Paky ha scritto: ↑In tutti questi casi, il cloro va a generare del acido ipocloroso (HClO), che e' il vero disinfettante
Quoto, se ne era discusso
qui.
Paky ha scritto: ↑Nel caso del cloro gassoso (e credo anche sia il caso del biossido di cloro), questo ritorna alla forma gassosa, Cl2 (ovvero evapora); nel caso dell'ipoclorito di sodio, questo si trasforma in innocuo cloruro di sodio (NaCl).
Quoto. Il vero rischio esiste solo per le
clorammine, che non evaporano per nulla in 24 ore.
Ma in Italia non vengono usate come disinfettante.
In Italia il valore consigliato di cloro residuo libero "al rubinetto" è di
0,2 mg/l, quando viene impiegato. Lungo la rete potranno esserci valori superiori.
Il valore si riferisce al cloro contenuto totalmente in cloro gassoso, ipoclorito e acido ipocloroso.
Per il cloro gassoso, ho preso le tossicità da un scheda di sicurezza di una bombola:
tossicità-cloro-gassoso.JPG
Le concentrazioni letali (per il 50% della popolazione) sono davvero basse, anche se molte sono riferite a 96 ore di esposizione continuativa a concentrazione di cloro inalterato (mentre in 24 ore è normalmente già quasi del tutto evaporato). Inoltre in acquario tipicamente cambiamo al massimo un 50%.
Paky ha scritto: ↑L'azione dei biocondizionatori e' semplicemente quella di trasformare il cloro, sotto forma di clorito o di acido ipocloroso, in cloruro.
Ed è anche quello di spezzare le clorammine in cloro e ammoniaca,
operazione indispensabile negli Stati dove vengono usate.
I sottoprodotti della reazione sono dei chelanti naturali (dagli effetti sulla salute non chiari), che in quanto tali vanno naturalmente a legare i metalli pesanti.
Ne avevamo discusso un po'
qui.
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