Monarch ha scritto: ↑In un altro thred ne parlavo con Nicolatc di prendere come riferimento il valore % che si utilizza nei fertilizzanti e di trasformarlo in mg litro.
Monarch, una doverosa premessa: ovviamente non puoi prendere la concentrazione % indicata sul flacone e ritenere che sostituendo il simbolo "%" con "mg/l" hai l'obiettivo da raggiungere in acquario.
Ad esempio: se sul flacone leggi Ferro 6%, non è vero che un buon obiettivo in vasca per il ferro sono 6 mg/l.
Chiedo scusa se la premessa ti risultava scontata, ma meglio chiarire considerando l'evolversi della discussione in chimica.
Ora, se parliamo di prodotti fertilizzanti specifici per acquariofilia, dalle dosi raccomandate dal produttore potresti invece calcolarti effettivamente i mg/l di ogni elemento che il produttore suggerisce di aggiungere in acquario con una determinata cadenza.
Queste concentrazioni aggiuntive restano comunque una dose raccomandata da chi non conosce la tua specifica vasca con le tue piante (quante e quali), i tuoi pesci (quanti e quali), il mangime che somministri (quanto e quale), le caratteristiche dell'acqua di base che usi, gli altri macroelementi eventualmente somministrati e attualmente presenti (quanti e quali e in che rapporto tra loro), la temperatura impostata, il pH, il tipo di fondo, il suo eventuale sifonamento! (e quanto frequentemente), e potrei proseguire....
Alcune di queste variabili incidono sulla quantità degli oligoelementi continuamente
apportati in vasca (e non solo oligo ovviamente), altre incidono sulle quantità di oligo continuamente
assorbiti dalle piante.
Per difendersi dall'ignoranza di tutte queste variabili, il produttore in genere tende ad abbondare leggermente con le dosi e consiglia regolari e abbondanti cambi d'acqua, per evitare accumuli.
In AF si cerca di regolarsi con l'osservazione delle piante, il supporto del conduttivimetro e di qualche test. Detto questo, nessuno di noi credo sia in grado di giudicare una carenza di scandio, stronzio, berillio, cobalto o selenio... Già è molto complicato (anche per chi ha esperienza) azzeccarla con rame, molibdeno, zinco, boro e manganese, sebbene in questo ci supporti l'ottimo
articolo di Rox.
Su molti elementi traccia, il
mio personale parere è che la quantità necessaria alle piante sia già introdotta col mangime, con i cambi d'acqua anche se molto distanziati, e perfino come impurità dei fertilizzanti che usiamo, nonostante tali elementi traccia non vengano certo elencati nel prodotto (in modo da vendere invece il prodotto specifico!

).
Monarch ha scritto: ↑eppure la legge di Liebig parla chiaro...ne manca uno si blocca tutto
Ok ma non possiamo paragonare ad esempio l'importanza per le piante dell'azoto (nel caso sia del tutto assente) rispetto all'importanza del silicio o del selenio. Alcuni sono nutrienti essenziali (per il ciclo di vita della pianta), altri sono nutrienti funzionali, utili solo a certe funzioni e sostituibili magari da altri elementi simili nel caso i primi siano assenti...
riccio1907 ha scritto: ↑Si trattano di oligoelementi, quasi sempre presenti nell'acqua di rete.
Essendo appunto oligo, basta che ce ne sia una minima traccia
Infatti il rinverdente ( che li reintegra ) viene utilizzato all'occorrenza
Quoto!
Daniela ha scritto: ↑Ok ma per quanto tempo ?
Secondo me se li ritesti oggi già sono diversi ...
Il cibo per i pesci contengono molti oligo, per esempio... quello che avanza si deposita, si decompone e quindi si rende disponibile alle piante. Magari tu non li rilevi del tutto in colonna ma il fondo ? Sotto terra ?
Sai quanta roba c’è ! Dovresti prelevarne un campione e farlo analizzare...ma poi non sarebbe per sempre...
A mio parere...anche le foglie in decomposizione, le feci etc tutto contribuisce..
Straquoto!
Daniela ha scritto: ↑Piuttosto se proprio bisogna misurare qualcosa, secondo me, sarebbe il potenziale Redox
Mah... in questo caso mi autoquoto:
nicolatc ha scritto: ↑Il redox è collegato a molti fattori, difficilmente quantificabili singolarmente, per cui la sua utilità è oggetto di discussione. Generalmente nel tempo il valore tende a scendere perché aumentano le sostanze riducenti, come i composti organici, mentre l'ossigeno certamente lo fa salire (è l'ossidante per eccellenza).
Ci sono persone che reputano valori sopra i 300mV ottimali anche per l'acqua dolce, ma in genere sono quelli che suggeriscono anche abbondanti cambi d'acqua settimanali.
Daniela ha scritto: ↑
Monarch ha scritto: ↑Fatto qualche calcolo grazie al bellissimo calcolatore AF ho constatato che tagliando l acqua al 55% per bilanciarla sono in "carenza" rispetto ai quantitativi indicati dietro le etichette dei fertilizzanti di 0,00 per qualcuno per altri ho qualche 0 in più. Possono considerarsi carenze?
Finchè le piante stanno bene direi di no...
E come non quotarti anche qui?
Monarch ha scritto: ↑Ho fatto le analisi di rete quindi per un annetto sto a posto previo strani eventi

Un annetto? :-\
Monarch ha scritto: ↑Senza offesa Daniela a mio personale parere è totalmente inutile in un acquario dolce fortemente piantumato come il mio in quanto il valore di redox tenderà sempre ad essere positivo (quindi ossidante) ed anche ad alti livelli: ho sempre gestito con valore di redox intorno a 500
Wow. Comunque, sul redox personalmente... passo!
Monarch ha scritto: ↑Cmq allego le analisi che ho potuto estrapolare come rilevanti da tutte le analisi che ho fatto
Ecco, guardando il file delle analisi noto che vuoi portare i nitrati a 10 mg/l e i fosfati a 1 mg/l, partendo dalle concentrazioni presenti in acqua di rubinetto e facendo il delta. Può anche essere un inizio, poi però dovrai vedere come evolve la situazione in acquario e regolarti di conseguenza (e non passerà "un annetto")