L'acquario è un vecchio Askoll Tenerif 67 acquistato usato per pochi euro, le dimensioni sono 67,5x32x47, poco più di 100 litri lordi.
Data di Avvio:
20/01/18
Sistema di filtraggio:
Assente.
Visto la scelta della fauna e dell'allestimento non trovavo alcun vantaggio nell'avere un filtro.
Sistema di illuminazione:
Una lampadina CFL e27 da 23 watt 6500 k e una lampadina CFL e27 da 33 watt 6500 K appese sopra la vasca ad altezze differenti.
Altri accessori:
Riscaldatore Hydor 100 watt.
A mio parere uno dei migliori che mi è passato per le mani, piccolo e compatto, economico e soprattutto resistentissimo: ho perso il conto di tutte le volte che svuotando le vasche o cambiando dell'acqua si è ritrovato a secco.
Allestimento:
E' stato prima di tutto eliminato il coperchio.
Il fondo è stato realizzato poggiando un primo strato di un paio cm di lapillo vulcanico di grossa granulometria ricoperto poi da una di quelle reti usate per ombreggiare i giardini o per la pacciamatura. A coprire è stato aggiunto uno strato di sabbia inerte finissima, un primo strato chiaro di sabbia avanzata e a coprire quello della sabbia nera. Il tutto è stato poi mischiato a della torba bionda di sfagno, della fibra di cocco per terrari e foglie di Castagno e Catappa sminuzzate.
Il tutto per avere un fondo morbido e soffice dedicato alla fauna: i Pangio.
A terminare l'allestimento un paio di radici raccolte in natura.
La radice di destra è stata poi tagliata e risistemata in modo più naturale e in modo da creare più anfratti per la fauna. Ad allestimento finito la vasca si presenta così:
Manutenzione:
I cambi vengono fatti al bisogno senza troppi indugi quando servono, sia per esigenze della fauna che della flora.
Il fondo non è mai stato sifonato.
Fauna:
- Trichopsis pumila
- Pangio kuhlii
Alimentazione:
Uso diversi tipi di mangime secco alternati a del congelato misto e del vivo durante l'estate.
Flora:
- Cryptocoryne affinis credo
- Cryptocoryne parva
- Hygrophila corymbosa stricta
- Hygrophila polysperma
- Hygrophila polysperma sp. tiger
- Rotala rotundifolia
- Limnophila sessiliflora
- Ceratopteris cornuta
- Microsorum pteropus
- Ceratophyllum demersum
- Lemna minor
- Spathiphyllum wallisii
- Pothos
- Chlorophytum comosum
- Rhizophora mangle
Fertilizzazione:
"Utilizzo" il protocollo PMDD, tra virgolette perché mi capita raramente di fertilizzare: lascio che la competizione alimentare decida quali specie se la vedano meglio e nel frattempo evito di alzare troppo la conducibilità.
Somministrazione della CO2:
Assente.
Valori dell'acqua:
Conducibilità intorno ai 150 μS/cm.
Note:
Questa vasca ne ha passate davvero di tutte i colori.
La sabbia, inerte secondo l'etichetta, si è rivelata calcarea e ho dovuto quindi iniziare un trattamento con acido cloridrico ( acido muriatico) in vasca per far sciogliere le poche ( per fortuna) imperfezioni calcaree. Senza i calcoli del sapiente @Pizza avrei dovuto riallestire, a lui va un grazie grosso come una casa!
Una volta aggiunte torba, fibra di cocco e foglie c'è stata poi un' esplosione batterica impressionante. Seguita subito dopo da quella che è stata identificata come una fioritura altrettanto pazzesca di infusori che hanno preso possesso della vasca.
Il tutto condito da odori nauseabondi e piante sciolte nel primo periodo. I rischi di questi allestimenti.
Con un pò di pazienza e qualche cambio d'acqua, a volte anche totale, però siamo riusciti a riprendere la vasca. Gli infusori invece sono poi stato sterminati grazie all'inserimento di uno starter di Daphnia.
Per i più curiosi questo è il topic della "sventura": Nebbia Batterica e piante sciolte
Foto:
Ecco alcune foto con diversi gradi di esposizione per farvi un'idea: