Piante sofferenti
Moderatori: Rindez, Marta, Certcertsin
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Piante sofferenti
Salve a tutti,
di seguito riporto tutte le caratteristiche dell'acquario, prima di esporvi il problema.
-Acquario avviato dal 31 luglio 2017 (ad oggi circa 4 mesi). 125 litri
-le piante che presentano problemi sono le tre Alternanthera che ho (una reineckii variegated che ho dall'8 agosto 2017, un'altra reineckii variegated e una reineckii rosaefolia che ho dal 4 novembre 2017), che sono anche le piante più delicate che possiedo
-altra pianta con problemi é un'echinodorus paniculatus, inserita il10/11/17, che presenta delle sorta di buchetti sulle foglie
-per i cambi uso acqua di fonte, fino ad oggi li ho fatti molto frequentemente (15 litri a settimana)
-il fondo è ghiaia di quarzo (2-4 mm) ed è fertilizzato con Sera Floredepot
-le luci sono due neon da 28W, con la temperatura di 8000K, che stanno accesi per 8 ore al giorno
-i valori sono:
pH 7.2
KH 6°d
GH >6°d
NO3- 25 mg/l
NO2- 0 mg/l
-oltre al substrato, fertilizzato come già detto, non uso altri tipi di fertilizzante. Non erogo CO2.
I problemi sono:
-probabile presenza di diatomee (dovute, come mi hanno suggerito nella sezione relativa alle alghe, all'eccessiva frequenza dei cambi)
-piante visibilmente sofferenti, che presentano dei "buchini" nelle foglie.
Detto questo, volevo consigli su come muovermi: sarebbe per me un po' complicato iniziare a erogare CO2, potrei risolvere la cosa iniziando a usare fertilizzanti (es. Tetra Florapride?) e magari scegliendo in futuro piante più resistenti?
di seguito riporto tutte le caratteristiche dell'acquario, prima di esporvi il problema.
-Acquario avviato dal 31 luglio 2017 (ad oggi circa 4 mesi). 125 litri
-le piante che presentano problemi sono le tre Alternanthera che ho (una reineckii variegated che ho dall'8 agosto 2017, un'altra reineckii variegated e una reineckii rosaefolia che ho dal 4 novembre 2017), che sono anche le piante più delicate che possiedo
-altra pianta con problemi é un'echinodorus paniculatus, inserita il10/11/17, che presenta delle sorta di buchetti sulle foglie
-per i cambi uso acqua di fonte, fino ad oggi li ho fatti molto frequentemente (15 litri a settimana)
-il fondo è ghiaia di quarzo (2-4 mm) ed è fertilizzato con Sera Floredepot
-le luci sono due neon da 28W, con la temperatura di 8000K, che stanno accesi per 8 ore al giorno
-i valori sono:
pH 7.2
KH 6°d
GH >6°d
NO3- 25 mg/l
NO2- 0 mg/l
-oltre al substrato, fertilizzato come già detto, non uso altri tipi di fertilizzante. Non erogo CO2.
I problemi sono:
-probabile presenza di diatomee (dovute, come mi hanno suggerito nella sezione relativa alle alghe, all'eccessiva frequenza dei cambi)
-piante visibilmente sofferenti, che presentano dei "buchini" nelle foglie.
Detto questo, volevo consigli su come muovermi: sarebbe per me un po' complicato iniziare a erogare CO2, potrei risolvere la cosa iniziando a usare fertilizzanti (es. Tetra Florapride?) e magari scegliendo in futuro piante più resistenti?
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Ciò che può essere fatto oggi è meglio farlo ieri 
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- Diego
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Quasi certamente è necessario fertilizzare. Per farlo, si possono usare vari prodotti e metodi.
Ad esempio, proponiamo questo: Fertilizzazione in acquario e protocollo PMDD
La parte iniziale spiega anche le esigenze delle piante. Nel tuo caso particolare, hai carenze molto evidenti di magnesio, potassio e ferro, quindi bisognerà integrare.
Ad esempio, proponiamo questo: Fertilizzazione in acquario e protocollo PMDD
La parte iniziale spiega anche le esigenze delle piante. Nel tuo caso particolare, hai carenze molto evidenti di magnesio, potassio e ferro, quindi bisognerà integrare.
Qualsiasi progresso scientifico deriva da sfida intellettuale, da compensazione di limitazioni. Niente limitazioni, niente progresso. Niente progresso, stagnazione culturale! Valido anche opposto. Progresso prima di cultura è vero disastro. (ME2)
