Phmetro controller, CO2, elettrovalvola...

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Messaggio di Eurogae » 28/09/2019, 18:08

Ciao a tutti, volevo aprire qui questo nuovo dibattito riguardo i tre componenti menzionati nel titolo.
Dalla data di allestimento della mia vasca, ho utilizzato tutti questi componenti nel modo classico, vale a dire; controller che gestisce l'erogazione della CO2 in riferimento al valore stabilito.
Avendo una vasca molto piantumata anche grazie al metodo PMDD, la domanda che continuo a pormi negli ultimi tempi è: serve veramente erogare CO2 per h24?
domanda che sicuramente non avrà risposta certa, in quanto varie scuole di pensiero porteranno ipotesi differenti, ma volevo giusto stuzzicare i canonici come me, e i non.....
Approfitto di chiamare in causa in buon @Pisu, in quanto utilizza un metodo personalizzato, con gli stessi componenti, ma senza erogare h24.

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Messaggio di nicolatc » 28/09/2019, 19:03

Eurogae ha scritto:
28/09/2019, 18:08
serve veramente erogare CO2 per h24?
La CO2 viene sfruttata nella fotosintesi, se ne dai a sufficienza in quel periodo non c'è necessità di erogarla anche al di fuori.
Mi autoquoto:
nicolatc ha scritto:
03/04/2019, 8:59
Ragnar ha scritto: Ragazzi secondo voi acquistando l'elettrovalvola si può collegare direttamente al timer delle luci??
Sarebbe preferibile collegare l'elettrovalvola ad un timer separato, che la fa aprire un'ora prima dell'accensione luci, e la fa chiudere mezzora-un'ora prima dello spegnimento luci.
Infatti, non appena le luci si accendono la richiesta di CO2 delle piante è massima (i famosi 30-40 mg/l di picco), ma se inizi ad erogare in quel momento non ci sarà una quantità sufficiente a soddisfare pienamente le loro esigenze. Se l'erogazione è leggera e l'acquario è molto grande, è meglio aprire l'elettrovalvola anche un'ora e mezza o due ore prima dell'accensione luci.
Viceversa, poco prima dello spegnimento l'attività fotosintetica è nettamente inferiore e altrettanto lo è la richiesta di CO2.
Ragnar ha scritto: Ed una erogazione che dura 8 ore, così come il fotoperiodo può bastare?
Si (tranne il fatto che conviene anticipare il periodo di circa un'ora).
Ragnar ha scritto: Cioè se le piante in assenza di luce non assorbono, anzi rilasciano CO2, non ha senso erogare al di fuori del fotoperiodo, di conseguenza la ricarica durerebbe parecchio di più!!!!! Io ad esempio ora erogo h 24
In realtà alcune piante (prettamente acquatiche) sono capaci di incamerare CO2 al di fuori della fotosintesi (come acido malico) per poi utilizzarla nel periodo di fotosintesi.

Un'erogazione limitata al periodo di illuminazione ti consente di spingere di più, senza rischiare di notte un eccesso pericoloso per la fauna. Quindi per conduzioni spinte può essere un vantaggio. E comunque, la ricarica ti dura di più e il tempo per il cambio si allunga.
In caso di rottura dell'impianto, lo spegnimento serale potrebbe rivelarsi un'ancora di salvezza: in pratica, si riduce il rischio strage (ma non lo si elimina).

Per il discorso economico, devi considerare il costo dell'elettrovalvola, del secondo timer, e il consumo elettrico dei due componenti: sono costi che probabilmente superano il risparmio per la minore quantità giornaliera di CO2.

Questione pH:
Senza erogazione, in acquari densamente piantumati e con piante "affamate", il pH può aumentare di oltre 1 punto durante la fotosintesi.
Con leggera erogazione continua, il pH aumenta al massimo di qualche decimo durante la fotosintesi.
Con abbondante erogazione continua, il pH resta praticamente stabile (ma i pesci di notte potrebbero soffrire la condizione di alta CO2 unita a scarso ossigeno).
Con erogazione solo diurna ma leggera, il pH resta praticamente stabile (in acquari molto piantumati) o si riduce di pochi decimi durante la fotosintesi.
Con erogazione solo diurna "a palla", il pH si riduce di almeno mezzo punto, fino al massimo di un intero punto, durante la fotosintesi.

Le oscillazioni giornaliere di pH sopra descritte comunque non costituiscono un particolare problema per la fauna, perché non sono istantanee e non sono associate ad una variazione dei sali (e quindi della pressione osmotica).

