roby70 ha scritto: ↑
Sempre parlando da un punto di vista matematico:
-
se non facciamo mai cambi l'accumulo tende ad un valore INFINITO:

questo è vero solo se niente di quello che introduco viene assorbito; in tal caso è corretto che il valore continuerà ad aumentare sempre della stessa quantità che introduco.
Scusami Roby, ma credo che quello in errore sei tu, almeno a livello matematico.
Questo è un esempio con dose settimanale di 10 mg/l e assorbimento giornaliero delle piante di 1 mg/l:
accumulo con cambio annuale del 30%.png
Ipotizzando un cambio annuale del 30%, il valore si assesta in qualche anno a
50 volte la dose settimanale.
E se non facessi mai alcun cambio, l'aumento tenderebbe ovviamente ad infinito, nonostante l'assorbimento giornaliero delle piante!. A meno che non ne introduci meno di quanto viene assorbito, in tal caso tenderebbe ovviamente a zero (come ha scritto giustamente @
trotasalmonata).
roby70 ha scritto: ↑
Quindi non è che senza cambi si continui ad aumentare un elemento a meno che questo non venga assorbito per niente dalle piante;
Matematicamente, vedi sopra.
roby70 ha scritto: ↑
ma allora se non viene assorbito perchè uno deve continuare a metterlo ?
Beh, si parlava matematicamente di gestioni e di risultati portati
all'estremo della filosofia. E si discuteva di qualche limite, magari almeno dal punto di vista teorico.
Poi nel particolare, il bario in eccesso ad esempio te lo trovi nel rinverdente. Allora puoi "rinverdire" di meno, in modo da avere meno bario, e poi compensare il resto che sarebbe in difetto aggiungendo singolarmente lo stronzio, il vanadio, il molibdeno ecc.
Oppure puoi usare il Tropica che è forse meglio
La filosofia opposta che ho citato è quella di Tom Barr (chiamata
EI , Estimative Index): prevede di non fissarsi troppo sui singoli elementi, impazzendo con le giuste proporzioni e di volta in volta capire qual'è il fattore limitante alla comparsa dei problemi, blocchi della crescita ecc.
Al contrario, senza fissarsi sui rilievi delle misure, il protocollo prevede di abbondare in tutto, con un minimo di criterio ovviamente, rendendo solo la luce il primo fattore limitante. Poi (solo a seguire) la CO
2, e poi praticamente senza limite i fertilizzanti (che comunque per quanto li provassimo a limitare saranno sempre a disposizione dell alghe).
Con i cambi settimanali del 50% il protocollo si assicura che nessun elemento aggiunto si accumulerà mai oltre il doppio della dose settimanale, anche nella peggiore ipotesi di consumo nullo da parte delle piante (vedi il link al calcolatore per avere la prova).
E in effetti secondo me il cambio stesso elimina le spore delle alghe (e quindi il proliferare delle stesse), alghe che con luci alte e fertilizzanti a palla sono dietro l'angolo!
Comunque le vasche sue sono senza dubbio uno spettacolo! Non che quelle che avete postato nella sezione piante siano da meno!
roby70 ha scritto: ↑
Ricordiamo che qui si cerca di far capire che anche la fertilizzazione non è a calendario da bugiardino un tot a settimana ma bisogna introdurre quello che serve quando serve; solo in questo modo è possibile diradare i cambi e non farli cadenzati

Concordo! Secondo me non funziona bene nessuna filosofia, se proviamo a portarla all'estremo.
E comunque, mi attira certamente molto di più la vostra che fare cambi settimanali del 50%!

Se i risultati sono ottimi, e facili da raggiungere, perché mettersi a fare cambi da "ricetta" che non servono?
Nella pratica, come dice @
cicerchia80, si cerca di trovare l'assorbimento di ogni componente, e si cerca in tal modo di aggiungere quanto basta per diradare
al massimo possibile i cambi. Credo che alla fine concordiamo tutti.
Ragionavo solo sulla semplicità della religione del "non cambio" per un sito chiamato acquariofilia "facile".
Perché non far cambi non è proprio così semplice, così come ci vuole molta esperienza per non avere il filtro... in questi nostri mondi in miniatura!
