Metodo Father Fish

Senza essere scienziati: spiegazioni facili per tutti

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malu
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Messaggio di malu » 12/01/2024, 1:14


Annamatte ha scritto:
06/01/2024, 18:20
creando intenzionalmente un ambiente anaerobico nel substrato cosicché i rifiuti microorganici possono essere elaborati dai batteri anaerobici e arricchire il suolo in quel modo

Qui il buon Vittorio mi potrà correggere se sbaglio, la faccio semplice.....per ottenere zone anaerobiche nelle parti più profonde del substrato il terreno deve essere molto compatto, quindi non lo vedo proprio adatto per gli apparati radicali se, viceversa, intende le zone anaerobiche di uno spesso strato di sedimento (sopra il substrato), le radici continuano a non usufruirne.
Arricchire il suolo non direi, anzi può causare una limitazione dell'azoto, senza dimenticare la respirazione dei nitrati che riconvertono i nitrati in nitriti.
Confesso di non aver letto l'articolo in oggetto ma, da quel che mi è parso di capire, è un discorso che "fa acqua" ​ :D
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Annamatte (12/01/2024, 6:06)

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Messaggio di Annamatte » 12/01/2024, 6:12

Ok grazie, siete stati molto chiari. ​ :) 
Quindi mi dite che la sua è una teoria molto campata in aria. 
Peccato, perché ho ritrovato tanti riscontri positivi di gente che aveva provato di tutto ed era riuscita solo con questo metodo..vallo a capire! ​ :-??
 

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Messaggio di Platyno75 » 12/01/2024, 7:39


Annamatte ha scritto:
12/01/2024, 6:12
teoria

Anche a me sembrano idee abbastanza confuse anche se di fatto alcuni metodi somigliano a certe vasche naturali e abbandonate su AF. Non ha scoperto nulla di nuovo. Un ecosistema chiuso a volte può formarsi anche in un secchio con acqua piovana, la scorsa primavera una tanica tagliata sul balcone con alghe e microfauna mi ha consentito di allevare praticamente senza alimentazione esterna piccoli medaka. Ciclo dell'azoto perfetto e acqua limpidissima. Senza fondo anossico ma solo con uno strato leggero di sedimenti, per dire.
Penso che per ottenere una certa denitrificazione basti un bel fondo sabbioso sotto cui si accumula sedimento col passare degli anni, evitando fondi troppo porosi. Però se le piante già mi assorbono ammonio e nitrati perché preoccuparsi tanto delle zone anossiche (che con le radici poche) nel fondo?
 

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Messaggio di Scardola » 12/01/2024, 10:14


Annamatte ha scritto:
12/01/2024, 6:12
Quindi mi dite che la sua è una teoria molto campata in aria.

Più che campata in aria, che "funziona" per esperienza e sperimentazione molto empirica da parte sua, ma che come scrive @cicerchia80  potrebbe essere rischiosa.
In pratica è l'equivalente acquariofilo dell'avere il "pollice verde" in giardinaggio: con istinto ed esperienza si può fare funzionare, ma anche a me avere tutta quella roba sotto la sabbia un po' inqueterebbe.
Sulla parte teorica, mi sembra veramente un autodidatta con idee confuse: in un video sui cambi d'acqua l'ho sentito sproloquiare di teorie pseudoscientifiche come la "memoria dell'acqua", quindi magari ha trovato un metodo funzionante ma non sa bene il perché.
 

cicerchia80 ha scritto:
06/01/2024, 16:42
L'unica cosa che alcuni disapprovano è il fare rabbocchi con acqua del rubinetto, perché alle lunghe apporta un aumento di sodio in vasca,
In realtà é uno spauracchio che "alziamo"pure noi, ma ha un suo senso, le piante alla fine il sodio riescono ad usarlo o a esperlelo, poi voglio di, un acqua fosse pure a 20 mg/l di Na, rabboccando pure 2 L a settimana in 100 litri, e il sodio rimanesse li (cosa che non fa), intanto che darebbe fastidio a piante prettamente acquatiche ce ne passa
Anche questo, non potrebbe dipendere molto dal tipo di acqua che arriva dal rubinetto? Non sono tutte uguali, ce ne sono alcune molto tenere, altre molto dure, altre con poco sodio, altre piene di sodio. Rabbocchi più o meno frequenti con un'acqua piuttosto che un'altra possono avere effetti diversi su EC e durezze.
 
Una cosa che mi ha incuriosito sono le sue "resurrection jar", che ancora devo capire perché le chiama "resurrection".
Però anche su questo esperimento, un po' mi frena qualcosa letta molti anni fa qui sul forum, esperienza di qualcuno che raccoglieva microfauna in maniera simile da un lago in una vasca, e gli fu fatto notare la possibilità di raccogliere e introdurre possibili patogeni e parassiti. Poi magari se tieni il vaso a sè stesso a svilupparsi per un paio di mesi, sopravvive solo la microfauna "buona" e i parassiti più pericolosi per i pesci muoiono per mancanza di ospiti?
 
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Messaggio di Platyno75 » 12/01/2024, 10:37


Scardola ha scritto:
12/01/2024, 10:14
memoria dell'acqua

Concetto dell'omeopatia mi pare...

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Messaggio di Scardola » 12/01/2024, 13:18


Platyno75 ha scritto:
12/01/2024, 10:37

Scardola ha scritto:
12/01/2024, 10:14
memoria dell'acqua

Concetto dell'omeopatia mi pare...

