Eccomi, ragazze!
Scusate la mia presenza a singhiozzo, ma sto passando davvero un periodo difficile
Allora, facciamo un po' di chiarezza:
Partiamo dalle piante: per loro il pH ideale è, in genere tra il 6,5 e i 7. Questo perché sopra il 7 comincia a risultare difficoltoso l'assorbimento di diversi elementi fondamentali.
Fino a pH 7,5 ancora ce la fanno.. a 8 è davvero un problema.
Loro camperebbero, ma non riuscendo ad assimilare bene i nutrienti fanno molta fatica.
Le piante che si nutrono dalle radici o le piante estremamente lente sono avvantaggiate.. le prime, perché nel terreno le cose possono essere diverse che in colonna, le seconde perché, accontentandosi di poco o nulla, di solito trovano sempre a sufficienza.
Il pH non dipende direttamente dalla fertilizzazione (non è esattissimo, ma per semplificare, diciamo così), ma è influenzato dalla CO
2 presente in acqua e dal KH che, tramite
l'effetto tampone lo spinge in su o in giù.
Per i pesci, invece, il discorso è un poco più complesso, perché dipende da che pesci parliamo.
I pesci africani stanno a pH elevati, felici e contenti.. molti anabantidi (come il betta, per esempio) sguazzano in pozze con pH 5..
E poi dobbiamo tener presente che molti pesci sono di allevamento.. quindi abituati a pH ancora diversi.
Per finire il pH è un valore variabile, nell'arco della giornata o nelle stagioni.
Per questo si indica un range in cui i pesci saranno a loro agio.
Questo ci permette anche di trovare un compromesso tra pesci e piante, in cui far star bene tutti.
Normalmente è buona cosa non mantenersi a lungo agli estremi di quel range.
Detto ciò, i guppy sono tra i pesci più adattabili. Sono stati trovati, in natura, a pH alcalini e a pH acidi.. perciò von loro non c'è troppo da temere.
Spero di essermi ben spiegata.
Se avete dubbi, sono qui
