Intervengo su sollecitazione di
Sini, che ringrazio per l'invito.
Per prima cosa, vorrei correggere un dettaglio sul post di
Paky:
Paky ha scritto: ↑usiamo il metodo del PMDD, ovvero dei fertilizzanti separati
La congiunzione "ovvero" è sbagliata, sembra che le due cose coincidano.
La separazione dei nutrienti riguarda
solo il metodo proposto qui,
su Acquariofilia Facile; tutti gli altri PMDD che ho visto in rete, in tanti anni, anche su siti stranieri, prevedono percentuali standardizzate in un flacone unico, con tanto di istruzioni sui dosaggi e le tempistiche.
Per contro, il metodo della separazione può essere adottato anche con prodotti commerciali.
Esistono integratori di solo magnesio, di solo ferro, di solo potassio, ecc. ecc., proposti da quasi tutte le aziende di acquaristica.
Quando facevo il mod in "Fertilizzazione", ho scritto parecchie volte che il PMDD è solo per
risparmiare denaro, ma che il metodo è valido anche per i protocolli firmati... Basta buttare via il foglietto di istruzioni!
Rispondo anche a
Marcello.
marcello ha scritto: ↑Sicuramente i test servono all'inizio...
Io credo di no, per diversi motivi:
- Prima di tutto, i test sono spesso fuorvianti, per chi non sa come interpretarli. Ci sono parecchie leggende metropolitane, nate proprio dalla provetta nelle mani del principiante.
Potrei produrre tanti casi da rimanere a scrivere fino a domattina; ne propongo uno solo a titolo di esempio:
"Le alghe filamentose dipendono dai nitrati troppo alti!"
Ci sono voluti molti anni, con innumerevoli esempi contrari, per sfatare questa stupidaggine; ancora oggi c'è gente che continua a proporla, ogni tanto.
Ed è soltanto una, tra le infinite idiozie nate dall'uso delle provette.
- Inoltre, con i test si commettono spesso degli errori.
Con le striscette c'è solo la loro tolleranza, che le aziende impostano sul target a cui quel tipo di test si rivolge.
Ad esempio, i nitrati sono quasi sempre il doppio del valore reale.
I reagenti, dall'aspetto più professionale, vengono proposti ad un pubblico di fascia più alta... Ma sono forse ancora più imprecisi, perché aggiungono l'
errore umano.
Ad esempio, c'è l'annosa questione dei millilitri segnati sulla provetta, che non corrispondono a quelli misurati da una siringa. A chi diamo retta?
Oppure il ferro, che misurato con cinque test diversi, produce cinque risultati diversi.
E quando conti le gocce?... Telefono che squilla, moglie che stressa, bambino che gioca, cane che abbaia, porta che sbatte, telegiornale, citofono...
Anche questi sono solo alcuni esempi; potrei farne parecchi altri.
- Infine, ci sarebbe la cosiddetta "schiavitù da test".
Se abitui un principiante a regolarsi con la provetta, poi sarà più difficile fargli guardare il
ramirezi e la
Cabomba.
Anche in presenza di pesci vivacissimi e piante lussureggianti, quello ti dirà che deve cambiare l'acqua perché...
"ho appena rilevato GH 12, mentre mi hanno detto che devo stare tra 5 e 8!"
Marce'...

sei stato moderatore per una vita, nell'altro tuo forum, sono
sicuro che è capitato pure a te.
Concludo con
Pietromoscow
pietromoscow ha scritto: ↑dopo tanti anni di esperienza, mi basta guardarla una vasca per capire se ci sono dei problemi
Se ci sono voluti "tanti anni di esperienza", è proprio perché all'inizio ti hanno insegnato a regolarti con le striscette, le provette e i contagocce, quando eri un principiante.
Se ti avessero detto subito di guardare... chessò?... il colore di una
Proserpinaca, gli internodi di una
Bacopa, le bande nere di un pesce gonnella o la presenza di GDA sul vetro, avresti impiegato pochissimo a capire i problemi con il
"Mi basta guardarla".
Ad alcuni nostri utenti, arrivati qui da principianti, abbiamo insegnato
subito ad osservare l'acquario. In pochi mesi sono diventati così competenti da saltare il fosso, dando consigli agli altri.
Questo dimostra che non ci vogliono anni di esperienza, per capire l'acquario con i propri occhi; quegli anni servono solo a liberarsi dei test, arrivando a capire gradualmente che sono inutili o addirittura fuorvianti.