Messaggio
di FedericoF » 13/11/2016, 9:32
Beh, è sempre difficile votare in questi concorsi, il motivo non è solo per la bellezza degli acquari, ma per la loro diversità.
Devo spendere qualche parola per ognuno di voi, in quanto ogni acquario mi ha stupito, in questo concorso non ce n'è nessuno in cui direi "no, va beh, bellino ma non lo voto".
Questo perché son tutti belli, son tutti funzionali e tutti vogliono risaltare un lato di questo hobby, questo concorso è la dimostrazione che l'acquariofilia ha almeno 5 facce:
Reptil, la tua vasca è stupenda, c'è poco da dire, l'impatto visivo è mozzafiato, è la dimostrazione di cos'è un aquascaping, ma tenendo conto della salute dei pesci! Con i discus non si scherza! Layout piacevole, fondo blu discutibile, ma le piante son in ottima salute, guardare la foto ipnotizza, immagino la reazione dal vivo. Hai saputo mostrare come si può tenere un acquario d'effetto. Qualche critica però la ho, perché quel fondo blu ha rovinato un po' la profondità, e anche se non si nota quando le piante crescono, comunque c'è quello sfondo poco naturale. Tuttavia è chiaro che stiamo guardando il pelo dell'uovo. La tecnica è notevole, e se si rende necessaria ad un allestimento del genere, solo immagino la gestione, è un acquario che ti terrà impegnato, e questo è un bene, perché alla fine l'acquariofilia è un hobby, e a tutti piace tenere le mani in acqua.
Passando in alto arrivi a un acquario partito col piede sbagliato: riprodurre un bosco in acquario. Ti chiedi come possa essere bella un'idea del genere sott'acqua. Sembra l'ennesima rincorsa a riprodurre ambienti emersi portandoli sott'acqua. Una specie di nostalgia intrinseca dell'uomo. Un acquario deve staccare da ciò che è la natura emersa, ti chiedi come la riproduzione di un bosco possa essere quella parentesi di "immersione in acqua" che uno vorrebbe avere stando davanti l'acquario.
Poi lo guardi. Guardi la foto e dici "wow". Quella luce schermata e le radici verticali, sembra di essere proprio sott'acqua, in mezzo a una foresta di mangrovie durante la piena. Non è il classico bosco riprodotto, l'alberello col muschio di allestimenti nati per far la foto. Servirebbe un nuovo termine per descriverlo, bosco è fuorviante. Ottimo il risultato, inaspettabile leggendo solo il titolo.
Ci siamo spesso chiesti quanto inutile sia sifonare il fondo, lavare e tenere un acquario come una sala operatoria. Poi arriva Eagle, che invece dell'acquario ha passato la candeggina sul pesce. Dove avrà trovato un betta così bianco?
Tutti conosciamo questi cubi, e se io dovessi proporre un piccolo acquario, funzionale, di gestione non difficile, che sia di impatto estetico per rivalutare una zona della casa, mostrerei quella foto! Un mini acquario, un cubetto, che mette insieme una gestione semplice, un pesce resistente e stupendo, delle piante facili, un risultato pazzesco. Se ci fosse il sole che filtra dalla finestra per illuminarlo naturalmente, prenderebbe ancora più valore.
Reartù ha iniziato qui, con la sua prima vasca, sapeva poco ma ha imparato in fretta. Ha fatto un acquario notevole, molto bello. Agli occhi di chi guarda l'acquario come soprammobile sembra forse disordinato. Ma non nota una cosa, in quell'acquario ci son guppy e P. scalare, quelle piante servono, in più son tante e tutte in salute! Forse manca un po' di rosso. Ma la gestione è esemplare. è uno di quegli acquari che iniziano, e diventano bellissimi, perché chi lo gestisce si è messo in gioco, e invece di comprare il pesce rosso, l'anfora, e il monumento greco da mettere in acquario, si è chiesto cosa fosse un acquario. Ecco, quello è un acquario. Semplice, che dà soddisfazione, che è molto bello. So bene che la stanza in cui è ha ora una tonalità verde mentre esso è acceso, e so bene quanto questo sia rilassante.
L'ultima faccia è ciò che poche persone vorrebbero in salotto, ma che ogni acquariofilo vorrebbe. Ogni tanto davanti all'acquario immaginiamo di tuffarci in un fiume amazzonico, e vedere com'è. Spesso questo è difficile, beh, allora in questo caso basterà guardare l'acquario di GiuseppeA.
Ci si chiede cos'è un biotopo, ci si chiede dove vivono gli Apistogramma. Immagini legni, piante a schermare la luce, alghe e organismi semplici. Foglie in decomposizione.
Poi vedi i cianobatteri. Eh sì, tanto odiati, ma sono loro. Guardando qualche video postato tempo addietro da Shadow, ho notato una cosa: son loro i protagonisti.
Le BBA son belle, le filamentose sembrano morbidi cuscinetti. Ma i protagonisti dei fiumi amazzonici son loro. Giuseppe è riuscito a confinarli ai legni, a tenerli sotto controllo, tutto con una gestione minima. Non è un'invasione di ciano, non è un acquario malato. è un acquario dove i ciano son solo in alcune zone, in competizione con altre specie, così come è in natura. Ti tuffi in un fiume, e vedi quel giallo acceso della femmina di apistogramma, guardi meglio e vedi una miriade di avannotti, tutti attorno a lei, ma non ti rendi conto che son così tanti, perché son nascosti tra le alghe e le foglie, se possono stanno sotto qualcosa, perché il fiume è pericoloso, e ci son sempre dei predatori. Veloci e con la testa rossa. Ma forse, non sto descrivendo solo un fiume amazzonico, ma anche l'acquario di Giuseppe. Il mio voto va a lui.
La perfezione è una strada, non un punto d'arrivo.
cit.