Gery ha scritto: ↑25/02/2018, 15:21
Ti è sfuggito solo un piccolo particolare.
Gery ha scritto: ↑Una somministrazione oscillante al contrario va in parte a seguire le richieste, inoltre c'è da dire che in caso di un bisogno di CO
2 e una minore presenza della stessa, la pianta innesca dei meccanismi di maggior assorbimento che viceversa non attuerebbe.
In realtà non mi era sfuggito. E' che questa corretta precisazione sui meccanismi vale per entrambe le modalità di erogazione (costante o oscillante).
Inoltre la pianta potrà pure innescare i meccanismi che preferisce, e che sicuramente l'aiutano, ma se le facesse piacere tanta CO
2 (es. Alternanthera) e nonostante i meccanismi non ne trova più perché le altre piante più efficienti hanno pappato tutta la
scarsa CO
2 che abbiamo messo a loro disposizione in vasca in quel frangente, allora la pianta assorbe comunque meno CO
2 di quanta ne avrebbe potuta e voluta prendere, non c'è meccanismo che tenga.
E con erogazione oscillante ogni tanto questo capiterà inevitabilmente.
A meno che l'erogazione oscillante non sia settata così potente quando è in fase "On" da far oscillare la CO
2 costantemente ad esempio tra 20 e 30 mg/l. Questo ultimo caso però equivarrebbe ad un erogazione costante di circa 25 mg/l, ed entrambe le modalità soddisferebbero le esigenze complessive, con uno "spreco" maggiore di CO
2 per entrambe.
Gery ha scritto: ↑25/02/2018, 15:21
In caso di CO
2 costante e in abbondanza...
Unisci spesso "costante" con "abbondante".
E' vero che secondo me è l'ideale per le piante (fino a 40-50 mg/l se non hai pesci, spingersi oltre effettivamente è stato visto essere solo uno spreco, senza che si osservi alcun miglioramento nelle piante). Naturalmente anche gli altri nutrienti devono essere adeguati di conseguenza.
Ma se preferisci non sprecare nulla e sfruttare i loro "meccanismi" in caso di temporanea carenza, puoi anche erogare costantemente tenendo un livello di circa 3 mg/l di CO2 in vasca.
Ovviamente con tante piante diverse in vasca, in certi periodi del fotoperiodo questa CO
2 erogata costantemente potrà diventare comunque insufficiente per alcune specifiche foglie/piante, e secondo la tua precisazione queste adopereranno i meccanismi per un "maggior assorbimento".
Quindi andrebbe tutto bene allo stesso modo!
Gery ha scritto: ↑25/02/2018, 15:21
In caso di CO
2 costante e in abbondanza, la foglia si regola su un consumo medio costante (es: per citare due casi: la foglia in alto avrà un consumo costante medio/alto, la foglia in basso in ombra avrà un consumo medio/basso).
Ecco, questo io lo trovo positivo.
Gery ha scritto: ↑25/02/2018, 15:21
Se invece la foglia che ha tutto il resto percepisce una diminuzione della CO
2 metterà in atto dei meccanismi per assorbirne di più.
Vedi commento di sopra: se erogo costantemente un livello
basso di CO
2, metterà spesso in atto quei meccanismi ugualmente.
Se non eroghiamo proprio, metteranno sempre in atto quei meccanismi.

E non saranno comunque mai soddisfatte a pieno.
Poi, per carità, campano ugualmente bene. Magari crescono più lentamente (dipende da specie a specie ovviamente).
Gery ha scritto: ↑25/02/2018, 15:21
Quando somministriamo la CO
2 in realtà abbiamo due obbiettivi: sciogliere la maggior quantità di CO
2 in vasca, e portare la maggior CO
2 all'interno delle foglie.
Certo, anzi l'
obbiettivo è solo il secondo, il primo è invece il
metodo che utilizziamo per raggiungere questo obbiettivo.
Erogare CO
2 in vasca infatti è l'unico strumento che abbiamo a disposizione per agire.
Perché purtroppo non possiamo iniettare direttamente sulla foglia dell'Alternanthera 6 siringhe al minuto di CO
2, e sulla foglia dell'Anubias 3 siringhe al minuto, poi se arriva una nuvola scendiamo a 2 siringhe...
Purtroppo possiamo solo erogare CO
2 in vasca, "adeguatamente" (non per forza "abbondantemente") per coprire mediamente le loro esigenze, variabili sia per singola tipologia di pianta e di foglia che nel tempo del fotoperiodo (perché possono cambiare anche le condizioni al contorno).
