
Confronto sui metodi di gestione. Si può? Pare di no!
- pantera
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Confronto sui metodi di gestione. Si può? Pare di no!
Ma si ora giusto per non farci mancare niente mettiamo anche in discussione l'evoluzione dei pesci nei propri ecosistemi con strampalate teorie sul adattabilità 

- Sini
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Confronto sui metodi di gestione. Si può? Pare di no!



Pantera, è estate, di qualcosa si dovrà pur chiacchierare...

I pesci non si possono inserire prima di un mese (almeno) senza cambi d'acqua né lavaggi del filtro.
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Noi, un branco di morti di fame che potano con le unghie...
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- MatteoR
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Le riproduzioni di quel tipo vanno chiaramente escluse. Sono forzature che cambiano le regole in gioco.
Per il resto, siccome non sono per il fissismo, non posso negare che copiose generazioni in acqua di un certo tipo portino ad avere un ceppo meglio resistente e idonei a quell'ambiente. Ve ne sono tante prove in natura così come in cattività. Chiedi a VIttorio dei suoi Phenacogrammus... o di tutte quelle specie alloctone che dovevano morire d'inverno invece ora infestano i nostri corpi d'acqua. Non solo è oggettivamente possibile, ma spesso è pure un processo rapido.
Che poi qualcuno ritenga più valida la scheda online che spara due valori e ripudi la realtà di quello che accade... non serve discuterne.
“Se gettassi su di un piatto della bilancia tutto ciò che ho imparato a comprendere in quelle ore di meditazione di fronte all'acquario, e sull'altro tutto ciò che ho ricavato dai libri, come rimarrebbe leggero il secondo!”
Konrad Lorenz
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- pantera
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Dopo tante chiacchiere si è tornati al punto di partenza,ma si i pesci vivono ugualmente perché sbatterci tanto a leggere...
- Giueli
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Concordo con Matteo,evoluzione e l'adattabilta di una specie non dipende dal tempo passato in un determinato ambiente,ma dalla sua velocità di riproduzione in primis,maggiore è il numero di generazioni è più velocemente gli alleli dei caratteri idonei all'ambiente sì ripeteranno nel genoma,se poi parliamo d'alleli dominanti allora il tutto sarà ancora più rapido.
Il Dao di cui si può parlare non è l'eterno Dao...
Daodejing.
Seguo...
Guarda che anche le scorregge al vento non vanno perse , casomai si trasformano.... cit. Marcello.
Daodejing.
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Guarda che anche le scorregge al vento non vanno perse , casomai si trasformano.... cit. Marcello.
- MatteoR
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Esattamente... Dire che una specie X deve vivere assolutamente a condizioni Y sempre e comunque significa negare l'evoluzionismo e quindi è evidentemente errato.Giueli ha scritto: ↑Concordo con Matteo,evoluzione e l'adattabilta di una specie non dipende dal tempo passato in un determinato ambiente,ma dalla sua velocità di riproduzione in primis,maggiore è il numero di generazioni è più velocemente gli alleli dei caratteri idonei all'ambiente sì ripeteranno nel genoma,se poi parliamo d'alleli dominanti allora il tutto sarà ancora più rapido.
Ha senso parlare di condizioni ambientali precise quando si vuole tenere in vita un determinato pesce, ma non se si osserva una popolazione. Le caratteristiche di questa sono mutevoli, il processo richiede tempo o in particolare generazioni nuove, ma è innegabile.
Invece che un qualunque pesce sbattuto in un ambiente diverso in un paio di mesi si adatti è una palesa sciocchezza. Vi è l'acclimatazione nelle prime ore dall'arrivo, quando ci sono da sistemare i problemi osmotici per esempio, poi basta. Un singolo non evolve.
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Konrad Lorenz
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- Rox
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Confronto sui metodi di gestione. Si può? Pare di no!
Chiedo ai moderatori di consentirmi un piccolo OT.
Come sapete, non frequento più il forum, per cui mi accorgo solo adesso di queste 45 pagine di topic.
In alcune di quelle precedenti, è stata tirata fuori la solita accusa al rinverdente, che introdurrebbe un eccesso di boro.
In passato era stato detto lo stesso anche dello zinco.
Voglio quindi ribadire, per l'ennesima volta, che quella abbondanza di boro e zinco è voluta!
Entrambi gli elementi hanno effetto sugli ormoni della crescita; nel giardinaggio, dove le radici sono sempre le stesse, questo effetto stimola la produzione di germogli e fiori.
In acquario, invece, il problema è legato alle radici, perché le piante a stelo vengono sempre potate dal basso.
Ogni volta si taglia e si ricolloca la parte superiore, costringendo la giovane piantina a riformare l'intero apparato radicale.
