Allora, proviamo a ragionare insieme sull'esempio.
Il rubinetto sul quale possiamo agire non è posizionato né sulle auto né sui tubi (di differente diametro) che scendono dal fondo del grosso serbatoio unico verso i motori delle auto apportando carburante.
Il nostro rubinetto è posizionato sul bocchettone principale del grosso serbatoio unico, molto in alto.
Adesso
dobbiamo capire se durante la corsa delle auto sia meglio riempire questo grosso serbatoio con flusso costante o a "corrente alternata"
Il grosso serbatoio ha delle perdite in alto, non c'è dubbio.
Più è pieno di carburante, maggiori sono le perdite. Infatti, avevo anche scritto che se desideriamo limitare le perdite dobbiamo mantenere (nonostante non sia affatto semplice) il serbatoio ad un livello costante
quanto più basso possibile. Questo vale qualunque sia il metodo che scegliamo per riempire il grosso serbatoio.
Ma le perdite del serbatoio ci sono sia quando è riempito a portata costante che quando è riempito a portata variabile. Basta che sia pieno!
Per limitare le perdite possiamo quindi concentrarci a capire quale tra le due metodologie di riempimento ci permetta di avere un livello basso di riempimento (in media), senza però farlo arrivare a zero per non fermare le auto in corsa: perché quando si svuota tutto il serbatoio, le auto si fermano
tutte insieme, non solo alcune (sempre che escludiamo eventuali escamotage di alcune auto per trovare altrove il carburante!)
Le auto, come hai giustamente scritto, son collegate con tubi di differente diametro al fondo del serbatoio unico con i quali riempono "
per gravità" i propri piccoli serbatoi, che potremmo ai nostri fini anche escludere del tutto per semplicità. Potremmo dire cioè che quando le auto corrono (fotosintesi), hanno una necessità praticamente costante di carburante da prelevare direttamente dal grosso serbatoio verso il motore: necessità costante nel tempo della corsa, ma di portata differente da auto ad auto.
Magari una Ferrari avrà un tubo largo come un condotto petrolifero perché assorbe di più, una Topolino avrà una cannuccia perché assorbe di meno (per unità di tempo).
Il punto sul primo metodo è questo:
se riempiamo il serbatoio grande (dal bocchettone principale posto in alto, l'unico sul quale possiamo agire), con una portata costante pari alla somma delle diverse portate che dal fondo scendono per gravità nei vari tubi (larghi e sottili che siano) verso le auto, più la parte necessaria a compensare le perdite, il livello nel serbatoio grande resterà sempre costante.
E questo livello può anche restare
costantemente quasi nullo se siamo bravi a determinare la giusta portata: limiteremo così anche le perdite da tale serbatoio (e non dalle auto, le perdite non sono nelle auto, né nei loro tubi di collegamento al serbatoio). E limitare le perdite implica risparmiare il carburante.
Veniamo adesso al secondo metodo.
Le stesse problematiche si presentano se riempiamo il serbatoio grande a corrente alternata (ad esempio, riempiendo per 15 minuti e per altri 15 minuti no)
Nel periodo in cui riempiamo infatti (un po' più forte rispetto all'esempio precedente, ipotizziamo il doppio più forte), il livello del serbatoio si riempe necessariamente un po', e ci sarà quindi qualche perdita in alto. Questo nonostante i tubi sul fondo portino il carburante alle auto in corsa, lentamente a quelle il cui tubo è una cannuccia, velocemente a quelle il cui tubo è un condotto petrolifero.
Dopo 15 minuti di erogazione chiudiamo il bocchettone, ma i tubi sol fondo continuano a drenare carburante. Quindi il livello scende rapidamente, ma grazie al leggero eccesso che abbiamo creato prima con un'erogazione un po' più forte, che ha riempito un po' di più il serbatoio, non andiamo subito a secco dopo la chiusura del bocchettone.
Quando alla fine stiamo davvero per raschiare il fondo (e quindi corriamo il rischio di fermare tutte le auto in corsa), SE siamo stati particolarmente bravi a calibrare con la giusta portata il riempimento iniziale nei primi 15 minuti, alla fine del quarto d'ora senza erogazione saremo arrivati proprio sul fondo, ma senza arrivare a fermare le auto. Proprio in quel momento si apre di nuovo il bocchettone e il serbatoio torna a riempirsi rapidamente.
Se non siamo bravi, come nel primo metodo anche qui rischiamo di fermare le auto in corsa, perché il livello di riempimento fatto nei primi 15 minuti è stato insufficiente. Oppure di avere un serbatoio troppo pieno con molte perdite, se abbiamo erogato con troppa veemenza nei primi 15 minuti!
Conclusione:
a parità di bravura nel settare la giusta portata durante il periodo di riempimento del serbatoio, con il primo metodo (erogazione continua a portata continua) il livello del serbatoio resterà sempre costante (ad esempio al 10%), mentre con il secondo metodo (erogazione a singhiozzo) il livello oscillerà un po' (ad esempio dal 20% allo 0%) ogni mezzora.
Per quale motivo il secondo metodo sarebbe da preferire al primo?
Io vedo stesse perdite in media (anzi in teoria un po' più di perdita nel secondo metodo perché costringe a stoccare carburante in vista del periodo di chiusura) e vedo un'elettrovalvola i cui contatti si usureranno prima, perché attacca e stacca numerose volte al giorno!

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