Glutaraldeide uso ospedaliero/veterinario

Senza essere scienziati: spiegazioni facili per tutti

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marko66
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Glutaraldeide uso ospedaliero/veterinario

Messaggio di marko66 » 27/03/2020, 21:42

nicolatc ha scritto:
27/03/2020, 21:12
A nozze proprio no, perché al contrario delle piante le alghe non sono in grado di assorbire in modo diretto la glutaraldeide, trasformandola in acido glutarico facendola entrare nel ciclo di Krebs. Quindi potrebbero solo sfruttare indirettamente quel po' di CO2 prodotta come scarto dai batteri eterotrofi che la decompongono.

Insomma, è la dose che fa il veleno, e per le alghe la soglia sufficiente a fare il veleno è un pochino più bassa.
E questo mi chiarisce in parte il dubbio.Ma per funzionare da alghicida si deve esagerare un po' troppo nel dosaggio e questo porta problemi all'equilibrio batterico della vasca,mi sembra che molti abbiano riscontrato problemi in questo senso dopo l'uso come alghicida.Ritorno delle alghe(ovvio),invasioni di cianobatteri,dipendenza della vasca ecc.ecc.Io l'ho usato per un periodo in una vasca con protocollo Seachem senza arrivare a dosaggi alti ed ho riscontrato questo tipo di problemi a distanza anche di mesi e anni,cosa mai successa in altre.Adesso l'ho eliminato del tutto gia' da parecchio tempo e non lo userei piu' sinceramente.

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Messaggio di cqrflf » 28/03/2020, 0:21

nicolatc ha scritto:
27/03/2020, 21:12
marko66 ha scritto:
27/03/2020, 20:30
Questa è la parte a me piu' oscura dell'uso dell' Excel ,come alghicida.In che modo puo' danneggiere le alghe se viene assorbito dalle piante?Se aumento la dose non fa lo stesso effetto su piante e alghe?
Infatti per avere un effetto più visibile sulle alghe dovresti probabilmente triplicare la dose (molta gente l'ha fatto, ma non si deve assolutamente fare!). E comunque, da quello che ho letto, dipende anche dalle alghe.
Le alghe risultano più delicate delle piante, potremmo fare un'analogia con il bruciare con acqua ossigenata le alghe presenti sopra le foglie delle piante. Ovviamente il paragone è fuorviante, perché ci sono enormi differenze con la glutaraldeide.
marko66 ha scritto:
27/03/2020, 20:30
Non è che le alghe sono allergiche al carbonio organico mi pare
Tra alghe, pesci e piante, e batteri, le prime sono tra le più sensibili. Piante come la cladophora (che infatti è un'alga), ma anche egeria e vallisneria, in qualche caso sembrano avere avuto qualche problema.
marko66 ha scritto:
27/03/2020, 20:30
ma altre alghe ci andrebbero a nozze a quantita' non letali per le piante:-??
A nozze proprio no, perché al contrario delle piante le alghe non sono in grado di assorbire in modo diretto la glutaraldeide, trasformandola in acido glutarico facendola entrare nel ciclo di Krebs. Quindi potrebbero solo sfruttare indirettamente quel po' di CO2 prodotta dai batteri eterotrofi che la decompongono.

Insomma, è la dose che fa il veleno, e per le alghe la soglia sufficiente a fare il veleno è un po' più bassa.
Ottimo ! Metterò le foto di una vasca unica nel suo genere dove effettuerò questa prova con la Glutaraldeide in dosaggi normali ma sono disposto ad aumentarli fino a quando non vedrò le alghe recedere.

Quindi: Vasca nostrana in cantina, dove per la prima ed unica volta in 5 anni sono riuscito a far crescere due piante italiane che non mi erano mai cresciute.
Nella stessa vasca crescono delle strane alghe patinose/filamentose verdi che hanno invaso completamente l'ambiente pur senza impedire la crescita di queste piante super ultra difficili.
La vasca è provvista di luci LED idroponiche e LED normali con CO2, temperatura invernale 13 gradi che per loro vuol dire primavera.
Viaggiai per giorni e notti per paesi lontani.
Molto spesi per vedere alti monti, grandi mari....e non avevo occhi per vedere a due passi da casa la goccia di rugiada sulla spiga di grano.

