roby70 ha scritto: ↑27/01/2020, 17:25
Che cosa può provocare nell'uomo (o nella donna

)?
L'acqua (intesa come acqua libera H2O) compone il nostro corpo per circa il 60% (un po' meno nelle donne, di più nei neonati) del peso totale con differente compartimentalizzazione nei vari distretti corporei: 2/3 dell'acqua è presente nel compartimento intracellulare (cioè presente all'interno delle cellule), 1/3 invece è extracellulare (quindi comprende il plasma, la linfa, il liquido interstiziale e cefalorachidiano).
All'interno del corpo la diversa distribuzione di acqua tra i due compartimenti è mantenuta in equilibrio grazie alla presenza di membrane semipermeabili agli ioni che separano i diversi ambienti e dal gradiente osmotico tra i due: la composizione salina intra ed extracellulare è differente (semplificando: l'ambiente extracellulare è dominato dal sodio, mentre l'intracellulare è sbilanciato verso il potassio) quindi, per osmosi, l'acqua si sposta attraverso le membrane per mantenere l'osmolarità. In quota minore l'acqua viene mobilizzata da un ambiente all'altro attivamente attraverso canali attivai da specifici ormoni.
Oltre allo spostamento di acqua che avviene tra i diversi compartimenti all'interno del corpo per gradiente osmotico, vi è costante scambio con l'esterno sia di acqua libera che di sali. Attraverso il tratto gastrointestinale avviene l'assorbimento dell'acqua e minerali introdotti con bevande e cibo, il tratto urinario invece regola quanti sali e quanta acqua libera espellere per mantenere costante l'omeostasi intra ed extracellulare tenendo conto anche delle perdite tramite respirazione, secrezione ghiadolare e sudorazione.
L'acqua libera (che sia di osmosi o distillata), essendo completamente priva di sali, dopo l'ingestione viene assorbita rapidamente (attirata dal plasma, ipertonico rispetto al contenuto gastrico di acqua distillata) andando a diluire il plasma ed il sodio in esso contenuto. L'omeostasi interna viene quindi intaccata, la concentrazione di sodio extracellulare scende (per diluizione) e si crea un gradiente con l'ambiente intracellulare che richiama acqua all'interno delle cellule stesse gonfiandole.
La variazione del volume totale di acqua però attiverà il rene che modificherà il volume e la concentrazione di urina prodotta al fine di ripristinare nuovamente l'omeostasi interna (intesa sia come quantità di acqua che concentrazione di sali). Il rene ovviamente ha un limite di velocità di espulsione di acqua pertanto è facile intuire che se la quantità di acqua libera introdotta in un certo lasso di tempo è superiore rispetto all'acqua libera eliminata dal rene, l'acqua si accumula all'interno dell'organismo andando a diluire i sali disciolti (causando un blocco dei processi metabolici) e gonfiare le cellule (pericoloso sopratutto a livello cerebrale) causando una vera e propria sindrome da intossicazione da acqua con sintomi gastrointestinali e neurologici più o meno gravi fino alla morte nei casi estremi.
Ovviamente per avere un quadro da intossicazione acuta da acqua in un adulto sano bisogna esagerare nella quantità (più l'acqua è priva di sali, minore sarà la quantità tollerata) e sopratutto ingerita in un periodo di tempo molto breve (casi gravi si sono verificati in sogetti che hanno bevuto più di 5 litri di acqua nell'arco di qualche ora, un approssimativo limite di sicurezza può essere fissato a 1-1.5L per ora).
roby70 ha scritto: ↑27/01/2020, 17:25
L'acqua demineralizzata si può bere?
dopo il pippone introduttivo la risposta sembrerebbe SI, per aumentare temporaneamente la diuresi e diluire le urine potrebbe essere assunta stando attenti alla quantità bevuta in un determinato periodo di tempo, ma allora
roby70 ha scritto: ↑27/01/2020, 17:25
Perchè sulle bottiglie di demineralizzata dei supermercati c'è scritto non adatta al consumo umano?
primo perchè per l'organismo è più adatta acqua con variabile contenuto di sali, in questo modo non si introdurrebbe esclusivamente acqua libera ma anche bacarbonati, calcio, magnesio, sodio, potassio ed elemetri traccia utilissimi al corretto funzionamento dell'organismo (non dimentichiamoci che l'acqua è un vero e priorio alimento!), secondo perchè la totale assenza di carbonati non tampona il pH portando a spiccati processi di corrosione a livello dell'imballo, terzo perchè l'acqua non destinata al consumo umano non viene sottoposta a trattamenti e verifiche previsti dalla legge per garantirne la purezza microbiologica (probabilmente lo è a livello di patogeni ma non essendo testata non è garantito).
Lo stesso discorso vale per l'avvertimento di non utilizzarla in acquario siccome l'uso ESCLUSIVO di demineralizzata può portare a gravi squilibri elettrolitici negli ospiti dell'acquario, alterazioni repentine del pH e corrosione dei materiali presenti. Il rischio decade utilizzandola per i rabbocchi dell'evaporazione o correggendone la durezza con sali appositi.
roby70 ha scritto: ↑27/01/2020, 17:25
E in caso si possa bere la demineralizzata quale va bene?
l'unica acqua priva di sali e microbiologicamente sicura è la distillata, nella necessità di dover utilizzare per qualche motivo (aumentare la diuresi, ricostruire latte in polvere, coliche renali....) una acqua povera di minerali comunque consiglio vivamente di utilizzare esclusivamente acqua potabile magari con un occhio a conducibilità e residuo fisso (ci sono ottime oligominerali talmente povere di sali da avere una conducibilità di 20)