nicolatc ha scritto: ↑16/06/2023, 12:57Provo a fare due conti
Al rubinetto (al punto finale quindi) la normativa consiglia di arrivare a non più di 0.2 mg/l di cloro attivo libero (come Cl2).
Servirebbero quindi 0,175 mg/l di tiosolfato pentaidrato.
Per eccesso (superclorazione estiva ecc) ipotizziamo nel caso peggiore che al rubinetto ci arrivi una concentrazione 5 volte superiore, cioè 1 mg/l di cloro attivo libero (come Cl2), che poi è quanto previsto per le piscine.
Per annullare 1 mg/l di cloro attivo libero servirebbero 0.875 mg/l di tiosolfato pentaidrato. Per assicurarci che la reazione avvenga in tempi rapidi e in modo completo, moltiplichiamo per 5 il quantitativo di tiosolfato. Servono quindi 4.38 mg/l di tiosolfato che arrotondiamo a 5 mg per ogni litro di acqua del cambio.
Se la tanica ad esempio è da 20 litri, servono 100 mg tiosolfato di sodio. Ma dovresti stare col bilancino ogni volta che si fa il cambio, inoltre non sono certo che la forma pentaidrata resti tale a lungo, una volta aperta (magari assorbe umidità).
Meglio quindi prepararti subito una soluzione, più comoda da usare come faresti con il biocondizionatore.
La solubilità del tiosolfato è circa 200 g/l, ma per comodità conviene scioglierne 10 grammi in una bottiglia da 1 litro (e magari ne prepari tre insieme, le altre due le conservi).
10 grammi/litro equivalgono a 10 mg/ml. Quindi per i conti fatti sopra, ad ogni cambio dosi 1 ml per ogni 2 litri di acqua di rubinetto nuova.
In una tanica da 20 litri, dosi 10 ml. Se devi cambiare ben 200 litri, userai in totale 100 ml della soluzione (e ne hai per 10 cambi di questo tipo, poi apri l'altra soluzione). >Per gli altri che hanno acquari umani, pur facendo cambi settimanali una singola soluzione dura anche 5-10 anni (si deteriora prima, molto probabilmente).
Ottima risposta, quindi volendo per fare un conteggio approssimato e per prepararlo prima in soluzione che è molto più pratico e diventa come un biocondizionatore classico, potrei aumentare la concentrazione in soluzione e usarne meno in acquario, approssimando 250g su 2L acqua che diverrebbe circa 1ml di soluzione per 40L circa, anche una "ricetta" del genere o si va troppo ad alzare la concentrazione del sodio tiosolfato?
Aggiunto dopo 5 minuti 40 secondi:
A bene in effetti non ho tenuto conto del problema dei possibili picchi di cloro, ma alla fine con questi tipi di prodotti sovradosare non da problemi, più che per metalli appunto, mi chiedevo per la parte aggiunta dei vari "integratori", ma non ho trovato fin ora nessuno di certo che dice che fa questa differenza, al massimo darò il mangime gel che faccio io una o 2 volte in più che ha l'aggiunta di vitaminelucazio00 ha scritto: ↑16/06/2023, 11:24
Ho la ricetta scritta a casa, ma se si imposta la reazione redox viene così:
(Scusate la scrittura non perfetta della reazione chimica ma sto scrivendo dal telefono):
4Cl2 + Na2S2O3 + 5H2O => 8HCl + 2NaHSO4
Oppure si può scrivere anche come
4Cl2 + Na2S2O3 + 5H2O => 8HCl + H2SO4 + Na2SO4
283,62mg Cl2 reagiscono con 248,186mg di sodio tiosolfato pentaidrato, Na2S2O3*5H2O
La reazione è acidificante ma considerando la piccola quantità da aggiungere e i bicarbonati presenti nell'acqua di rubinetto, escludo la necessità di correggere il pH con sostanze alcaline.
Ritengo opportuno anche un dosaggio stechiometrico fino a 5 volte maggiore, soprattutto d'estate quando negli acquedotti possono essere fatti dei trattamenti di super clorazione...che hanno causato stragi dopo dei cambi d'acqua anche con normali dosaggi di biocondizionatori.
Per farla breve e facile, 7mg di Na2S2O3*5H2O eliminano 8 mg di Cl2.
Quanto ai metalli pesanti, si utilizza il sale bisodico dell'EDTA, il chelante utilizzato negli ambiti più disparati, compreso il restauro. Lo utilizzerei solo in caso di accertata contaminazione da metalli pesanti, come rame, zinco e piombo, metalli utilizzati (soprattutto in passato) per la costruzione di tubazioni.
Eviterei di aggiungere altre sostanze per la mucosa dei pesci come l'estratto di aloe, il polivinilpirrolidone, PVP, vitamine ( molto più efficace aggiungerle al mangime), blu di metilene presente in quantità insignificanti ma solo per dare un tocco di colore al prodotto. Ci interessa solo avere in tempi rapidi acqua nuova pronta per il cambio e sicura per gli organismi acquatici, risparmiando anche tempo e denaro.