Luce: fra durata ed intensità.

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blucenere
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Luce: fra durata ed intensità.

Messaggio di blucenere » 16/02/2019, 22:20

Ciao, questa è una domanda semiteorica:
Supponiamo che con un timer ed un dimmer possa modulare durata ed intensità della luce (escludiamo il fattore alghe al momento)
  1. È equivalente fornire 100% di intensità in 8h o 80% in 10h?
  • Se sì, è meglio puntare su una maggior durata o intensità?
  • La quantità di CO2 necessaria alle piante, è legata all'intensità luminosa o alla quantità di luce totale ricevuta nell'arco della giornata? (Mi aspetterei la seconda)
Ovviamente oltre una certa intensità la pianta verrebbe "bruciata" ed al di sotto di un certo valore l'energia è insufficiente per la fotosintesi (non so se la respirazione comincia a questo punto o meno)
  • Avendo la possibilità di regolare liberamente l'intensità, quale sarebbe la durata ideale? (Molto immagino dipenda dalla latitudine o dall'habitat della pianta, fiume ombrato nella giungla o fiume nella prateria...e così via)
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Luce: fra durata ed intensità.

Messaggio di BollaPaciuli » 16/02/2019, 22:34

Seguo :-B

E porto al tavolo @Ketto
I sogni nascono, crescono…ma non muoiono mai…

Saper fare di loro realtà è fortuna rara, ma vi è chi ci riesce.

I sogni non chiedono nulla, se non di credere in loro.

Badate bene che si chiaman sogni e non follie.

 


 

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Luce: fra durata ed intensità.

Messaggio di Ketto » 17/02/2019, 17:38

BollaPaciuli ha scritto: E porto al tavolo @Ketto
E' una questione abbastanza complicata e io non sono un esperto in materia :-s
Però ho letto qualcosa su alcuni di questi punti, proviamo a buttar giù qualcosa: :D
blucenere ha scritto: Ovviamente oltre una certa intensità la pianta verrebbe "bruciata" ed al di sotto di un certo valore l'energia è insufficiente per la fotosintesi (non so se la respirazione comincia a questo punto o meno)
La pianta non viene bruciata ;) ci sono un sacco di meccanismi di difesa come gli antociani e le xantofille che permettono di riflettere e dissipare l'energia quando è presente in quantità troppo elevate.
Per quanto riguarda la respirazione invece è h24 come la nostra. La pianta respira sia di giorno che di notte consumando energia (esattamente come noi), durante il giorno (fase luminosa) la pianta deve riuscire a immagazzinare una energia superiore a quella che consuma durante la notte altrimenti deperisce lentamente e muore.
Ciò significa che le piante durante il giorno devono immagazzinare molta più energia di quella che consumano, questo limite si chiama punto di compensazione e varia da pianta a pianta.
Cattura di schermata (480).png
Come possiamo vedere da questo grafico la cabomba ha un punto di compensazione ben superiore all'hydilla.
Il punto di saturazione è quello che sancisce il limite di assorbimento della pianta. Ma con le nostre plafoniere stiamo ben sotto questo valore quindi al momento lo trascuriamo.
Prendiamo la cabomba: per sopravvivere durante il giorno dovrà immagazzinare energia e questo avviene solo quando il flusso luminoso è superiore alle 55 milli moli/secondo*metro quadro.
Andando a fornire 54 milli moli per 24 ore su 24 la pianta sarà destinata a morire.
Prendendo per esempio una plafoniera che genera 100 milli moli analizziamo i due casi:
Potenza 100 per 8 ore: avremo un "guadagno" di: (100-55)*8=360
Potenza 80 per 10 ore: (80-55)*10=250
Quindi nel primo caso la pianta sarà riuscita ad immagazzinare più energia.
(Questo piccolo esempio molto semplificato è frutto di una riflessione personale quindi non prendetelo come una verità assoluta ma andrebbe a spiegare quanto segue)
In un articolo Rox parlando del myriophyllum aquaticum (pianta con una richiesta di illuminazione molto intensa) scrive:
"Fornire luce più con la potenza che con la durata. Meglio avere 6-7 ore con 100 Watt, piuttosto che 12 ore con 50."
Per questi motivi, secondo me, soprattutto con piante esigenti in termini di luce è meglio fare poche ore ma intense che tante più deboli.
Questo è quello che penso io a riguardo, spero passi qualcuno di più competente a confermare, correggere, approfondire quanto ho scritto ;)
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Messaggio di Genny73 » 17/02/2019, 18:20