Quelli che non sono abituati al PMDD, spesso rimangono stupiti di come le piante ripartano in fretta, dopo una potatura, quando iniziano ad usare il rinverdente.
Il motivo è legato proprio a quella abbondanza di boro e zinco, uno dei motivi principali per cui scegliemmo quel prodotto, all'inizio, rispetto ad altri molto più famosi e facili da reperire.
In altre parole, le nostre potature creano una richiesta di boro (e zinco) molto alta, per le piante d'acquario, rispetto alle "cugine" che vivono in un bacino idrico naturale.
Come sapete, non frequento più il forum, per cui mi accorgo solo adesso di queste 45 pagine di topic.
In alcune di quelle precedenti, è stata tirata fuori la solita accusa al rinverdente, che introdurrebbe un eccesso di boro.
In passato era stato detto lo stesso anche dello zinco.
Voglio quindi ribadire, per l'ennesima volta, che quella abbondanza di boro e zinco è voluta!
Entrambi gli elementi hanno effetto sugli ormoni della crescita; nel giardinaggio, dove le radici sono sempre le stesse, questo effetto stimola la produzione di germogli e fiori.
In acquario, invece, il problema è legato alle radici, perché le piante a stelo vengono sempre potate dal basso.
Ogni volta si taglia e si ricolloca la parte superiore, costringendo la giovane piantina a riformare l'intero apparato radicale.
Quelli che non sono abituati al PMDD, spesso rimangono stupiti di come le piante ripartano in fretta, dopo una potatura, quando iniziano ad usare il rinverdente.
Il motivo è legato proprio a quella abbondanza di boro e zinco, uno dei motivi principali per cui scegliemmo quel prodotto, all'inizio, rispetto ad altri molto più famosi e facili da reperire.
In altre parole, le nostre potature creano una richiesta di boro (e zinco) molto alta, per le piante d'acquario, rispetto alle "cugine" che vivono in un bacino idrico naturale.
"Essentia non sunt multiplicanda praeter necessitatem"
(Rasoio di Occam)
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- trotasalmonata
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Ciao rox. È un piacere rileggerti.
Ho parlato di accesso di boro per spiegare come facendo cambi regolari un elemento immesso in eccesso non aumenti all'infinito ma raggiunge un limite. Serviva come esempio per una spiegazione matematica, per cui ho scelto un elemento del rinverdente. Perché il rinverdente? Perché è l'unico degli elementi del pmdd che non ha elementi separati, per cui o inserisce elementi in eccesso, o saranno scarsi o entrambi, o siamo particolarmente fortunati per cui il rinverdente ha percentuali perfetti per il nostro acquario.
cioè non era un'accusa al rinverdente, che da ottimi risultati.
Spero di rileggerti più spesso.
Ho parlato di accesso di boro per spiegare come facendo cambi regolari un elemento immesso in eccesso non aumenti all'infinito ma raggiunge un limite. Serviva come esempio per una spiegazione matematica, per cui ho scelto un elemento del rinverdente. Perché il rinverdente? Perché è l'unico degli elementi del pmdd che non ha elementi separati, per cui o inserisce elementi in eccesso, o saranno scarsi o entrambi, o siamo particolarmente fortunati per cui il rinverdente ha percentuali perfetti per il nostro acquario.
cioè non era un'accusa al rinverdente, che da ottimi risultati.
Spero di rileggerti più spesso.
''L'acquario funziona meglio senza di me! E può andare bene nonostante me! ''
trotasalmonata
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- Rox
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In un acquario ben piantumato, nessun elemento aumenta all'infinito, anche senza i cambi regolari.trotasalmonata ha scritto: ↑facendo cambi regolari un elemento immesso in eccesso non aumenti all'infinito ma raggiunge un limite.
Le piante non sono così selettive nell'assorbire i nutrienti. Hanno sviluppato riserve anche notevoli, che consentono loro di sopravvivere, in natura, anche nei periodi di vacche magre.
Esempio: una piccola frana mette a nudo dell'ematite, o altri minerali di ferro; il ruscello sottostante, per qualche giorno, diventa addirittura rosso.
A fondo valle c'è una palude piena di vegetazione, dove le piante approfittano dell'occasione per "fare il pieno"; in seguito, anche se il ferro si riduce a zero, loro campano per mesi grazie a quell'accumulo.
Tornando a noi...
Se in acquario c'è molto boro, le piante ne assorbono di più e lo immagazzinano (generalmente nello stelo), perché non sanno quanto durerà quell'abbondanza; poi lo usano quando serve... e se non serve lo butti via tu, con le tue potature.
Ovviamente, esistono altri elementi che possono avvelenare tutto, se vanno in eccesso; ma non sono certo il boro e lo zinco.
Il più pericoloso è il rame... che infatti nel Rinverdente non c'è.
All'epoca, analizzammo le etichette di 14 prodotti in commercio, prima di consigliare quello.trotasalmonata ha scritto: ↑30/07/2017, 17:04...o siamo particolarmente fortunati per cui il rinverdente ha percentuali perfetti per il nostro acquario.
Non siamo stati "fortunati", lo abbiamo scelto apposta.

