in questo post vi voglio raccontare come è iniziata la mia avventura con i pesci rossi.
Nella tarda primavera del 2013 mi sono trovata per caso con qualche piantina di piante palustri, così ho pensato di creare un piccolo habitat acquatico in una vecchia sabbionaia per bambini (quelle a forma di tartaruga...), da circa 60l lordi. ovviamente nel giro di poche settimane mi trovai praticamente con un'incubatrice di zanzare, così decisi di acquistare 4 pesci rossi per "disinfestare" la vaschetta. Non mi ci volle molto per rendermi conto che la situazione era assolutamente non idonea al benessere dei poveri malcapitati e così nacque il progetto del minipond.
Dato che ero (e sono) piuttosto incompetente in materia di pesci, ma decisamente più ferrata in ambito vegetale e avendo contatti con un vivaio che tratta palustri e acquatiche (e riforniva anche costruttori di biopiscine), ho studiato un po' la situazione e ho deciso di provare un esperimento di minipond totalmente fitodepurato e a bassa manutenzione.
Il mastello è un classico mastello nero da enologia circolare da 300l, posizionato in modo da avere un parziale ombreggiamento grazie alla presenza di alberi decidui sul lato sud e interrato per 30-35cm (avevo molta paura del freddo).
L'allestimento iniziale prevedeva:
- Myriophillum aquaticum, pianta a rapidissimo sviluppo, sia sommerso che emerso, grande consumatore di azoto. L'ho totalmente eradicata (e smaltita in modo sicuro) quando è stata messa al bando dall'Unione Europea proprio perchè alloctona invasiva - e questo è il problema attuale del mio pond.
- Sagittaria sagittifolia, palustre, piantata in vaso su rialzo. Ha una partenza un po' ritardata in stagione, quindi il suo ruolo di fitodepurazione è concentrato solo nei mesi estivi, ma dà un buon contributo nel periodo in cui potenzialmente il carico organico è maggiore ed è associato alle alte temperature. Se lasciata sviluppare liberamente sviluppa foltissime colonie che creano un reticolo di radici sul fondo e le foglie possono ombreggiare molto lo specchio d'acqua.
- Nuphar lutea, simile alla ninfea ma autoctona, ha foglie sommerse che espletano funzione ossigenante e negli anni più soleggiati foglie emerse che schermano la superficie
- Elodea crispa, ossigenante
- Hippuris vulgaris, ossigenante molto interessante in quanto in letteratura viene riportato che svolge la sua funzione anche durante l'inverno (cosa che molte ossigenanti cessano di fare o riducono moltissimo, alcune addirittura andando a riposo.
Quindi, nell'autunno del 2013, dopo due settimane dall'inserimento delle piante ho trasferito i 4 pesci, salvo scoprire che non erano più 4, visto che si erano riprodotti nella prima vaschetta-tartaruga.
Un po' ingenuamente ho raccolto gli avannotti per farli svernare in casa (in una vaschetta senza filtri, né aeratori né nulla!!!), mi sono procurato solo del sera micron e ho aspettato primavera (tendenzialmente guardando gli avannotti più grandi mangiarsi i fratelli!!!

Ovviamente anche nel 2014 ci sono state riproduzioni il che ha portato nel 2015 all'allestimento della seconda vasca (mastello da 1000l), ma questa è un'altra storia (e pure quella della terza vasca...

La manutenzione di questa prima vasca, finora è stata davvero minima: attualmente stimo che ci vivano tra i 10 e i 15 pesci rossi e qualche lumaca arrivata con le piante, non ho mai effettuato un cambio d'acqua, cambi d'acqua parziali avvengono con le piogge, aggiungo acqua con la canna se il livello scende troppo durante l'estate.
Il ciclo biologico prevede fasi di intorbidimento (tendenzialmente in primavera, dato che le alghe iniziano a "lavorare" con temperature inferiori rispetto alle piante), ma in estate e in inverno l'acqua è previsto che torni limpida.
In questo minipond ho iniziato ad avere problemi di intorbidimento costante da quando ho eliminato tutto il Myriophyllum, nonostante l'abbia sostituito con Potamogeton natans (autoctono con foglie galleggianti), come ho fatto anche nei 1000l. Probabilmente si tratta di un problema di "estensione": nel 1000l la superficie disponibile per il Potamogeton è sufficiente a permettergli di fare quello che deve, nel 300l no.
Con l'aggiunta anche Thypa latifoglia quest'anno la situazione è migliorata, ma non quanto speravo.
In ogni caso apparentemente gli abitanti non hanno mostrato segni di disagio, la vasca ospita uno dei miei esemplari più grandi (sarà tra i 12 e i 15 cm) e quest'anno mi risulta solo un decesso (non ho capito cosa gli possa essere capitato) e almeno due piccoli nati (e arrivati a dimensioni non ingeribili) quest'anno.
Progetti per il futuro... Beh, già quest'anno ho iniziato a meditare di smantellare questa vasca per costruirne una nuova fuori terra con prismi di cemento e telo (come la mia terza vasca), più che altro per ragioni "estetiche": minor colonna d'acqua ma maggiore estensione rendono mooolto più godibile l'osservazione dei pesci!
In attesa di poter sviluppare questo nuovo progetto, penso che a primavera, dopo più di 7 anni di onorato servizio, la vasca meriti una manutenzione più robusta, quindi credo che opterò per una riduzione del volume d'acqua almeno del 30%, magari con uno spostamento dei pesci, una parziale pulizia del fondo e un riallestimento dell'impianto vegetale!
Spero di non avervi annoiato con questo racconto... E se avete dubbi, curiosità, consigli sono più che disponibile a parlarne!
