Lo ammetto, ho dovuto leggerlo 4/5 volte
Non ho conoscenze così profonde, per cui non ho motivo di dubitare del tuo ragionamento. Prevede però l'utilizzo e la fiducia nei test. Capiamoci, da buon ingegnere, la cosa mi piace e mi affascina
Ma credo che l'obiettivo finale sia quello di arrivare alla gestione "a vista"
Dopo l'ampia discussione, Una cosa penso di averla capita. Da neofita quale sono, ho commesso un errore che secondo me commettono quasi tutti i "pmddiani" all'inizio, l'utilizzo del nitrato di potassio col conduttivimetro è quasi scontato che porta ad un eccesso. Non si ha la percezione di quanto se ne immette (spesso si lascia intendere che un eccesso è tollerato) e si prende una discesa di 20 µS/cm (a volte anche la stazionarieta) come motivo di integrazione, il resto è noto.
Essendoci passato, direi che il test all'inizio è fondamentale per capire come si muove il potassio e la reale correlazione con la conducibilità, oltre all'attenta osservazione delle piante. Solo Dopo si acquisisce la sensibilità giusta...



