Riflessioni sul calcolatore CO2

Senza essere scienziati: spiegazioni facili per tutti

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Steinoff
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Riflessioni sul calcolatore CO2

Messaggio di Steinoff » 14/06/2017, 23:22

Diego ha scritto: :-!!! :-!!! :-!!! :-!!! :-!!! :-!!!
:D La prossima volta che misuro la CO2 faro' lo shake come va fatto, a sto punto faro' anche il paragone con i valori precedenti e vediamo se e quali saranno le differenze.
Tanto la CO2 e' costante, il pH anche, il KH lo stesso (spero), quindi l'unica differenza sara' nella CO2 liberata dall'acqua.
Oddio, credo anche nel tempo trascorso da quando ho inserito la catappa... puo' essere... devo andare...?
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Pizza
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Riflessioni sul calcolatore CO2

Messaggio di Pizza » 19/06/2017, 12:11

Rispondo in ritardo perché ero in ferie e ho staccato con il mondo virtuale per qualche giorno.
Il principio generale è espresso correttamente da @Diego (con l'unica precisazione che anche la seconda lettura e alterata tanto quanto la prima; è proprio per questo che facendo la differenza fra le due letture scorporiamo l'influenza dell'alterazione non dovuta alla CO2)
Diego ha scritto: Se pH misurato = pH shackerato la CO2 non è presente (in teoria), dunque il calcolatore calcola zero.

La prima lettura è tanto più alterata quante più sono le sostanze acidificanti diverse dalla CO2 presenti in vasca. Viceversa, se fossimo certi che la CO2 è l'unica fonte di acidificazione non servirebbe il doppio test.
L'andamento logaritmico dell'andamento pH/KH fa si che se le due letture sono nella zona in cui la curva è molto pendente (zona pH/KH bassi) gli errori si amplificano in maniera esponenziale e quindi i risultati sono meno accurati.
pH KH.JPG
In questi casi bisognerebbe cercare per prima cosa di ridurre il più possibile l'errore di misura nel pH e KH. Per quest'ultimo teniamo conto che i tipici test danno 1goccia=1°d, ciò fa si che 1/2goccia su 3°d di KH dia un errore di misura del 16%. Analoghe considerazioni per il pH.

Le misurazioni andrebbero quindi eseguite aumentando la sensibilità dei test: ad es. per il KH prendendo un volume doppio di campione si ha che 1goccia=0,5°d KH.
@lucazio00 per eventuali integrazioni/approfondimenti
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nicolatc
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Messaggio di nicolatc » 22/06/2017, 16:19

Ciao,
secondo me sarebbe più facile spiegare che la differenza tra il pH misurato all'istante e quello misurato dopo un giorno deve essere di circa un grado per avere una concentrazione intorno ai 30 mg/l. Indipendentemente dal valore del KH.
Se la differenza supera il grado, bisogna porre molta attenzione perché ogni decimo di grado in più implica un grande incremento della concentrazione di CO2 e aumenta il rischio di gassare i pesci. Quindi meglio restare su una differenza di 0.8, massimo 1 grado.
Ovviamente più lo strumento è preciso, meglio è: in questo modo non aggiungiamo errori ad approssimazioni. E' quindi opportuno utilizzare un pHmetro.
Ma almeno ci svincoliamo dal KH!
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Messaggio di trotasalmonata » 22/06/2017, 16:37

nicolatc ha scritto: Ciao,
secondo me sarebbe più facile spiegare che la differenza tra il pH misurato all'istante e quello misurato dopo un giorno deve essere di circa un grado per avere una concentrazione intorno ai 30 mg/l. Indipendentemente dal valore del KH.
Se la differenza supera il grado, bisogna porre molta attenzione perché ogni decimo di grado in più implica un grande incremento della concentrazione di CO2 e aumenta il rischio di gassare i pesci. Quindi meglio restare su una differenza di 0.8, massimo 1 grado.
Ovviamente più lo strumento è preciso, meglio è: in questo modo non aggiungiamo errori ad approssimazioni. E' quindi opportuno utilizzare un pHmetro.
Ma almeno ci svincoliamo dal KH!
Scusa ma non ho capito.