Seguo perché l’argomento illuminazione mi affascina particolarmente
"Se non hai mai avuto le filamentose, non sei un acquariofilo. Sei solo uno che mette acqua in un recipiente, con la pretesa di chiamarlo acquario!"

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Messaggio di Pisu » 17/02/2019, 18:34

Sì, confermo ma non è semplice.
Innanzitutto tanta luce per otto ore, non meno ma nemmeno molto di più però con buona dose di fertilizzanti e CO2. E aggiungo buon movimento dell'acqua per distribuire bene i fertilizzanti sulle foglie. Così le piante corrono. Ma se uno dei punti sopra scritti viene meno allora le cose si complicano...
L'intensità in genere è cosa buona ma con altri parametri in gioco...da sola non fa la differenza, anzi...

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Luce: fra durata ed intensità.

Messaggio di blucenere » 18/02/2019, 14:20

Ketto ha scritto: In un articolo Rox parlando del myriophyllum aquaticum (pianta con una richiesta di illuminazione molto intensa)
Possiamo chiamarti in causa @Rox?

Ketto ha scritto: La pianta respira sia di giorno che di notte
Giusto per essere sicuri che parliamo la stessa lingua.
Respirazione per me è: assorbimento O2 ed emissione CO2.
Fotosintesi è: assorbimento CO2 ed emissione O2 (non solo ovviamente, ma in questo contesto potrebbe bastare).
Siamo sulla stessa lunghezza d'onda?

Ketto ha scritto: Potenza 100 per 8 ore: avremo un "guadagno" di: (100-55)*8=360
Potenza 80 per 10 ore: (80-55)*10=250
Ok. Quindi per fornire la stessa quantità totale di energia, occorrerà fornire (nel secondo caso) piú di 10h (all'incirca 14)....il che sinceramente potrebbe non essere un male, per chi come me lavora tutto il giorno ed ha poco tempo di godersi l'acquario...



Una volta appurato che è possibile fornire alla pianta la stessa quantità di energia aumentando la durata del "giorno" (anche se la proporzionalità non è diretta ma va come (quantità luminosa per unità di tempo - costante) * durata dell'emissione)
Rimangono le seguenti domande:
blucenere ha scritto:
16/02/2019, 22:20
2) è meglio puntare su una maggior durata o intensità?
blucenere ha scritto:
16/02/2019, 22:20
3) La quantità di CO2 necessaria alle piante, è legata all'intensità luminosa o alla quantità di luce totale ricevuta nell'arco della giornata? (Mi aspetterei la seconda)
Come funziona per la CO2? Confermi che è dipendente solo dalla quantità totale?
Dalla seconda quotazione delle tue parole, sembrerebbe invece che, poiché le piante emettono CO2 anche durante il giorno (sempre che abbiamo la stessa definizione di respirazione), avere un fotoperiodo piú lungo potrebbe essere piú vantaggioso: il bisogno di CO2 per unità di tempo, ad una bassa intensità luminosa, è sicuramente minore e se è anche vero che durante la notte le riserve dell'acquario vengono ristorate, parte della CO2 "evapora" quando non viene utilizzata. Insomma la pianta avrebbe accesso ad una maggiore riserva di CO2 (ma non saprei stimare la magnitudine dell'effetto)
blucenere ha scritto:
16/02/2019, 22:20
4) Avendo la possibilità di regolare liberamente l'intensità, quale sarebbe la durata ideale? (Molto immagino dipenda dalla latitudine o dall'habitat della pianta, fiume ombrato nella giungla o fiume nella prateria...e così via)
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Messaggio di Rox » 18/02/2019, 15:49

