cicerchia80 ha scritto: ↑07/04/2023, 13:39
hai il link?
Sono curioso di leggere, così su due piedi mi viene da pensare che se lo hanno testato in acqua (pulita?) Avrá reagito con quello che ha trovato
Nel caso si scelga di usare il periossido (anche ad 1 mg/l litro di 12 vol), probabilmente avrá aggredito molte altre cose
Il mio screenshot legato a quella frase non era un link "acquariofilo", erano giusto i primi risultati che escono da una banale ricerca sull'attività che può svolgere l'acqua ossigenata.
Poi come sempre è la dose che fa il veleno, e ogni veleno ha il suo specifico dosaggio.
cicerchia80 ha scritto: ↑07/04/2023, 13:39
letto, vabbe comunque anche con i pesci lo sapevamo che la tolleranza fosse più alta, a concentrazioni pist cambio se non ricordo male poteva essere tossico solo per le dafnia mi sembra di ricordare
... però dalla sua aveva anche un filtro ad aria, ed oltre al carico organico, non sappiamo nemmeno la gestione (tipo poteva avere un areatore o oxydator )e soprattutto come è andata a finire
Che gli stava diventando nero il fondo, mi fa pensare che ha avuto culo, piuttosto
Innanzitutto complimenti per aver letto, non pensavo che qualcuno cliccasse su quel link, figurati a leggere.
Comunque quel tizio avrà anche avuto culo come dici, perché l'ambiente stava presumibilmente diventando anossico, ma onestamente non pensavo nemmeno si potesse proprio arrivare a quel dosaggio senza fare una strage totale e immediata, e così a lungo: cioè, per qualche mese (non qualche giorno) quel tizio è andato avanti a 25 ml al giorno in circa 100 litri, mentre la dose giornaliera (o a giorni alterni) raccomandata da Seachem è 2.5 ml in 100 litri, 10 volte di meno!
E nel corso dei mesi di esperimento non ha avuto una perdita, ma anzi un paio di deposizioni, di cui lui stesso si è meravigliato visto le specie non particolarmente famose per la robustezza, e visto il dosaggio folle che consapevolmente stava osando. E un po' di boccheggiamento in superficie, di cui però leggiamo spesso anche qui per altre cause, senza carbonio liquido. Aveva il filtro ad aria, ma non credo proprio oxydator o similari, l'avrebbe scritto.
Non ho dubbi che la gestione stile AF con cambi e pulizia del fondo ridotti all'osso, quindi molta attività batterica (intendo anche degli eterotrofi sul fondo), movimento d'acqua in superficie quasi nullo per non sprecare CO
2, o assenza di filtro e pompa, può esacerbare gli effetti riducenti (sull'ossigeno) della glutaraldeide. Ma non è che tutti vogliano o debbano avere questo tipo di gestione.
Comunque è giusto informarli e quindi è giusta la nota riguardo all'attività riducente che hai messo nell'articolo dei prodotti miracolosi, anche con riferimento all'eventuale "overstock".
Semplicemente eviterei la guerra al prodotto per la sua pericolosità: a parte il fatto che è presumibilmente depotenziata legandola a delle proteine, ogni volta che qualcuno ne parla (in modo polemico come il moscovita o anche solo come educata richiesta chiarimenti) tutti insorgono sul fatto che nella realtà si tratti di un "disinfettante", che dal nome stesso non si deve usare perché nasce allo scopo di uccidere la vita stessa, ma poi leggo tanti post di tranquillo supporto agli utenti su come usare l'acqua ossigenata, senza che però si alzi mai alcuna voce che gridi allo scandalo, per principio, da parte di nessuno. Eppure si tratta ugualmente di un biocida, che nasce allo scopo di "disinfettare", di "uccidere" determinate forme di vita.
Io piuttosto
ribadirei la scarsa utilità/efficienza di questi prodotti acquariofili ad un costo elevato. Come del resto ha fatto @
Pisu , che l'ha testata in tutti i modi.
L'apporto di carbonio organico per le piante è reale, c'è (e non possiamo dire lo stesso per l'acqua ossigenata).. Ma è minuscolo, conti alla mano.
Ai dosaggi raccomandati (che sono gli unici da prendere in considerazione), non fa danni a batteri/piante/pesci e non crea pericolosi accumuli perché l'avanzo viene prontamente degradato dai batteri (proprio quelli per cui temevamo) in mezza giornata. D'altro canto crea sicuramente un ambiente un po' meno favorevole alle alghe, che sono particolarmente sensibili a quell'azione, la qual cosa
può essere considerata un leggero plus.
E quindi non ha tutti i torti EQUO a scrivere in calce che elimina anche le alghe, e probabilmente lo scriverebbe anche Seachem (sempre ai dosaggi raccomandati) se non fosse per il fatto che per quel prodotto non hanno l'approvazione FDA (
https://forum.seachem.com/forum/general ... l#post4835 ).
In realtà non "elimina" le alghe, quindi EQUO tende ovviamente allo slogan, ma ne sfavorisce leggermente la proliferazione, a partire dalle spore.
Poi se sbagliamo gestione è chiaro che quel "sfavorisce leggermente" può non bastare ad evitarne la proliferazione e ancor meno ad annientarle.
marko66 ha scritto: ↑07/04/2023, 14:04
Per quale motivo secondo te la Seachem usava nel suo protocollo ferro gluconato (non chelato) e poi inseriva l'excel come parte del protocollo?Non faceva prima ad usare ferro gia' chelato?Immagino che la risposta sia per avere a disposizione tutti e due,ma mi convince poco.
A parte il ferro, tutta la loro linea per scelta non è chelata, bensì complessata ("gluconata"): introdurre per qualche nutriente i chelanti creerebbe quindi un casino per gli altri nutrienti (che poi è il motivo per cui in linea generale sconsigliamo di mischiare protocolli di marche diverse).
Lo scopo del debole legame è richiedere meno energia alle piante per l'assorbimento del nitriente
contenuto all'interno, proprio perché è facile per loro estrapolarlo dal leggero legante, ed il gluconato è anche cibo per batteri. Una volta fatta questa scelta, un po' di glutaraldeide all'interno della bottiglia aiuta ulteriormente a mantenere all'interno (e un po' anche in acquario se viene usato excel) le forme non ossidate dei nutrienti: evitando che il ferro venga ossidato, le piante lo assorbono più facilmente.
Il problema è che non resiste a lungo dopo il dosaggio: in meno di mezzora (anche prima a pH un po' più elevati, nell'ordine dei minuti), tutto il ferro non assorbito prontamente dalle piante precipita comunque, uscendo completamente dalla soluzione. Ed è proprio per questo motivo che Seachem raccomanda per il suo ferro dei dosaggi elevati e frequenti.
Perle di saggezza dei negozianti: "i juwel sono pronti in 10 giorni, se aspetti troppo l'acquario si siede e devi ricominciare buttando via le piante e l'acqua"