Queste domande da lunedi' mattina aprono quasi sempre discussioni interminabili e comunque molto interessanti.Io sono della tua scuola di pensiero,meglio valori i piu' stabili possibili in acquario.Sono comunque due situazioni diverse i biotopi naturali e la vasca casalinga e quindi non paragonabili.Sono troppi i parametri da prendere in considerazione e non imitabili in un ambiente artificiale come l'acquario.Siamo sicuri che i nostri pesci se riportati in natura vivrebbero?Non penso avrebbero molte possibilita' di lunga vita sinceramente, per svariati motivi, di cui il valore del pH è forse uno degli ultimi.

Detto questo,la tua domanda non ha una risposta unica ed insindacabile,dipende dalle specie , dipende dall'entita' delle variazioni e dipende soprattutto dall'arco temporale in cui queste oscillazioni/variazioni avvengono.Tralasciando le variazioni cicliche piu' o meno marcate nelle 24 ore,tipiche delle nostre vasche(ininfluenti ),dipende principalmente dalla capacita' di osmoregolazione del pesce e questa è una caratteristica naturale della specie,non modificabile.Il classico esempio sono i pesci che vivono alle foci dei fiumi con sbocco sul mare,pensa a che differenze di parametri (compreso il pH) sono soggetti ciclicamente col variare delle stagioni,delle maree ecc.ecc.Ma questo è un caso limite che se imitato in acquario porterebbe alla morte di tutti gli abitanti quasi sicuramente.Il caso opposto in natura potrebbe essere quello dei grandi laghi africani,in cui le variazioni di pH sono minime per ovvi motivi.In conclusione ci sono pesci che per caratteristiche naturali sono piu'o meno adattabili,ma una cosa che soffrono tutti è lo sbalzo repentino del pH ,quindi secondo me,tranne in acquari dedicati alla riproduzione di certe specie,piu' il valore è stabile e meglio è.