Appunto, c'è un suo video sui cambi d'acqua in cui sostiene una cosa del tipo che "l'acqua invecchiata memorizza l'impronta elettromagnetica dell'energia vitale dei pesci". Vado a memoria per le parole precise, ma sicuramente ha parlato di "memoria dell'acqua" in termini di omeopatia/robaalternativa.
Cioè, magari l'acqua invecchiata farà anche bene alla vasca, ma non per la stregoneria.
Con tutto che lui mi sta anche simpatico.
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Messaggio di Annamatte » 12/01/2024, 14:19


Scardola ha scritto:
12/01/2024, 13:18
Cioè, magari l'acqua invecchiata farà anche bene alla vasca, ma non per la stregoneria.
Non è che per caso qualcuno ogni tanto fa la macumba ai miei pesci? ​ =))  
 

Aggiunto dopo 11 minuti 23 secondi:

Scardola ha scritto:
12/01/2024, 10:14
Una cosa che mi ha incuriosito sono le sue "resurrection jar", che ancora devo capire perché le chiama "resurrection".
Però anche su questo esperimento, un po' mi frena qualcosa letta molti anni fa qui sul forum, esperienza di qualcuno che raccoglieva microfauna in maniera simile da un lago in una vasca, e gli fu fatto notare la possibilità di raccogliere e introdurre possibili patogeni e parassiti. Poi magari se tieni il vaso a sè stesso a svilupparsi per un paio di mesi, sopravvive solo la microfauna "buona" e i parassiti più pericolosi per i pesci muoiono per mancanza di ospiti?

Questo lo trovavo molto interessante anch'io. Secondo lui  batteri buoni e nocivi sono quelli che girano già nelle nostre vasche, ciò che viene apportato dalla natura contribuisce soltanto in senso buono, nel senso che se c'è già un equilibrio e la vasca gira bene è difficile che dei patogeni esterni possano fare grandi danni, dice che gli stessi batteri, ameba si possono trovare in ogni parte della terra, tranne giuso che in Antartico, per intendere che nel nostro acquario non portiamo qualcosa che non si èmai visto, e dei sani pesci non ne soffriranno. In ogni caso da quello che ho visto in alcuni video, lui non prende il materiale diretto appunto e lo butta in vasca, ma lo matura a parte e poi da lì fa nascere trasferendo con una pipetta in un altro contenitore la microfauna che poi gradualmente aggiunge negli acquari, quindi non credo che ciò possa fare grandi danni...

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Messaggio di Scardola » 12/01/2024, 15:34


Annamatte ha scritto:
12/01/2024, 14:30
In ogni caso da quello che ho visto in alcuni video, lui non prende il materiale diretto appunto e lo butta in vasca, ma lo matura a parte e poi da lì fa nascere trasferendo con una pipetta in un altro contenitore la microfauna che poi gradualmente aggiunge negli acquari, quindi non credo che ciò possa fare grandi danni...

Infatti su questo sarei interessato.
Se lasciando un barattolone così a creare un suo ecosistema, potenziali parassiti muoiono per mancanza di ospiti e rimane solo microfauna buona come cibo. Chi erano i veterinari del forum?
 
Che in natura si trovi solo roba buona ho i miei dubbi, i pesci selvatici sono impestati dei peggiori parassiti, spesso hanno aspettative di vita molto breve.
Ci sono robe che nemmeno i film horror riescono a immaginare
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Messaggio di Necton » 12/01/2024, 15:58

Annamatte ha scritto:
12/01/2024, 14:30
non prende il materiale diretto appunto e lo butta in vasca, ma lo matura a parte e poi da lì fa nascere la microfauna che poi gradualmente aggiunge negli acquari

 
Io comunque ci andrei sempre piano con ciò che proviene dalla natura.
 
Lasciare maturare a parte potrebbe avere un senso per identificare eventuali organismi visibili ad occhio nudo, come larve di insetti acquatici o altre robe strane.. ma in quelle stesse gocce d'acqua che poi andiamo ad inoculare in vasca assieme alla microfauna selezionata, c'è un mondo al livello microscopico di cui ignoriamo totalmente l'esistenza.

Dico questo perchè da qualche giorno sto osservando al microscopio cosa cresce nelle mie vasche..
 
In una piccola vaschetta/pantano di 10 litri che ha diversi mesi di vita, allestita con ciò che proveniva dagli acquari, al momento c'è acqua torbida. Sono bastate poche gocce e da lì ho campionato un gran numero di specie diverse (roba invisibile).. tra alghe unicellulari (le diatomee sono stupende), amebe, ciliati, rotiferi, vermi, crostacei, ecc. senza considerare la diversità batterica che il mio strumento purtroppo non arriva ad apprezzare... e tutto ciò proveniente solamente dai miei acquari.. Figuriamoci quando si attinge direttamente agli ecosistemi naturali.. i rischi, secondo me, di introdurre qualche patogeno e/o organismi indesiderati sono elevati.
 
Ovviamente parere personalissimo, poi ognuno è liberissimo di fare tutti gli esperimenti che vuole.
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Messaggio di malu » 12/01/2024, 17:03


Necton ha scritto:
12/01/2024, 15:58
i rischi, secondo me, di introdurre qualche patogeno e/o organismi indesiderati sono elevati.

Sono d'accordo.... Le nostre vasche sono "mondi" ristretti, dove sicuramente non può trovarsi tutto ciò che esiste in natura. 

Aggiunto dopo 2 minuti :

Scardola ha scritto:
12/01/2024, 15:34
potenziali parassiti muoiono per mancanza di ospiti

Qualcuno si, ma altri hanno la capacità di restare in una specie di "stasi" attendendo l'eventuale ospite. 

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Annamatte (12/01/2024, 18:22) • Scardola (13/01/2024, 23:56)

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