Monica ha scritto: ↑03/12/2020, 16:02
"scaricare" fondi calcarei
Infatti, io l'avevo utilizzato per preparare e pulire del marmo rustico prima di cerarlo, e serviva proprio per intaccare lo strato superficiale e preparare alla lucidatura. Però mi sorge un dubbio perchè ieri dopo aver lasciato il campione di pietra un paio d'ore a bagno nell'acido, quando ho tolto e risciacquato si creava una specie di limo sulla superficie, per cui non vorrei fosse un po' troppo "mista" anche a livello di composizione interna..
gem1978 ha scritto: ↑04/12/2020, 0:10
phillantus fluitans che con le sue radici rosse è molto caratteristica
grazie per la dritta, effettivamente questa è più carina di molte altre, il fatto è che ho difficoltà a digerire esteticamente le galleggianti, un po' perchè pensavo comunque di mettere un plexiglass con i clip per evitare salti, eccessiva evaporazione e proteggere ulteriormente la plafoniera da umidità.
Ma chiedo, da ignorante, è possibile poi "cimare" le radici per evitare o almeno limitare l'effetto palude che non mi piace per niente? E come fate ad evitare che, causa corrente del filtro, la galleggiante navighi su tutta la superficie come capitava a me col ceratophillum invece di stare nella zona dove dovrebbe? ovvero, c'è qualche trucco per arginare il fenomeno di spostamento?
E se, in caso, cercassi di creare una specie di "tettoia" sopra la zona sabbiosa per i ciclidini utilizzando magari qualche ramo e attaccandoci delle epifite ad ombreggiare, potrebbe essere sufficiente a creare i ripari adeguati invece di utilizzare le galleggianti?