bitless ha scritto: ↑09/12/2020, 2:57
leggevo poco fa di un'altra infestazione di crispata
Da un po' di tempo a questa parte è come Pierino la peste, ogni guaio è colpa sua
ogni volta che si osserva un'alga più o meno filamentosa, ramificata, coriacea al tatto, dura da tenere sotto controllo e soprattutto
bitless ha scritto: ↑09/12/2020, 2:57
l'acqua
ossigenata al 10% non la scalfiva
apparentemente resistente al perossido di idrogeno
è LEI LA CRISPATA
Ora non voglio dire che in qualche acquario non ci sia finita la
Cladophora crispata e abbia attecchito alla grande (come solito fare)
la questione è un'altra.
In pratica la stragrande maggioranza delle alghe verdi appartenenti alla Famiglia Cladophoraceae Genere Cladophora presentano queste "abilità" e cioè
più o meno filamentosa, ramificata, coriacea al tatto, dura da tenere sotto controllo e apparentemente resistente al perossido di idrogeno.
Le alghe del Genere Cladophora sono tra le più diffuse e abbondanti negli ambienti acquatici d'acqua dolce (e non solo essendo presenti anche nelle acque salmastre e marine con diverse specie che possono spaziare in tutti e tre gli ambienti).
Più o meno se ne conoscono oltre 1 migliaio di specie, sebbene attualmente solo poco più di 200 specie sono state descritte con criteri moderni e confermate dalla genetica.
I sacri testi di algologia così la descrivono nelle premesse:
Immagine1.png
insomma vivono dovunque e hanno capacità adattative pazzesche.
Per essere delle alghe hanno una parete cellulare molto spessa e resistente che gli consente resistere a numerosi agenti ossidanti (H202) nonchè a sopravvivere nella salamoia.
Anche altre alghe, simili al genere Cladophora, come le alghe del genere Rhizoclonium hanno parete cellulare molto spesse e non vengono attaccate dall'acqua ossigenata a meno di lunghi bagni (con continui cambi del perossido di idrogeno che altrimenti perde di effetto).
Inoltre, l'effetto effervescente del perossido si ottiene solo in presenza di cellule che contengono l'enzima Catalasi
► Mostra testo
il più efficiente enzima in natura (ricordo che 1 molecola di enzima catalizza la scissione di 40 milioni di molecole di H2O2 in 1 secondo), poche molecole di Catalasi generano una vera e propria esplosione di ossigeno (che osserviamo come effervescenza sulle ferite trattate con acqua ossigenata). Questa liberazione istantanea di notevoli quantità di ossigeno ha come effetto secondario quello di distruggere a sua volta altre strutture cellulari (per solo effetto meccanico).
Questa azione dirompente "effervescente" spesso però possiamo non osservarla. Le cause sono diverse ma la principale è l'assenza dell'enzima Catalasi (sia perché manca - pensate agli organismi anaerobi) e sia perché alcune barriere resistono meglio di altre, come ad esempio la parete cellulare delle piante.
bitless ha scritto: ↑09/12/2020, 2:57
le Cladophora cambiano?
Si.
Per identificare e separare le specie è necessario far crescere i filamenti in condizioni standard (tutte uguali) in modo che si sviluppino in assenza di fattori ambientali quali corrente, temperatura, nutrienti, ecc che spesso modificano l'aspetto dell'alga.
03.jpg
bitless ha scritto: ↑09/12/2020, 2:57
il fatto che il Ceratophillum abbia invaso ugni spazio
disponibile conta? le sostanze allelopatiche di una pianta
possono modificare la crescita di un'alga
Si
Il Cerato poi è maestro in questo campo.
Va comunque detto che le dinamiche con cui gli allelopatici influiscono sulla crescita di altre piante o alghe sono alquanto complesse e poco note, soprattutto in acquario

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