Guarda, capisco benissimo quello che è il vostro filo logico nei suggerimenti e non è un caso se sono qui invece che altrove. Condivido appieno la filosofia (vostra e del sito di acquariofilia di cui siete partner) con cui mettete in atto questa passione: leggevo da "ospite invisibile" suggerimenti e consigli e concordavo con le proposte.
Diverso però è stato quando mi sono trovato io sotto analisi... in meno di un mese ho letto di tutto riguardo i vari biotopi, l'allestimento, le tecniche etc etc e pensavo di aver raggiunto un buon livello nella programmazione.
Sbagliato.
Naturalmente non si possono sostituire anni e anni di esperienza con un mese di "corso intensivo teorico".
Fin qui nulla di male, accetto sempre volentieri i consigli altrui e ritengo che ogni punto di vista sia meritevole di attenzione, figuriamoci di chi ha grande esperienza!
Il problema vero è che più vado avanti e meno mi piace quel che sta venendo fuori, ecco il perché del mio sfogo. Gestire un acquario deve essere semplice sì, ma quando non ti piace quel che stai facendo anche il gesto più semplice diventa pesante, mentre al contrario una gestione più complicata ma che ti appaga pesa meno o non pesa affatto.
Ecco, nel mio caso vorrei trovare un equilibrio tra le due posizioni, un acquario che richieda poca manutenzione (non per pigrizia ma per il senso d'appagamento nell'aver creato un sistema quasi stabile), ma che al tempo stesso mi dia quelle soddisfazioni che cerco: colore, vivacità, riproduzione, comportamenti "naturali".
Per questo chiedo il vostro aiuto, ripartiamo da zero e cerchiamo di creare un biotopo amazzonico (o anche centro-americano, se compatibile con le piante che ho già) fatto bene che concili le due "filosofie".
Sono convinto che ne potrà venir fuori una bella vasca lavorando insieme
