Barbi che si grattano e termoterapia
Inviato: 17/09/2020, 16:19
@lauretta ecco che apro come promesso 
Riassunto breve: ho i titteya che si grattano da sempre, negli ultimi giorni la cosa si è fatta tanto frequente da farmi preoccupare, decido di trattare per Gyrodactylus, ho difficoltà a quarantenare tutti, dopo qualche esitazione vado di termoterapia in vasca perché tanto ho piante a prova di napalm e o la va o la spacca. Salita graduale dalla notte, da mezzogiorno siamo SOPRA i 32 ºC e i pesci non si grattano più. Mi chiedo se serva continuare per i prossimi giorni.
La vasca e i suoi abitanti.
Acquario del profilo, avviato quasi 12 anni fa, ne ha viste davvero tante prima e dopo il mio approdo su AF. Ha ospitato diversi pesci, facendosi testimone di convivenze più e meno azzeccate, e da una parte o dall'altra qualche parassita ci è entrato per forza.
Da un po' di tempo ci tengo un gruppo di 12 Puntius titteya, alcuni endler ibridi (discendenti di quelli che avevo tenuto fuori nel 2018 fino a ottobre, sotto estremi di temperatura e piogge, quindi abbastanza resistenti) e di recente ho introdotto due Trichogaster chuna.
Nell'acquario ci sono anche delle chiocciole tra cui Neritina pulligera e Faunus ater, e due Caridina multidentata.
I sintomi.
Da che abbia memoria i barbi si son sempre grattati un po' sulle foglie, ma poco, tanto da farmi credere che fosse una cosa normale, una "cosa da barbi". Negli ultimi tempi però, forse in seguito al riallestimento, il "prurito" ha preso a essere più insistente e ho cominciato a preoccuparmi. Il soggetto colpito si mostra irritato, fa dei piccoli scatti e va a grattarsi gli opercoli branchiali sulle foglie di Anubias, prendendo bene la mira. Tre femmine in particolare ho visto ieri che erano molto infastidite: sedendomi a guardare l'acquario ne beccavo sempre almeno una a un certo punto a strofinarsi per 5 o più volte di seguito, restando poi a pinne leggermente chiuse mostrando quindi un po' di fastidio.
A parte il grattarsi, respirazione normale e colori intensi.
La diagnosi.
Mi son letto TUTTI i topic a riguardo su questo forum e altrove. E ho deciso di agire per i parassiti più fastidiosi, nonché i più statisticamente probabili: Gyrodactylus!
In passato non troppo recente ho avuto endler con coda a spillo, trattati col sale in quarantena, ma forse da allora "qualcosa è sopravvissuto" e si è trasmesso alla prole.
Decido che, per avere la certezza di liberarmene, appurata la difficoltà e il dolore psicologico di recuperare i pesci dalla giungla, soprattutto gli avannotti, devo trattare tutto il sistema.
Tentativi di cura.
A questo punto mi son ricordato di un articolo in cui era dimostrata l'attività dell'aglio contro questi vermi, anche tramite l'alimentazione. Casualmente in negozio vedo un mangime col "30% aglio minimo". Io son tipo da "solo vivo e surgelato!" ma mi lascio tentare, in effetti un po' di aroma ce l'ha, lo somministro ma quel che ottengo è che i pesci si grattano di più.
Nel frattempo temperatura in acquario che sotto i 28 ºC in questi giorni non vuole scendere, faccio delle prove alzandola sopra i 30 nelle ore centrali del giorno, ottenendo una crescita ancora più rapida del Ceratophyllum e pearling incredibile. Essendo il resto della flora un mix che può star bene coi discus mi dico "bene, non mi gioco le piante".
Ecco che scrivo in privato a lauretta, visto che tra tutti i topic letti mi son seguito le disavventure dei suoi barbi, e scopro che a lei la termoterapia in vasca ha ucciso solo le piante e non i parassiti. Scoraggiato, disperato all'idea di dover retinare e quarantenare una trentina di pesci, e col dubbio di star facendo più male che bene, non so che pesci pigliare, ma alla fine mi decido a entrare in azione seriamente.
La termoterapia. Primi risultati?
E veniamo a oggi. Lascio salire gradualmente la temperatura durante la notte. Stamattina, a 31 ºC, vedo una "barbetta" grattarsi una volta senza troppa convinzione. Setto il riscaldatore a 32 ºC. Ora, mentre scrivo, sono 32.7 ºC. I chuna sembrano felicissimi, gli altri pesci un po' meno (stanno a becchettare vermetti sul fondale senza nuotare troppo in giro, mi sa che cercano di stare nello strato più fresco, ma senza boccheggiare o nuotare in modo strano).
Ma soprattutto, che i numi tutelari dell'acquario me la mandino buona, nessuno, proprio NESSUNO si gratta da ore!
Mentre scrivo, ho un occhio sull'iPad e uno sull'acquario, sono che li guardo ansioso da dopo pranzo.
I miei dubbi.
A questo punto mi chiedo, li avrò già fatti secchi? (I parassiti
non i pesci!)
Soprattutto, visto che sembrano guariti sto valutando se tenere ancora la temperatura a questi livelli per i prossimi 2-3 giorni o scendere verso i 30 ºC e vedere cosa succede, a risalire poi non ci vuole niente. Mentre da fritto misto semi-asiatico a brodo di pesce è un attimo!
