Monarch ha scritto: ↑15/10/2018, 0:44
Mancanza Manganese per arrivare a 0,1= 0,0045385 mi manca
Mancanza Rame per arrivare a 0,003=0,0025435 mi manca
Mancanza Alluminio per arrivare a 0,003= 0,00157 mi manca
Mancanza Cobalto per arrivare a 0,003= 0,0000275 mi manca
Innanzitutto stai prendendo i vari 0,003% che sono le concentrazioni degli elementi presenti in uno specifico prodotto fertilizzante, e li stai assumendo come valori ottimali di riferimento per la concentrazione in vasca, che è invece tutta un'altra faccenda.
Provo a spiegarmi con un esempio: per il ferro puoi usare indifferentemente un flacone di ferro concentrato al 6% (esempio Cifo ferro), oppure uno più diluito allo 0,6% (alcuni prodotti per acquariofilia); ciò non significa certo che la concentrazione del ferro in acquario debba essere il 6%, né tanto meno lo 0,6%.
Se ad esempio le piante ti indicano che serve ferro potrai (
ad esempio) arrivare ad 1 mg/l in vasca (corrispondente allo 0.0001%) usando indifferentemente entrambi i prodotti, grazie ad un diverso dosaggio opportunamente calcolato per i due distinti prodotti.
In generale, a parità di costo del fertilizzante preferiremo il prodotto con concentrazione maggiore perché durerà di più, e quindi spenderemo di meno nel tempo.
Monarch ha scritto: ↑15/10/2018, 0:44
Sono rilevabili queste mancanze a tal punto da utilizzare un fertilizzante di base? Perchè per esempio se prendo come riferimento Dennerle Scaper's green ci rientrerei e non avrei mancanze su molte cose apposta mi sto convincendo che un fertilizzante di base è trascurabile nella mia situazione.
Una volta capito che la mancanza di un nutriente non è certo la differenza tra la concentrazione nel prodotto e quella nell'acqua di rubinetto, hai due strade per la fertilizzazione: segui un protocollo commerciale, che include anche i cambi settimanali, o vai ad occhio con i prodotti separati del pmdd (o prodotti commerciali similari) effettuando meno cambi ed cercando di integrare i singoli elementi all'occorrenza. In generale quindi i macro è opportuno averli separati, per la massima flessibilità di utilizzo.
I micro possono invece essere una miscela bilanciata già preconfigurata (rinverdente, o prodotti commerciali similari senza macro); il ferro è meglio averlo anche a parte, per poter eventualmente inserire dosi maggiori senza trovarsi in eccesso di micro.
Infine, gli elementi traccia fanno parte di molti protocolli commerciali e puoi introdurli con gli appositi prodotti, sempre facendo i famosi cambi d'acqua, oppure con la filosofia dei pochi cambi li consideri introdotti con mangimi (e perfino come elementi spuri presenti negli altri fertilizzanti); per l'eventuale integrazione sarà sufficiente un cambio d'acqua anche se a distanza di diversi mesi.
Capire una carenza di cobalto o alluminio, per me è impossibile (ma magari c'è chi la sa rilevare

).
I principali oligoelementi (i micro e qualche elemento traccia) e i relativi segnali di carenza/eccesso sono descritti in questo articolo:
Macro e micro-elementi per le piante d'acquario ...