Che dire @
cicerchia80, mi hai proposto praticamente un'enciclopedia di tutti i fondi per acquaristica. Ti ringrazio già solo per il fatto che hai dedicato tutto questo tempo per produrre una risposta così completa
Il fatto è che vorrei a fine estate cambiare fondo all'acquario. Infatti tutto quell'obrobrio di fondale multistrato che ho fatto prima di iscrivermi qui ovviamente si sta tutto mescolando
L'idea di base era cambiarlo con lapillo o manado (propendendo per quest'ultimo), ma non mi sembrava il caso di scartare a priori il provare a sperimentare un fondo fertile. Chiaro che si tratterebbe di riallestire l'acquario, ma visto lo schifo di fondo che ho adesso, preferisco ripartire anche daccapo, ma per bene e con il piede giusto
Scusate l'ignoranza, do la colpa anche all'orario in cui sto scrivendo

Ma quindi effettivamente mi viene da pensare che abbia senso utilizzare un fondo fertile solo se abbiamo idea già di che piante vogliamo inserire nell'acquario (es. Alternanthera, Ludwigia, Echinodorus, Cryptocoryne...)

cioè inteso come il fatto di utilizzare piante che hanno un apparato radicale notevole, per ridurre il fenomeno delle radici avventizie...
Anche perché poi un fondo inerte o drenante sono fondi facili da gestire e danno molti meno grattacapi

Che senso avrebbe altrimenti complicarsi la vita??