EDIT: intanto che scrivevo il papiro la temperatura è arrivata a 33 ºC, sospetto mi convenga settare il termo un grado in meno.

Riassunto breve: ho i titteya che si grattano da sempre, negli ultimi giorni la cosa si è fatta tanto frequente da farmi preoccupare, decido di trattare per Gyrodactylus, ho difficoltà a quarantenare tutti, dopo qualche esitazione vado di termoterapia in vasca perché tanto ho piante a prova di napalm e o la va o la spacca. Salita graduale dalla notte, da mezzogiorno siamo SOPRA i 32 ºC e i pesci non si grattano più. Mi chiedo se serva continuare per i prossimi giorni.
La vasca e i suoi abitanti.
Acquario del profilo, avviato quasi 12 anni fa, ne ha viste davvero tante prima e dopo il mio approdo su AF. Ha ospitato diversi pesci, facendosi testimone di convivenze più e meno azzeccate, e da una parte o dall'altra qualche parassita ci è entrato per forza.
Da un po' di tempo ci tengo un gruppo di 12 Puntius titteya, alcuni endler ibridi (discendenti di quelli che avevo tenuto fuori nel 2018 fino a ottobre, sotto estremi di temperatura e piogge, quindi abbastanza resistenti) e di recente ho introdotto due Trichogaster chuna.
Nell'acquario ci sono anche delle chiocciole tra cui Neritina pulligera e Faunus ater, e due Caridina multidentata.
I sintomi.
Da che abbia memoria i barbi si son sempre grattati un po' sulle foglie, ma poco, tanto da farmi credere che fosse una cosa normale, una "cosa da barbi". Negli ultimi tempi però, forse in seguito al riallestimento, il "prurito" ha preso a essere più insistente e ho cominciato a preoccuparmi. Il soggetto colpito si mostra irritato, fa dei piccoli scatti e va a grattarsi gli opercoli branchiali sulle foglie di Anubias, prendendo bene la mira. Tre femmine in particolare ho visto ieri che erano molto infastidite: sedendomi a guardare l'acquario ne beccavo sempre almeno una a un certo punto a strofinarsi per 5 o più volte di seguito, restando poi a pinne leggermente chiuse mostrando quindi un po' di fastidio.
A parte il grattarsi, respirazione normale e colori intensi.
La diagnosi.
Mi son letto TUTTI i topic a riguardo su questo forum e altrove. E ho deciso di agire per i parassiti più fastidiosi, nonché i più statisticamente probabili: Gyrodactylus!
In passato non troppo recente ho avuto endler con coda a spillo, trattati col sale in quarantena, ma forse da allora "qualcosa è sopravvissuto" e si è trasmesso alla prole.
Decido che, per avere la certezza di liberarmene, appurata la difficoltà e il dolore psicologico di recuperare i pesci dalla giungla, soprattutto gli avannotti, devo trattare tutto il sistema.
Tentativi di cura.
A questo punto mi son ricordato di un articolo in cui era dimostrata l'attività dell'aglio contro questi vermi, anche tramite l'alimentazione. Casualmente in negozio vedo un mangime col "30% aglio minimo". Io son tipo da "solo vivo e surgelato!" ma mi lascio tentare, in effetti un po' di aroma ce l'ha, lo somministro ma quel che ottengo è che i pesci si grattano di più.
Nel frattempo temperatura in acquario che sotto i 28 ºC in questi giorni non vuole scendere, faccio delle prove alzandola sopra i 30 nelle ore centrali del giorno, ottenendo una crescita ancora più rapida del Ceratophyllum e pearling incredibile. Essendo il resto della flora un mix che può star bene coi discus mi dico "bene, non mi gioco le piante".
Ecco che scrivo in privato a lauretta, visto che tra tutti i topic letti mi son seguito le disavventure dei suoi barbi, e scopro che a lei la termoterapia in vasca ha ucciso solo le piante e non i parassiti. Scoraggiato, disperato all'idea di dover retinare e quarantenare una trentina di pesci, e col dubbio di star facendo più male che bene, non so che pesci pigliare, ma alla fine mi decido a entrare in azione seriamente.
La termoterapia. Primi risultati?
E veniamo a oggi. Lascio salire gradualmente la temperatura durante la notte. Stamattina, a 31 ºC, vedo una "barbetta" grattarsi una volta senza troppa convinzione. Setto il riscaldatore a 32 ºC. Ora, mentre scrivo, sono 32.7 ºC. I chuna sembrano felicissimi, gli altri pesci un po' meno (stanno a becchettare vermetti sul fondale senza nuotare troppo in giro, mi sa che cercano di stare nello strato più fresco, ma senza boccheggiare o nuotare in modo strano).
Ma soprattutto, che i numi tutelari dell'acquario me la mandino buona, nessuno, proprio NESSUNO si gratta da ore!
Mentre scrivo, ho un occhio sull'iPad e uno sull'acquario, sono che li guardo ansioso da dopo pranzo.
I miei dubbi.
A questo punto mi chiedo, li avrò già fatti secchi? (I parassiti

Soprattutto, visto che sembrano guariti sto valutando se tenere ancora la temperatura a questi livelli per i prossimi 2-3 giorni o scendere verso i 30 ºC e vedere cosa succede, a risalire poi non ci vuole niente. Mentre da fritto misto semi-asiatico a brodo di pesce è un attimo!
EDIT: intanto che scrivevo il papiro la temperatura è arrivata a 33 ºC, sospetto mi convenga settare il termo un grado in meno.