blucenere ha scritto:
Ketto ha scritto: In un articolo Rox parlando del myriophyllum aquaticum (pianta con una richiesta di illuminazione molto intensa)
Possiamo chiamarti in causa @Rox?
Non so se lo dite ancora, sul forum, ma ai miei tempi c'era una regola che veniva ripetuta spesso: quella che ho scritto nell'articolo sui Miryophyllum.
  • Ketto ha scritto: "Fornire luce più con la potenza che con la durata. Meglio avere 6-7 ore con 100 Watt, piuttosto che 12 ore con 50."
Comunque ragazzi, prima delle esperienze su AF, prima degli articoli di Rox, prima di qualsiasi grafico, equazione o tabella, c'è sempre Madre Natura. Quando avete qualche dubbio, pensate sempre ai luoghi d'origine.

Immaginate di essere in Congo, in Brasile, in Indonesia... Tutti quei posti dove si sono evolute le nostre Limnophila, Alternanthera, Cabomba, Rotala, Ludwigia, ecc. ecc.
A quelle latitudini, io verrei portato via in barella entro un quarto d'ora. A parte il caldo insopportabile, quel Sole picchia con luce accecante, parecchie ore al giorno. Per una pianta che vive lì, da milioni di anni, non esiste una lampada troppo potente... è sempre troppo poco.
Se poi avete problemi di alghe, riducete il tempo, mai la potenza.
Questi utenti hanno ringraziato Rox per il messaggio (totale 3):
blucenere (18/02/2019, 15:52) • Genny73 (18/02/2019, 15:57) • GiovAcquaPazza (28/03/2019, 12:18)
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Messaggio di blucenere » 12/03/2019, 9:28

piante-per-l-acquario-f19/la-luce-puo-e ... 8-s40.html
per chi fosse interessato ad approfondire
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Catia73 (12/12/2020, 23:47)
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Messaggio di PlantedTank27 » 28/03/2019, 12:01

Ciao @Rox io non sono d'accordo.. le plafoniere a LED di ultima generazione escono spesso gia fornite di dimmer proprio perché alla massima potenza hai una quantità di lumen assurda che se la plafoniera non viene regolata in altezza possono essere eccessivi se non hai piante che necessitano luce molo intensa... consigliare di piazzare un sole sopra l'acquario perché in natura succede cosi secondo me non è il consiglio ideale..
io personalmente parto sempre con potenza al 50% che poi alzo assieme alla durata del fotoperiodo.. su una mi sono fermato al 80% .. ma non è detto che ad un altro magari con altre piante sia necessario portarla anche al 100%..

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Messaggio di blucenere » 28/03/2019, 12:24

PlantedTank27 ha scritto: Ciao @Rox io non sono d'accordo.. le plafoniere a LED di ultima generazione escono spesso gia fornite di dimmer proprio perché alla massima potenza hai una quantità di lumen assurda che se la plafoniera non viene regolata in altezza possono essere eccessivi se non hai piante che necessitano luce molo intensa... consigliare di piazzare un sole sopra l'acquario perché in natura succede cosi secondo me non è il consiglio ideale..
io personalmente parto sempre con potenza al 50% che poi alzo assieme alla durata del fotoperiodo.. su una mi sono fermato al 80% .. ma non è detto che ad un altro magari con altre piante sia necessario portarla anche al 100%..
Non dimenticare peró che c'è una differenza fondamentale tra sole e plafoniera: la distanza dalla superficie del corpo d'acqua.
Mi spiego meglio, approssimando rozzamente con il teorema di Gauss (alla faccia di Liebig) ogni sorgente luminosa diminuisce di intensità seguendo l'inverso del quadrato della distanza.
Il che significa che poichè il sole è "molto" lontano e di intesità notevole, la sua intensità luminosa (a meno di assorbimenti da parte dell'acqua) rimane praticamente costante nei 40cm che interessano a noi.
Una lampada invece, per quanto forte, non potrà mai avere la stessa omogeneità in termini di intensità luminosa, ma diminuirà sensibilmente con la distanza.
Questi utenti hanno ringraziato blucenere per il messaggio:
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