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Messaggio di marko66 » 28/03/2020, 11:23

Seguo con interesse il tuo esperimento :-bd :-h

Humboldt
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Messaggio di Humboldt » 28/03/2020, 12:03

cqrflf ha scritto:
28/03/2020, 0:21
Ottimo ! Metterò le foto di una vasca unica nel suo genere dove effettuerò questa prova con la Glutaraldeide in dosaggi normali ma sono disposto ad aumentarli fino a quando non vedrò le alghe recedere.
Quali sono le motivazioni della prova?
Capire chi schiatta prima tra alghe e piante?
cqrflf ha scritto:
28/03/2020, 0:21
Vasca nostrana in cantina, dove per la prima ed unica volta in 5 anni sono riuscito a far crescere due piante italiane che non mi erano mai cresciute.
Di che piante "italiane" si tratta?
cqrflf ha scritto:
28/03/2020, 0:21
Nella stessa vasca crescono delle strane alghe patinose/filamentose verdi che hanno invaso completamente l'ambiente pur senza impedire la crescita di queste piante super ultra difficili.
Ma poi perché se sono così difficili vuoi rischiare? Visto che dici che crescono comunque?

Qualche foto delle alghe... :D

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Messaggio di nicolatc » 28/03/2020, 12:12

marko66 ha scritto:
27/03/2020, 21:42
Ma per funzionare da alghicida si deve esagerare un po' troppo nel dosaggio e questo porta problemi all'equilibrio batterico della vasca,mi sembra che molti abbiano riscontrato problemi in questo senso dopo l'uso come alghicida.Ritorno delle alghe(ovvio),invasioni di cianobatteri,dipendenza della vasca ecc.ecc.
Si, ho letto anche io; sicuramente si crea un equilibrio diverso, sarebbe simile a versare ogni giorno un po' di aceto. La glutaraldeide è inoltre un agente riducente, e questo può potenzialmente creare altri problemi (riduzione ossigeno, potenziale redox ecc).
marko66 ha scritto:
27/03/2020, 21:42
Io l'ho usato per un periodo in una vasca con protocollo Seachem senza arrivare a dosaggi alti ed ho riscontrato questo tipo di problemi a distanza anche di mesi e anni,cosa mai successa in altre.
Beh, però se le conseguenze sono durate addirittura per anni dopo aver sospeso la somministrazione, credo che la glutaraldeide non fosse la causa.
marko66 ha scritto:
27/03/2020, 21:42
Adesso l'ho eliminato del tutto gia' da parecchio tempo e non lo userei piu' sinceramente.
Io la sconsiglierei a prescindere, visto che come carbonio organico la CO2 è una soluzione nettamente migliore, e molto più economica. Come alghicida non dovrebbe essere proprio considerata.
marko66 ha scritto:
28/03/2020, 11:23
Seguo con interesse il tuo esperimento :-bd :-h
Anche io! @cqrflf è l'uomo degli esperimenti!
cqrflf ha scritto:
28/03/2020, 0:21
unica volta in 5 anni sono riuscito a far crescere due piante italiane che non mi erano mai cresciute
Che piante, per curiosità?

Aggiunto dopo 4 minuti 5 secondi:
Humboldt ha scritto:
28/03/2020, 12:03
Ma poi perché se sono così difficili vuoi rischiare? Visto che dici che crescono comunque?
@cqrflf fa un esperimento dopo l'altro! :D
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Messaggio di cqrflf » 28/03/2020, 13:31

nicolatc ha scritto:
28/03/2020, 12:16
@cqrflf ma poi perché hai scelto un nome simile ad un codice fiscale? :))
Tutte queste domande sono già state fatte negli anni ma sono disperse nelle immensità del sito.
Il mio nome su AF è semplicemente l'anagramma delle consonanti del nome "acquariofiliafacile" "aCQaRioFiLiaFacile" CQRFLF in onore del grande sito che ci ospita ! :) il mio nome reale è Emanuele.

Aggiunto dopo 8 minuti 31 secondi:
nicolatc ha scritto:
28/03/2020, 12:16
Che piante, per curiosità?
Le piante nostrane che ho provato a coltivare in questi anni sono quelle italiane recuperate nel bacino padano, circa una 20tina di specie ma alcune mi hanno fatto piangere in quanto morivano dopo poche settimane.
Le prove ripetute ogni anno e l'adattamento
ha richiesto vari anni di tentativi ma alla fine ci sono arrivato vicino.
Riesco a farle crescere abbastanza anche se la forma che si trova in natura è esteticamente molto più bella.

