Il DOC comprende tutte le sostanze organiche solubili (sintetiche e non) e si possono legare al ferro e agli altri oligolelementi. Quelle sintetiche (EDTA, DTPA ed EDDHA) si legano in modo più stabile rispetto a quelle naturali (come gli acidi umici e fulvici, acido citrico), ma in base a diversi articoli scientifici sono meno biodegradabili.
Sia le piante che le alghe possono estrarre i metalli con un minore o maggiore dispendio energetico. Le piante risultano essere più attrezzate per estrarre i metalli dai chelanti sintetici.
Il DOC aumenta la solubilità dei metalli di transizione (ferro, manganese, rame, zinco, cobalto, nichel...) e ne riduce la tossicità; più il legame è forte, minore è la tossicità, anche se ci vuole più energia per assimilare il metallo. Quindi se ci fosse un accumulo di...rame...il DOC lo scherma riducendone la tossicità.
Il ferro legato al DOC (se naturale) viene letto senza problemi. Viene sotto stimato in alcuni test solo se il chelante è molto forte, come l'(o-o) EDDHA.