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Perfetto grazie mille. Mi stavo già disponendo per ordinare tutti i prodotti e iniziare col protocollo PMDD. Secondo te con quello riuscirò a risolvere la situazione?Diego ha scritto: ↑Quasi certamente è necessario fertilizzare. Per farlo, si possono usare vari prodotti e metodi.
Ad esempio, proponiamo questo: Fertilizzazione in acquario e protocollo PMDD
La parte iniziale spiega anche le esigenze delle piante. Nel tuo caso particolare, hai carenze molto evidenti di magnesio, potassio e ferro, quindi bisognerà integrare.
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- Diego
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Molto probabilmente sì, alla fine quelli sono gli elementi di cui hanno necessità le piante
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Scusami tanto il disturbo, ma ho un problema... Abito in un piccolo paese, in cui reperire i prodotti necessari al protocollo PMDD è risultato praticamente impossibile (sono persino andata in un consorzio agrario e non li avevano!). Ho provato a ordinarli su internet, ma oltre al fatto che sarebbero arrivati poco prima di Natale, tra spese di spedizione e altro il costo si sarebbe aggirato sui 50€, ovviamente un prezzo troppo alto. Di conseguenza, date le gravi carenze delle mie piante, ho ordinato il fertilizzante Tetra Florapride per cercare quantomeno di ridurre il problema. In attesa di riuscire a reperire i vari prodotti per il PMDD, secondo te/voi andrà bene anche questo fertilizzante commerciale?
Aggiungo anche che ora in acquario ho un problema con le diatomee, che sto cercando di eliminare riducendo i cambi d'acqua... Iniziare a fertilizzare peggiorerà di molto il problema?
Grazie della pazienza ^:)^
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- Diego
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Purtroppo di questo prodotto la composizione è ignota. Probabilmente contiene potassio, ferro e qualche oligoelemento.
Sicuramente è meglio di niente, ma
1) non puoi rimediare a tutte le carenze (ad esempio, di magnesio, di azoto, di fosforo...)
2) sei costretto ad inserire altri elementi anche se ne manca uno solo.
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- sa.piddu
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Ciao @GreDev, puoi provare anche con il mercatino...di solito chi compra il nitrato di potassio poi ne ha per vent'anni
, mentre per il sale inglese un salto in farmacia e con poco meno di €1,00 a bustina risolvi la carenza di magnesio
(facendo le debite proporzioni rispetto a quelle indicate nell'articolo..).
A presto


A presto

"Dai un pesce ad un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita"
- GreDev
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@sa.piddu @Diego
Scusate la domanda idiota, ma una volta disciolti gli "ingredienti", per quanto posso conservarli nella bottiglia?
Scusate la domanda idiota, ma una volta disciolti gli "ingredienti", per quanto posso conservarli nella bottiglia?
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- Diego
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Se tieni la bottiglia al buio (dentro ad un mobile chiuso ad esempio), né troppo al caldo e né troppo al freddo, col coperchio o tappo chiuso, il contenuto è praticamente eterno.
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- sa.piddu
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non esistono domande idiote...forse...alle volte...insomma...

Alle volte lo son le risposte (intendo idiote


Scherzo! Io le tengo nel classico armadio di plastica grigia sul balcone esposto a SUD...caldo d'estate freddo col ghiaccio di questi giorni...il nitrato di potassio lo porto in casa e se serve lo metto sul termosifone per sciogliere di nuovo il sale...ma niente di più!

Non ho neanche fatto l'esperienza di qualcuno che gli sono spuntate le alghe nella bottiglia col nitrato...

Off Topic
se hai voglia di ridere prova a leggere quello che scrivevo io qualche tempo fa...

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