Goldfish ha scritto: ↑29/10/2020, 12:56
Non è possibile avere un evoluzione della specie in una sola generazione
È possibilissimo, la genetica non cambia con la lentezza a cui si pensa, non sempre, e non sono solo i geni a regolare l'espressione proteica. Non tutti i fratelli hanno lo stesso pull genico, se li fai riprodurre a caso, i tempi sono biblici, se fai riprodurre chi dici tu, selezioni tratti in tempi molto brevi, poi dipende dal tratto
Goldfish ha scritto: ↑29/10/2020, 12:56
richiede secoli se non millenni e anche di più!
Non ci abbiamo messo secoli a selezionare le razze canine, si riesce ad ottenere cani più grossi in un'unica generazione e ne bastano 4 per passare da un dobberman a un pincer medio.
Goldfish ha scritto: ↑29/10/2020, 12:56
è più probabile che essendo nati in quell'acqua siano riusciti ad adattarsi meglio
Ovvero ciò che ho detto io, dato che hanno subito condizioni estreme sono sopravvissuti quelli più adattabili e forti.
Goldfish ha scritto: ↑29/10/2020, 12:56
ma non hanno mutato o acquisito nessun gene che permetta loro di vivere ad altri range di pH
Mai scritto una roba del genere, ti invito a quotare il pezzo in cui lo scrivo. La selezione avviene in piccola parte tramite mutazioni, per la maggior parte tramite aumento o diminuzione nella popolazione di alcuni alleli rispetto ad altri congenici
Goldfish ha scritto: ↑29/10/2020, 12:56
Magari hai selezionato solo i più sani e robusti.
E torniamo lì...proprio quello sto dicendo
Le patologie quasi mai sono come le stiamo sui libri, il più delle volte vengono date da predisposizioni, ovvero interi set di centinaia di geni che se eriditati assieme o un tot di loro, predispongono un organismo ad una malattia o una qualsiasi altra caratteristica.
Questa cosa di concentra con l'inbreeding.
Ma, se tu tieni gli animali in ambienti asettici, gli fai trovare molto cibo, li tieni a temperatura costante, arriveranno all'età rispodittiva anche organismi con dei profili genetici terribili, alla lunga ti ritrovi coi betta di ora, che perdono pezzi di pinne a pH debolmente basici o neutri e non campano più di due anni ad andar bene, salvo pochissimi.
Se li tiri su in maniera più spartana, occhio che io fino a 7 mesi li ho sempre tenuti in acqua acida, e i 4 che ora stanno a pH 7.4 hanno comunque un'acqua tenera e sono tutti crown tail non è che stanno in tanganika, quelli con più predisposizione a determinate patologie, i più deboli, creano in pochi giorni e a te rimangono quelli meno predisposti.
Questi avranno perso gran parte dei geni che li predispongono a determinate sindromi che i genitori avevano. Qualcuno lo avranno comunque, ed eventuali figli, potrebbero averne, ma se li temi allestesse condizioni, tendono a morire prima di riprodursi.
Fallo per 4 generazioni, poi metti i tuoi f4 e un betta preso a caso da un negozio a 18 gradi, temperatura che gli splendens vedono in natura, io scommetterei sulla sopravvivenza degli f4 rispetto ai betta da negozio. Questo è adattamento.
Mettiamo che ci sia una malattia che uccide principalmente chi ha il gruppo b.
Alla lunga farà diminuire il gruppo b, ma alla lunghissima.
Se questa malattia uccide TUTTI gli individui gruppo b che trova, il gruppo b a quasi scomparire o scomparire proprio ci mette pochissimo.
Se addirittura ci mettiamo un deus ex machina, allevatore, che da riprodurre solo individui a e 0, l'allele del gruppo b lo perdi in una generazione, salvo mutazione.
Se a questo aggiungi meccanismi di adattamenti delle proteine istoniche o di metilazione di basi, meccanismi epigenetici, ti rendi conto che la selezione può essere molto lenta, ma esistono casi in cui non è così
Aggiunto dopo 3 minuti 53 secondi:
E aggiungo, non sto dicendo che puoi ottenere un pesce marino da un pesce fluviale o che in 3 generazioni fai vivere uno spendens in acqua a pH 9, sto dicendo che dato che i limiti con animali come gli eteromorfi e i betta dal veil tail in su, sono più stretti di altri loro conspecifici, li si può portare più vicini ai limiti di un esemplare "standard" tramite una selezione mirata in molto poco tempo. Anche un'unica generazione