora.
Inoltre, tra quei pesci, ci sono anche due discus adulti da quasi 20 cm.

Ora le domande sono tre, ma in realtà è sempre la stessa con formulazioni diverse:
  • - Quanto incidono quei pesci sulla varietà dei colori?
    - Se li togliessimo tutti, l'impatto visivo sarebbe così diverso?
    - Guardando l'anteprima, senza cliccare l'immagine, ti accorgi che ci sono?
Quello che voglio ottenere, da queste domande, è molto semplice...
I pesci si scelgono per il colore solo negli acquari Malawi, perché l'allestimento è fatto solo di rocce grigie.
Negli acquari di piante, la loro funzione estetica è quella di dare movimento.

Per questo nelle foto tendono a sparire, perfino se sono discus da 20 cm.
Questo spiega anche l'enorme diffusione di due soluzioni comunissime, anche nei concorsi:
  • - Il banco numeroso di piccoli Caracidi
    - La singola coppia di scalare adulti
...oppure la somma delle due.

In un 200 litri pieno di piante, due Apistogramma li vedi col telescopio, anche se fossero rossi a pallini gialli.
Tsar ha scritto:Banco di caracidi che nuota compatto (no rummynose please)
Tutti i Caracidi formano banchi compatti, compresi i testarossa.
Per quanto detto in precedenza, anzi, credo che siano i più adatti a creare movimento.
Tra tutti quelli che ho avuto, erano quelli dal nuoto più frenetico.

Se fosse il mio acquario, pensa un po'... :-? ci metterei 40 di quelli, senza Ciclidi e senza Loricaridi.
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Re: Primo acquario: geografico sud americano 250l

Messaggio di MicMenca » 06/02/2014, 13:00

A parte le considerazioni dal punto di vista estetico sulle quali credo tu abbia ricevuto già consigli (anche se dal mio punti di vista nella vasca che ha messo Rox come esempio io i discus non li avrei inseriti proprio, hanno bisogno di ben altre esigenze e con la maggior parte delle piante sono compatibili come acqua ed olio) e poi sono del tutto personali e quindi non mi spertico.

Gli scalare e la maggior parte dei ciclidi nani sono scarsamente compatibili, i primi quando saranno in periodo riproduttivo li scacceranno ferocemente; i secondi (dipende dalla specie) in periodo riproduttivo (ma anche durante i giorni "normali") tenderanno a mangiare le lunghe pinne degli Pterophyllum, fidati esperienza personale dovuta ad errore plurimo e reiterato!
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