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I pesci prima di venire da noi che fanno?

Inviato: 13/12/2021, 21:25
di Fiamma
riccardo269 ha scritto:
13/12/2021, 21:15
anche pesci grossi in spazi ristretti mai visto comportamento da manicomio
Forse è più difficile da capire in un pesce.
Io ho preso Fiamma, il Carassio omeomorfo rosso del mio avatar, da un familiare che lo aveva tenuto quasi 12 anni in 25 litri ( vasca cubica per di più) il pesce era evidentemente depresso.
Passata immediatamente a 60 litri con la compagnia di altri due, già aveva cambiato atteggiamento, così come con l'upgrade a 240litri.Ora in 2 metri, con un gruppo di 6 e da fare tutto il giorno ( giocare, rincorrersi, pascolare su molta egeria, grufolare, insomma tutto quello che l'etologia della specie richiede) vedo i comportamenti naturali e la gioia di vivere.
Lo stesso per i Botia, tenuti in vasche piccole con allestimento inadatto e da soli per anni.
La differenza è evidente

I pesci prima di venire da noi che fanno?

Inviato: 13/12/2021, 21:26
di riccardo269
Platyno75 ha scritto:
13/12/2021, 21:22
Però i pesci stressati si ammalano di più e questo secondo me è un buon indizio della loro sofferenza...
vero anche che lo stress deriva da compagni o valori sbagliati.

I pesci prima di venire da noi che fanno?

Inviato: 13/12/2021, 21:26
di Fiamma
Platyno75 ha scritto:
13/12/2021, 21:22
Sei ottimista
Era la risposta del negoziante ;)

I pesci prima di venire da noi che fanno?

Inviato: 13/12/2021, 21:31
di riccardo269
mi son sovrapposto e ho fatto un casino😱

Aggiunto dopo 9 minuti 37 secondi:
Fiamma ha scritto:
13/12/2021, 21:25
Forse è più difficile da capire in un pesce.
Io ho preso Fiamma, il Carassio omeomorfo rosso del mio avatar, da un familiare che lo aveva tenuto quasi 12 anni in 25 litri ( vasca cubica per di più) il pesce era evidentemente depresso.
e' qui che non so.
sul parlare di depressione nel pesce.
delle due l'una.
o se stressati per il luogo si ammalano e muoiono, come dice platyno, oppure campano (nel tuo caso ben 12 anni) senza particolari stimoli ma non con stimoli che li portano al trapasso.
chiaro che con altri pesci in piu' spazio si comporta diversamente, ma dire che prima era depresso mi pare di umanizzarlo troppo

Aggiunto dopo 2 minuti 25 secondi:
piu' che depresso direi in quiescenza

I pesci prima di venire da noi che fanno?

Inviato: 13/12/2021, 21:52
di Fiamma
riccardo269 ha scritto:
13/12/2021, 21:43
piu' che depresso direi in quiescenza
Io direi proprio depresso, avvilito, in stato di abbattimento e prostrazione, non lo ritengo uno stato esistente solo nell'uomo o nei mammiferi.
Non umanizzo ma non faccio neanche l'opposto, alla fine siamo animali anche noi, è tutto in relazione ai bisogni della specie e al loro soddisfacimento o meno.

I pesci prima di venire da noi che fanno?

Inviato: 13/12/2021, 21:55
di Platyno75
Fiamma ha scritto:
13/12/2021, 21:52
tutto in relazione ai bisogni della specie e al loro soddisfacimento o meno.
Quoto

I pesci prima di venire da noi che fanno?

Inviato: 13/12/2021, 21:55
di Labro
cicerchia80 ha scritto:
13/12/2021, 20:59
Resto sempre dell'idea che se voglio informazioni su una macchina, è lecito andare dal concessionario
Se vado in un negozio di acquari, mi vendono pesce rosso, boccia e pianta finta
Secondo me invece che dal concessionario è meglio informarsi su riviste specializzate o chiedere a chi già l'ha avuta.
così vale per il discorso animali , o per i pesci in particolare.
Sono del parere che in negozio dobbiamo andare a comprare solo ciò che ci serve , senza farci abbindolare. tutti i negozianti vogliono vendere , nessuno dei negozianti che ho conosciuto io, ha dimostrato di tenere alla salute dei pesci. il miglior negozio di acquari della mia città , voleva farmi mettere una coppia di cacatuoides con 4 discus e 4 P. scalare in 100 litri lordi con una colonna di 40 cm. Se avesse potuto mi vendeva pure sua nonna con il respiratore .

