la brita rilascia potassio

Nicola doveva misurare quanto
la brita rilascia potassio
Eccomi!
non so....c'è comunque una buona riduzione della conducibilità
e te pareva....nicolatc ha scritto: ↑20/05/2023, 20:57Vista la conducibilità altissima, ho misurato per curiosità anche GH e KH
GH: 0.0 °dH
KH: 10 °dH
In pratica, è acqua di fogna in cui hanno totalmente sostituito calcio e magnesio con il sodio, tramite resina. E' solo addolcita, ma non dovrebbero chiamarla "demineralizzata". Comunque ho risolto con la Sant'Anna.
calcio e magnesio a zero, e potassio a 70 mg/l, sono un problema bello grosso.
Si. 4,5 gradi GH se fossero tutti sostituiti da sodio (due ioni di sodio per uno di calcio) fanno 37 mg/l di sodio! Ma non sappiamo se sia effettivamente sodio
Di per se, 30 mg/l di sodio non sarebbero ancora un grosso problema, ma dipende dalle piante e da tutto il resto dei valori (potassio, fosforo, luce ecc)!
Infatti il classico addolcitore lascia più o meno invariata la conducibilità, proprio per quello che hai detto.cicerchia80 ha scritto: ↑20/05/2023, 22:01Vero che il sodio incide meno del calcio e soprattutto del magnesio, ma sono comunque 2 parti contro una
Qualcosa deve esserecicerchia80 ha scritto: ↑20/05/2023, 22:01....o ringraziamo la resina anionica che c'è, ma non si vede
Della "demineralizzata"? Si vede in foto, ben 696 µS/cm!
Eh si.
Per me c'è anche troppa variabilità di risultati durante l'utilizzo (sfruttamento) del filtro...
eh giá....e poi 70 mg/l di K ci puoi fertilizzare
...eh lo so
...uh porcazozza
Riguardo al potassio infatti in quest'altra discussione dicevamo che a detta della Brita rilascia in un litro meno potassio di quello contenuto in una mela. E nella mela ce sono almeno 100 mg. A filtro nuovo dal test mi ritrovo circa 70 mg/l in più, quindi grosso modo ci troviamo.
Nella conclusione accennano anche al sodio. Ma resta generico (presumibilmente resta uguale).In generale, non abbiamo rilevato problemi per la salute: rispetto ai test precedenti, nell'acqua filtrata non ci sono nitriti - pericolosi, soprattutto per i lattanti - un tempo rilasciati dalle stesse caraffe in concentrazioni superiori ai limiti di legge. Risolto anche il problema della proliferazione batterica, che potrebbe essere favorita dalla riduzione del cloro nell'acqua da parte di questi prodotti e dai componenti organici trattenuti dal filtro per giorni. Le caraffe del test, inoltre, agiscono bene nella riduzione di piombo e nichel, peggio su cloro, arsenico e ammonio (ma si resta sempre nei limiti): si tratta di risultati ottenuti con 1.400 analisi su 25 parametri di quattro campioni di acqua filtrata per ogni caraffa; campioni prelevati nell'arco di cinque settimane, simulando il ciclo di vita e un uso domestico. Per verificare l'operato dei filtri, abbiamo aggiunto all'acqua di rubinetto precise quantità di inquinanti, anche se sempre nei limiti di legge, visto che le caraffe vanno comunque usate con acqua potabile.
Visitano il forum: Nessuno e 5 ospiti