Il pH più alto durante la fotosintesi che si riscontra con una leggera erogazione continua, o il pH più alto di notte, che si riscontra in caso di forte erogazione diurna, potrebbe trasformare qualche composto da solubile ad insolubile, qualcosa potrebbe precipitare. Ma l'effetto e le conseguenze dipendono dal pH di base e altri fattori.

Una conduzione AF-like dovrebbe propendere per meno componenti, meno complessità, più naturalità e stabilità, e quindi per una modica erogazione continuativa.

Alla fine entrambi i metodi hanno vantaggi e svantaggi, e credo che sostanzialmente si equivalgano. Non c'è una scelta sbagliata ed una giusta.
Pisu eroga solo durante la fotosintesi, il controller agisce solo come protezione da guasti (e relativa intossicazione).
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Messaggio di Eurogae » 28/09/2019, 19:20

nicolatc ha scritto:
28/09/2019, 19:03
La CO2 viene sfruttata nella fotosintesi, se ne dai a sufficienza in quel periodo non c'è necessità di erogarla anche al di fuori.
In effetti negli anni precedenti ho sempre utilizzato il sistema con CO2, elettrovalvola e timer. Con questa nuova ho voluto provare a gestire con il pH controller, per capire e vedere le differenze di gestione e resa. La grande differenza che ho notato al momento è ilconsumo di CO2...ricarica di 2kg ogni tre mesi.

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Messaggio di Pisu » 28/09/2019, 22:07

Ciao :)
Parto col dire che ho sempre interrotto l'erogazione notturna per i soliti motivi già citati, ho sempre avuto vasche molto piantumate e abbastanza spinte, e ci tengo molto a mantenere un pH stabile, quindi niente erogazioni estreme.

Partirei da qui:
nicolatc ha scritto:
28/09/2019, 19:03
Sarebbe preferibile collegare l'elettrovalvola ad un timer separato, che la fa aprire un'ora prima dell'accensione luci, e la fa chiudere mezzora-un'ora prima dello spegnimento luci.
Infatti, non appena le luci si accendono la richiesta di CO2 delle piante è massima (i famosi 30-40 mg/l di picco), ma se inizi ad erogare in quel momento non ci sarà una quantità sufficiente a soddisfare pienamente le loro esigenze. Se l'erogazione è leggera e l'acquario è molto grande, è meglio aprire l'elettrovalvola anche un'ora e mezza o due ore prima dell'accensione luci.
Viceversa, poco prima dello spegnimento l'attività fotosintetica è nettamente inferiore e altrettanto lo è la richiesta di CO2.
Il discorso è già più relativo, nel senso che la fotosintesi secondo me non parte a palla subito con l'accensione delle luci. Le piante hanno una grossa inerzia per mettere in moto il loro metabolismo e se consideriamo che
nicolatc ha scritto:
28/09/2019, 19:03
In realtà alcune piante (prettamente acquatiche) sono capaci di incamerare CO2 al di fuori della fotosintesi (come acido malico) per poi utilizzarla nel periodo di fotosintesi.
Probabilmente accendere l'erogazione della CO2 prima non serve.
Dopo ripetute prove, considerando la CO2 residua notturna, l'inerzia del sistema di erogazione e la partenza della fotosintesi a pieno regime, ho visto che in linea di massima, anche in tipi di acquari diversi, conviene far partire l'erogazione assieme al fotoperiodo.
Questo avendo monitorato l'andamento del pH, nel senso che accendere prima produce un calo di pH che secondo me rischia di dare fastidio alla fauna.
Vero che di notte non abbiamo una concentrazione massima (tollerabile) di CO2, ma già che ci siamo io aspetterei la produzione di ossigeno da parte delle piante prima di erogare (vedi inerzia del metabolismo, CO2 notturna ancora presente, pH più stabile).
Sempre considerando l'andamento del pH (che è il miglior indicatore della CO2 presente) invece concordo sullo spegnere prima l'erogazione.
Quanto tempo prima inizia ad essere difficile dirlo, dipende sia dall'inerzia dell'erogazione, che può variare da 1 minuto a forse anche mezz'ora, sia da quanto è spinta la vasca, cioè consumo di CO2 da parte delle piante.
Un'indicazione di massima potrebbe essere un'ora prima dello spegnimento.

Urca potrei scrivere ancora una marea di cose :))

Comunque in vasche spinte non posso che consigliare un'interruzione notturna.
Consideriamo un'erogazione h24 in una vasca spinta:
Per mantenere il pH stabile? [-x
Per fornire CO2 alle piante? [-x
In ogni caso, con erogazione h24, non posso spingere per non asfissiare i pesci di notte e ciò non mi permette di erogare la CO2 richiesta durante il giorno.
Risultato: CO2 al limite di tollerabilità per la fauna la notte e insufficiente di giorno per le piante con un'impennata del pH.
Secondo me non è un buon affare...

