E' una questione abbastanza complicata e io non sono un esperto in materia
Però ho letto qualcosa su alcuni di questi punti, proviamo a buttar giù qualcosa:
blucenere ha scritto: ↑Ovviamente oltre una certa intensità la pianta verrebbe "bruciata" ed al di sotto di un certo valore l'energia è insufficiente per la fotosintesi (non so se la respirazione comincia a questo punto o meno)
La pianta non viene bruciata

ci sono un sacco di meccanismi di difesa come gli antociani e le xantofille che permettono di riflettere e dissipare l'energia quando è presente in quantità troppo elevate.
Per quanto riguarda la respirazione invece è h24 come la nostra. La pianta respira sia di giorno che di notte consumando energia (esattamente come noi), durante il giorno (fase luminosa) la pianta deve riuscire a immagazzinare una energia superiore a quella che consuma durante la notte altrimenti deperisce lentamente e muore.
Ciò significa che le piante durante il giorno devono immagazzinare molta più energia di quella che consumano, questo limite si chiama punto di compensazione e varia da pianta a pianta.
Cattura di schermata (480).png
Come possiamo vedere da questo grafico la cabomba ha un punto di compensazione ben superiore all'hydilla.
Il punto di saturazione è quello che sancisce il limite di assorbimento della pianta. Ma con le nostre plafoniere stiamo ben sotto questo valore quindi al momento lo trascuriamo.
Prendiamo la cabomba: per sopravvivere durante il giorno dovrà immagazzinare energia e questo avviene solo quando il flusso luminoso è superiore alle 55 milli moli/secondo*metro quadro.
Andando a fornire 54 milli moli per 24 ore su 24 la pianta sarà destinata a morire.
Prendendo per esempio una plafoniera che genera 100 milli moli analizziamo i due casi:
Potenza 100 per 8 ore: avremo un "guadagno" di: (100-55)*8=360
Potenza 80 per 10 ore: (80-55)*10=250
Quindi nel primo caso la pianta sarà riuscita ad immagazzinare più energia.
(Questo piccolo esempio molto semplificato è frutto di una riflessione personale quindi non prendetelo come una verità assoluta ma andrebbe a spiegare quanto segue)
In un articolo Rox parlando del myriophyllum aquaticum (pianta con una richiesta di illuminazione molto intensa) scrive:
"Fornire luce più con la potenza che con la durata. Meglio avere 6-7 ore con 100 Watt, piuttosto che 12 ore con 50."
Per questi motivi, secondo me, soprattutto con piante esigenti in termini di luce è meglio fare poche ore ma intense che tante più deboli.
Questo è quello che penso io a riguardo, spero passi qualcuno di più competente a confermare, correggere, approfondire quanto ho scritto

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