I pesci prima di venire da noi che fanno?

Inviato: 13/12/2021, 21:57
di marko66
Labro ha scritto:
13/12/2021, 17:58
Anche per alcuni pesci è così, ovvero nel lago vittoria molte specie di ciclidi non ci sono piu ed esistono però in ambiente acquariofilo, tramite rivenditori, allevatori ed appassionati.
E' questa la cosa che dovrebbe far riflettere maggiormente.....Ha senso distruggere gli habitat naturali e mantenere in vita specie estinte in cattivita'?Non lo ha, secondo me.
L'esempio del lago Vittoria deve servire come monito proprio a noi acquariofili,perchè l'estinzione delle specie di ciclidi di quel lago non è dovuta alla costruzione di dighe(anche se la costruzione della diga di Assuan ha portato grossi problemi alla popolazione fluviale e non parlo solo di pesci purtroppo) o all'inquinamento delle acque per motivi economici(come in moltissimi altri casi),ma per la poca lungimiranza di chi ha inserito specie ittiche non autoctone per motivi alimentari,quindi forse in buona fede... :-? .Pesci,piante,anfibi,rettili "tropicali" se detenuti, non devono in nessun caso essere liberati in natura,è questa la prima cosa che va' capita da noi quando decidiamo di acquistare una pianta o un pesce ed è una delle piu' difficili da spiegare a chi si avvicina. Chi vende non si cura certo di avvertirti che il pesciolino che acquisti non potra' vivere nella tua vasca da adulto,nè che stai acquistando una pianta potenzialmente invasiva, tantomeno esistono controlli in questo senso.Le leggi ci sarebbero anche,ma senza controlli.......Le piante in eccesso devono diventare compost o finire nell'umido ed i pesci devono diventare cibo per i predatori,Quando ho consigliato(a chi non aveva nessun modo di cederlo e accennava al fatto di poterlo rilasciare in natura) di dare il pesce al gatto molti non mi hanno preso sul serio,ma non stavo scherzando......
Questo è il vero rischio.Poi possiamo parlare di quanto sia etico o giusto tenere animali in cattivita' ed alimentare questo mercato e di come sia meglio tenerli.
Personalmente ho una mia personalissima e discutibilissima "etica",evito per quanto possibile specie rare e novita' sul mercato.Non posso dire di non aver mai acquistato esemplari wild in passato,ma cerco sempre quando possibile di rivolgermi ad appassionati ,allevatori o grossisti ed acquistare comunque esemplari di allevamento . Sempre evitato invece le specie selezionate,gli ibridi e le colorazioni non presenti in natura(questo riguarda in particolare i ciclidi nel mio caso).La mia massima soddisfazione è pero' quella di avere due vasche su quattro + la samla esterna abitate solamente da pesci nati li'(nel Malawi in realta' ci sono due synodontis non autoctoni,ma va beh :)) ),che non hanno mai visto i loro ambienti naturali,ma neanche vasche di allevamento,viaggi,negozi e compagnia.

I pesci prima di venire da noi che fanno?

Inviato: 13/12/2021, 22:07
di Platyno75
marko66 ha scritto:
13/12/2021, 21:57
La mia massima soddisfazione è pero' quella di avere due vasche su quattro + la samla esterna abitate solamente da pesci nati li'(nel Malawi in realta' ci sono due synodontis non autoctoni,ma va beh ),che non hanno mai visto i loro ambienti naturali,ma neanche vasche di allevamento,viaggi,negozi e compagnia.
Dipendere meno dal mercato e riprodurre "in proprio" sono secondo me i pilastri di un'acquariofilia sostenibile.

I pesci prima di venire da noi che fanno?

Inviato: 13/12/2021, 22:08
di riccardo269
Fiamma ha scritto:
13/12/2021, 21:52
Io direi proprio depresso, avvilito, in stato di abbattimento e prostrazione, non lo ritengo uno stato esistente solo nell'uomo o nei mammiferi.
Non umanizzo ma non faccio neanche l'opposto, alla fine siamo animali anche noi, è tutto in relazione ai bisogni della specie e al loro soddisfacimento o meno.
tipo per noi scimmie evolute il bisogno di avere un acquario?🙂
la storia di fiamma mi fa venire in mente il mito della caverna di platone.
(ecco, e' tardi e inizio a sparare caxxate