Per ora mi stoppo O:-)

Aggiunto dopo 7 minuti 19 secondi:
Solo due parole sul pH-controller.
Non so voi, ma io per i più svariati motivi ho sempre avuto oscillazioni del KH.
Un pH-controller funziona egregiamente e rimane ben tarato solo se il KH rimane costante in modo impeccabile.
Quindi o si trova un compromesso (in difetto di erogazione) oppure conviene controllare con precisione ed aggiustare il KH molto di frequente...
Ed è ciò che mi ha spinto a "creare" il mio sistema...ma ora basta che sto monopolizzando il topic =))
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nicolatc (28/09/2019, 22:29) • Eurogae (29/09/2019, 0:07)
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Messaggio di Pisu » 05/10/2019, 11:21

Nessun'altra esperienza? :-s

Ok, vi spiego come unire timer, elettrovalvola e pH-controller.
Basta usare un pH-controller collegato all'alimentazione. Alla sua presa di uscita, anziché mettere subito l'elettrovalvola, inseriamo un timer come questi:
Screenshot_20191005-110851_1394267574154384182.jpg
Ed alla uscita del timer colleghiamo l'elettrovalvola.

In questo modo il pH-controller funziona h24 ma si ha la possibilità di interrompere comunque l'erogazione notturna.
Solo il monitoraggio del pH secondo me è un gran vantaggio.

Quindi ho regolato la CO2 ed elettrovalvola in modo da avere una erogazione ottimale.
Poi io ho tarato il controller di poco più basso in modo che durante il fotoperiodo lasci sempre la CO2 aperta.
Il vantaggio è che se per qualsiasi motivo (guasti, blocco piante, ecc) ho un crollo anomalo del pH, il controller interviene e mi fa da protezione ulteriore.
Sembra complesso ma non lo è, e io mi trovo benissimo :)

Giocando sulle varie regolazioni si ha la possibilità di mantenere un pH molto stabile oppure si può spingere molto la CO2 durante il fotoperiodo lasciando comunque respirare i pesci di notte. Diventa un sistema molto aperto a qualsiasi intervento, e si ha il pH sempre sott'occhio :)
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Messaggio di nicolatc » 05/10/2019, 12:32

Pisu ha scritto:
05/10/2019, 11:21
Il vantaggio è che se per qualsiasi motivo (guasti, blocco piante, ecc) ho un crollo anomalo del pH, il controller interviene e mi fa da protezione ulteriore.
Sembra complesso ma non lo è, e io mi trovo benissimo
A me non sembra complesso, la trovo una modalità ottimale di funzionamento. :-bd

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Pisu (05/10/2019, 13:10)
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Messaggio di Eurogae » 05/10/2019, 13:23

Pisu ha scritto:
05/10/2019, 11:21
Sembra complesso ma non lo è
Grande Pisu :D
devo dire che è estremamente semplice, penso proprio di adottare il tuo ingegnoso sistema.
Ti saprò dire poi l'esito dell'andamento..

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Pisu (05/10/2019, 13:35)
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Messaggio di Pisu » 05/10/2019, 13:38

Facci sapere allora :-bd
In realtà io l'ho fatto molto più incasinato, aprendo tutto e smanettando coi fili =)) noi elettricisti siamo smanettoni :D
Però alla fine con un timer a spina il sistema funziona allo stesso modo

Aggiunto dopo 3 minuti 53 secondi:
Tra l'altro, con questo sistema, non c'è da impazzire ogni volta che si muove il KH, perché comunque la regolazione principale viene fatta con timer e regolazione bolle, che sappiamo essere l'unica che mantiene la concentrazione di CO2 costante indipendentemente dal pH

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Messaggio di Bradcar » 05/10/2019, 13:50

Interessante , bene o male intorno a che spesa stiamo tra pH controller ed elettro valvola?
Carlo

https://acquariofilia.org/af-contest/concorso-acquari/fiocco-land-betta/

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Messaggio di Pisu » 05/10/2019, 13:56

I controller sono la spesa maggiore.
Io ne ho presi un paio decenti di marche diverse in offerta intorno agli 80 euro, sconsiglio i troppi economici così come quelli griffati (si va a prezzi iperbolici).
Allo stesso modo consiglio un'ettrovalvola relativamente decente perché poi è realmente eterna, io ne ho di 15 anni e perfettamente in forma. Roba da 15 euro circa se si trova l'offerta.
I prezzi comunque sono molto variabili

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