Molti di noi immettono CO2 artificialmente 24 ore al giorno. Il pH si abbassa di notte e si alza di giorno. Ma non mi cambia da un giorno all'altro...
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Messaggio di nicolatc » 22/06/2017, 16:50

Certo, ovviamente intendevo di estrarre l'acqua in provetta e misurare il pH dopo 24 ore, in modo da esser certi che la CO2 torni alla concentrazione di equilibrio con l'atmosfera.
Oppure dopo shakerata, se siamo certi di ottenere lo stesso effetto. Intendo dire che se prelevo l'acqua e la immetto in una piccola provetta, chiudo il tappo della piccola provetta, sbatto, apro il tappino e misuro immediatamente il pH, la CO2 disciolta potrebbe non essere ancora quella in equilibrio con l'atmosfera.
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Messaggio di wh1sp3r » 22/06/2017, 17:10

nicolatc ha scritto: Oppure dopo shakerata, se siamo certi di ottenere lo stesso effetto.
Infatti qui ho imparato a shakerare come se non ci fosse un domani, fino all'indolenzimento del braccio :D

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Messaggio di nicolatc » 22/06/2017, 20:19

:)) :))
Appunto! Posa la provetta su un mobiletto, torna il giorno dopo e misura. Niente più indolenzimento! :-bd
Ma l'importante che sottolineavo è che non è strettamente necessario misurare il KH (se non per verificare che non sia a valori pericolosamente bassi, tipo 1 o 2 gradi).
Una variazione di un grado tra il pH misurato subito in acquario e quello con CO2 all'equilibrio è l'obiettivo da raggiungere. Facile!
Del resto se il nome del sito è acquariofiliafacile, dobbiamo individuare metodi facili ed efficaci.
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Messaggio di trotasalmonata » 22/06/2017, 20:25

Per questo c'è il calcolatore.

Io non sono convinto che si possa calcolare la concentrazione ideale indipendentemente dal KH.
1 grado di differenza di pH tra normale e shakerato mi sembra una stima troppo approssimativa.
@lucazio @diego
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Messaggio di Diego » 22/06/2017, 20:34

A KH 10 dKH abbassare di un grado il pH è dura e se si riesce, lo si fa con parecchio gas.

Probabilmente la regola spannometrica va bene per durezze medie, ma è più precisa la doppia misura intersecando col KH. Poi dipende sempre da cosa uno vuole fare e, soprattutto, dalla risposta delle piante.
Qualsiasi progresso scientifico deriva da sfida intellettuale, da compensazione di limitazioni. Niente limitazioni, niente progresso. Niente progresso, stagnazione culturale! Valido anche opposto. Progresso prima di cultura è vero disastro. (ME2)

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Messaggio di nicolatc » 23/06/2017, 0:52

Diego ha scritto: A KH 10 dKH abbassare di un grado il pH è dura e se si riesce, lo si fa con parecchio gas.

Probabilmente la regola spannometrica va bene per durezze medie, ma è più precisa la doppia misura intersecando col KH.
:-? Se riscontriamo che ad alti valori di KH è necessario immettere più CO2 per far scendere di un grado il pH (rispetto ad esempio ad un acqua con KH 3), allora è sbagliata comunque la formula che poi è convertita in tabella, e quindi "la doppia misura intersecando col KH" è altrettanto imprecisa. Infatti dalla formula risulta che un grado in meno di pH comporta sempre una decuplicazione della concentrazione di CO2 disciolta, indipendentemente dal KH. E partendo da una concentrazione all'equilibrio con l'atmosfera di 3 mg/l (stimata per eccesso) arriviamo sempre a 30 mg/l.
Del resto la tabella mostra proprio questo: qualunque sia la riga del KH che scegliamo, se aumentiamo la concentrazione di CO2 da 3 a 30 mg/l, incrociando il pH notiamo che questo scende sempre esattamente di un grado.
Quindi delle due l'una: o sono sbagliati in stessa misura sia il metodo che ho indicato che la formula (e di conseguenza la tabella), oppure sono esatti entrambi.
Diego ha scritto: Poi dipende sempre da cosa uno vuole fare e, soprattutto, dalla risposta delle piante.
Su questo concordo! :-bd
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