1) Stukenia pectinata
2) Potamogeton crispus
3) Najas marina

Più tardi metterò le foto.
Questi utenti hanno ringraziato cqrflf per il messaggio:
nicolatc (28/03/2020, 14:01)
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Messaggio di cqrflf » 28/03/2020, 14:39

Humboldt ha scritto:
28/03/2020, 12:03
Ma poi perché se sono così difficili vuoi rischiare? Visto che dici che crescono comunque?
Perchè farei qualunque cosa pur di non avere alghe in vasca, per altro ho allestito un acquario dedicato esclusivamente alle alghe e pare non sia affatto semplice farle crescere a comando.

Le piante difficili che subiranno l'esperimento sono distribuite anche in altre vasche esterne quindi ne avrei delle "copie" di salvataggio all'occorrenza.

Aggiunto dopo 3 minuti 5 secondi:
Humboldt ha scritto:
28/03/2020, 12:03
Quali sono le motivazioni della prova?
Capire chi schiatta prima tra alghe e piante?
Come dicevo vorrei conoscere più tecniche per liberarmi delle alghe.
Quella vasca non aveva nemmeno l'ombra di un'alga l'anno scorso ma è collassata in brevissimo tempo dopo un'abbondante potatura.
Non voglio farle morire ma conoscerò la loro reazione alle dosi di Glutaraldeide.
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Messaggio di marko66 » 28/03/2020, 15:34

nicolatc ha scritto:
28/03/2020, 12:16
marko66 ha scritto: ↑ieri, 21:42
Io l'ho usato per un periodo in una vasca con protocollo Seachem senza arrivare a dosaggi alti ed ho riscontrato questo tipo di problemi a distanza anche di mesi e anni,cosa mai successa in altre.

Beh, però se le conseguenze sono durate addirittura per anni dopo aver sospeso la somministrazione, credo che la glutaraldeide non fosse la causa.
No,intendevo mentre la usavo.Poi calando man mano le dosi la situazione è pian piano migliorata.Non era comunque l'unica,ma tra le cause secondo me si.
nicolatc ha scritto:
28/03/2020, 12:16
marko66 ha scritto: ↑ieri, 21:42
Adesso l'ho eliminato del tutto gia' da parecchio tempo e non lo userei piu' sinceramente.

Io la sconsiglierei a prescindere, visto che come carbonio organico la CO2 è una soluzione nettamente migliore, e molto più economica. Come alghicida non dovrebbe essere proprio considerata.
La usavo perchè prevista nel protocollo Seachem.Mai considerata per altri scopi.Mi pare comunque l'abbiano eliminata anche loro dagli ultimi protocolli.

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Messaggio di cqrflf » 28/03/2020, 23:59

Ecco la situazione, dalle foto non si riesce bene a capire quale pianta sia di valore e quale non lo sia ma comunque tutte le piante sono in crescita abbastanza stabile.
Le alghe sono venute fuori dopo una potatura abbondante che pare abbia completamente destabilizzato la vasca.
Le prime di colore giallo rossiccio sono il Potamogeton crispus.
Le altre non si vedono bene.
20200328_183114.jpg
20200328_183117.jpg
20200328_183128.jpg
Aggiunto dopo 1 minuto 33 secondi:
marko66 ha scritto:
28/03/2020, 15:34
Mai considerata per altri scopi.Mi pare comunque l'abbiano eliminata anche loro dagli ultimi protocolli.
Davvero ? Ora solo come fertilizzante ?
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
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Messaggio di marko66 » 29/03/2020, 12:22

cqrflf ha scritto:
29/03/2020, 0:01
Davvero ? Ora solo come fertilizzante ?
Non ho piu' seguito gli sviluppi sinceramente,ma dopo il protocollo flourish era uscito l'aquavitro (mi pare) ed avevano modificato i nomi dei componenti riducendo i flaconi ed unendo i micronutrienti e l'excel era sparito(o incorporato non saprei).Non mi pare pero' che questo protocollo abbia avuto molto successo a differenza del primo.

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