Quindi stiamo discutendo sul metodo (di erogazione in vasca), dissertando se sia più conveniente un'erogazione continua oppure oscillante.
Gery ha scritto: ↑25/02/2018, 15:21
Mentre il primo obbiettivo lo possiamo ottenere con una somministrazione costante e un buon diffusore, per raggiungere il secondo obbiettivo bisogna copiare quello che accade in natura, dove la CO
2 in acqua non è mai costante e le piante sono costrette a usare quei meccanismi atti ad assorbirne il più possibile.
La CO
2 presente nelle acque in natura non sarà costante, ma non varia nemmeno quasi da on ad off ogni 15-30 minuti costantemente per l'intero fotoperiodo di ogni singola giornata per tutto l'anno. Ci sono acque generalmente più ricche di CO
2, altre più povere. Poi ci sono variazioni stagionali, o dovute a pioggie ecc.
E naturalmente ci sono le oscillazioni giornaliere tra fotoperiodo e notte, dovute proprio al diverso assorbimento (assente di notte), però qui stiamo discutendo solo del fotoperiodo, e di come erogare durante il fotoperiodo.
Certamente in natura non si arriva a 30 mg/l costanti durante l'intero fotoperiodo

, ma ripeto che se vuoi proprio far "faticare" di più le piante, e ridurre gli sprechi, basta erogare costantemente in modo da arrivare ad esempio a 3 mg/l.
Gery ha scritto: ↑25/02/2018, 15:21
Inoltre anche se l'ho già detto volevo puntualizzare un'altro aspetto:
Gery ha scritto: ↑Bisogna inoltre dire che nel mio caso visto che il timer ha degli scatti di 15 minuti, il tempo di regolazione è quasi imposto, per cui le uniche regolazioni possibili sono state sul rubinetto della CO
2.
L'intervallo dei 15 minuti non è frutto di un ragionamento mirato, ma una costrizione data dal timer che ho a disposizione, altrimenti forse avrei provato a fare delle regolazioni differenti.
Avevo letto anche questo, ed è il motivo per cui la tua oscillazione non coincide per nulla e praticamente mai con quella "ideale" della fotosintesi della singola foglia in fase luminosa e oscura. Hai impostato il timing che avevi a disposizione e... amen. Per il resto hai agito sull'apertura della valvola della bombola.
Però hai fatto intendere che questo timing essendo simile all'oscillazione tra fase luminosa e oscura riduce lo spreco.
E io ho argomentato che, a parte la difficoltà nel riuscire a capire e seguire sincronicamente con l'erogazione il timing della fotosintesi della singola foglia, la richiesta complessiva in vasca non segue l'oscillazione della singola foglia a causa delle diverse numerose variabili che interagiscono:
richiesta-CO<sub>2</sub>-più-piante-e-CO<sub>2</sub>-erogata.PNG
Adesso scrivi che comunque il timing anche se non segue specularmente l'oscillazione di richiesta complessiva (che infatti non è più un'oscillazione), simula comunque le variazioni che avvengono in natura.
E io argomento dicendo che le forti "costanti" oscillazioni ad alta frequenza di CO
2 disciolta (che discendono dall'erogazione oscillante) non avvengono in natura.
E che se proprio vogliamo far faticare le piante, stimolando i loro "meccanismi" aggiuntivi in caso di carenza, possiamo comunque farlo anche con l'erogazione costante, riducendola ad un livello basso.
Non sono pregiudizialmente contrario, ma non sono convinto. Inizio comunque a capire le motivazioni.
Ma come differenza continuo ancora a vedere, nel caso di erogazione oscillante, un'usura più rapida dei contatti dell'elettrovalvola e una piccola oscillazione continua del pH.
E magari, in base alla regolazione, perfino un maggior eccesso di CO
2 nelle fasi "On" dell'oscillazione (quindi il famigerato spreco) ed una maggior carenza di CO
2 (alimentiamo le alghe) nelle fasi "Off".
Vedi differenza del grafico precedente con il seguente con erogazione costante, in cui il livello di CO
2 erogata è stato volutamente scelto basso (ma potevo settarlo ancora più basso, volendo seguire le tue indicazioni per stimolare maggiormente l'attivazione dei meccanismi e ridurre al massimo gli sprechi):
richiesta-CO<sub>2</sub>-singola-foglia-e-CO<sub>2</sub>-erogata-costante.PNG
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