lucazio00 ha scritto:Se l'acido borico fosse una soluzione definitiva e ideale sarebbe il massimo!
Il problema del buio è che dopo 5 giorni alcune piante si imbruttiscono!
5 giorni non succede nulla alle piante. Nemmeno le più delicate.
Le mie han iniziato a sciogliersi dall'ottavo giorno di buio, partendo dalle foglie basse. Al decimo erano quasi tutte sciolte. Al 12 giorno alcune piante non c'erano proprio più in vasca.
Ovviamente non ho fatto il buio per dei ciano...
trotasalmonata ha scritto:Facendo un riassunto cosa abbiamo:
buio
perossido
Allelopatia
Chemiclean
Acido borico.
Aspirazione, o "buio locale" cioè coprirli con una tazzina.
Se si capiscono subito le cause la tazzina è sufficiente.
Ah, alcuni myrio son estremamente efficaci se crescono. Meglio quelli più adattati alle zone nostre perché potrebbero aver sviluppato composti cianogenici verso i "ciano delle nostre zone", nel senso che esistono miriade di specie di ciano, non mi sorprenderei se i ciano che troviamo nei canali nostri siano diversi da quelli che ci sono in qualche fiume amazzonico.
A questo proposito il myrio aquaticum fa un buon lavoro, nel senso che i ciano proprio non crescono su di lui. Anche se in posizione di svantaggio, cioè stelo inserito in una vasca invasa. Ovviamente non deve adattarsi, quindi i valori devono esser simili.
Lo spicatum è il migliore.
Ma alla fine tutte le piante li combattono bene o male, qualsiasi radice di piante che li incontri per esempio, li fa morire, non so se osservate, se qualcuno ha un pratino vicino al vetro, i classici ciano sul bordo dove batte la luce del sole, faticano a formarsi, in compenso si vedono le radici del pratino tra i vari granelli di sabbia.
L'ho osservato con la glossostigma, con il tennellum.
E anche con altre piante ma non a pratino, per esempio l'echinodorus, l'hygrophila.
Secondo me quei pratini son efficaci perché fanno radici ovunque, mentre l'echinodorus ne ha tante, ma nella zona del vetro molte meno delle altre piante.