Comunque, stiamo abusando della pazienza dei Moderatori. Il Rinverdente non è argomento da "Salotto".
Ti consiglio di aprire un topic in "Fertilizzazione", dove potrai iniziare la chiacchierata quotando questi miei post, se lo vorrai.
...Dopo tutti questi mesi, ho ancora la deformazione da Mod.

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- trotasalmonata
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Confronto sui metodi di gestione. Si può? Pare di no!
Non preoccuparti io ho una delega per gli OT.
Parlare del rinverdente serve per capire se ci sono accumuli ed evitare i cambi.
Avere il pmdd a elementi separati ci permette di mettere in acquario quello che serve. Col rinverdente non possiamo farlo. Quindi uno sarà in abbondanza.
Giustamente dici che se un elemento è in abbondanza le piante lo assorbono di piu per fare scorta.
Ma possono accumulare all'infinito?
significa anche che effettivamente ne mettiamo più del necessario....
cosa succede se ne mettiamo più del necessario per molto tempo e non facciamo cambi?
quello che togliamo con le potature è sufficiente per evitare accumuli?
Quindi per toglierlo o facciamo cambi d'acqua o buttiamo via le potature.
Ovvio che se buttiamo dentro qualcosa, in qualche modo dobbiamo toglierlo o deve uscire da solo dall'acquario, se no si accumula..
Poi per ora nessuno ha quantificato un eccesso peeicoloso. Quello di rame, ma non lo mettiamo dentro. Anche lo zinco può essere dannoso, se mi ricordo bene..
Quindi si torna ad uno dei punti della discussione sui metodi di gestione: cambi d'acqua si, no, con che frequenza e con che quantità.
Hai notato che ogni volta che torni ti arrivano una montagna di grazie? Mi sa che gli manchi molto...
Parlare del rinverdente serve per capire se ci sono accumuli ed evitare i cambi.
Avere il pmdd a elementi separati ci permette di mettere in acquario quello che serve. Col rinverdente non possiamo farlo. Quindi uno sarà in abbondanza.
Giustamente dici che se un elemento è in abbondanza le piante lo assorbono di piu per fare scorta.
Ma possono accumulare all'infinito?
significa anche che effettivamente ne mettiamo più del necessario....
cosa succede se ne mettiamo più del necessario per molto tempo e non facciamo cambi?
quello che togliamo con le potature è sufficiente per evitare accumuli?
Quindi per toglierlo o facciamo cambi d'acqua o buttiamo via le potature.
Ovvio che se buttiamo dentro qualcosa, in qualche modo dobbiamo toglierlo o deve uscire da solo dall'acquario, se no si accumula..
Poi per ora nessuno ha quantificato un eccesso peeicoloso. Quello di rame, ma non lo mettiamo dentro. Anche lo zinco può essere dannoso, se mi ricordo bene..
Quindi si torna ad uno dei punti della discussione sui metodi di gestione: cambi d'acqua si, no, con che frequenza e con che quantità.
Hai notato che ogni volta che torni ti arrivano una montagna di grazie? Mi sa che gli manchi molto...
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