Corydoras in shallow

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Giueli
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Corydoras in shallow

Messaggio di Giueli » 13/05/2025, 16:26

emanuele14 ha scritto:
13/05/2025, 13:29
Non lo sapevo, dillo subito la prossima volta
C'è scritto da tutte le parti :-??
emanuele14 ha scritto:
13/05/2025, 13:29
Hai fatto degli studi tu stesso sulla specie?
No al momento narcotraffico, ma conosco i luoghi :-$ :D
emanuele14 ha scritto:
13/05/2025, 13:29
Corydoras vedo
Bene esattamente, le pozze sono altra roba ,ma come dicevo ,i reofili sono altra cosa ancora ;)
emanuele14 ha scritto:
13/05/2025, 13:29
Non vedo il senso di citare il messaggio a metà solo per dimostrare falsamente delle affermazioni che non ho fatto
Ma va mica fatto apposta,già tanto che sto a citare.

Il discorso è questo, se utilizzo termini come reofili devo farlo con cognizione di causa, altrimenti passiamo per coglioni con il resto del mondo,stai scrivendo su uno dei forum più seguiti d'Europa al momento,e tra l'altro hai un ruolo. Poi possiamo fare tutte le elucubrazioni mentali che vuoi ma con attenzione ,consapevolezza e responsabilità.
I Corydoras non sono classificati come reofili, non è necessario allegarli in una vasca fiume è la sabbia si può baipassare ,salvo fornendo un fondo non tagliente.
L'organo accessorio per la respirazione atmosferica serve a far fronte a periodi di ipossia derivanti non dallo stanare dell'acqua ma da un aumento delle temperature, un acquario non è una pozza ferma e la saturazione d'ossigeno si raggiunge semplicemente scorreggiando nei pressi della medesima :)

Detto ciò impariamo da madre natura ,ma non ho il sistema pluviale andino in casa ma 5 vetri con un pò d'acqua :D

PS che i tannini irrigidiscono le uova e na stronzata il problema al massimo è altrove ,per questo passo dopo :D

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Messaggio di Clacla » 13/05/2025, 19:03


Giueli ha scritto:
13/05/2025, 16:26
L'organo accessorio per la respirazione atmosferica serve a far fronte a periodi di ipossia derivanti non dallo stanare dell'acqua ma da un aumento delle temperature, un acquario non è una pozza ferma e la saturazione d'ossigeno si raggiunge semplicemente scorreggiando nei pressi della medesima :)
posso umilmente confermare: i miei cory fanno su e giù a "sputarmi in faccia" in superficie molto ma molto di più in estate quando l'acquario raggiunge i 28-29 gradi.
Il resto dell'anno lo fanno molto più di rado.

Aggiunto dopo 1 minuto 42 secondi:

Giueli ha scritto:
13/05/2025, 11:02
Huysentruyt, F and Adriaens, D. (2005). Adhesive Structures in the Eggs of Corydoras aeneus.
Anche di questo sono personalmente testimone. Appiccicano da morire e quando cerchi di staccarle dal vetro o dalle foglie, ti rimangono attaccate alle dita più dell'attack ​ :ahhh-*:ahhh-* ​​​​​​​​ :ahhh-* ​​​​​​​
 
Questi utenti hanno ringraziato Clacla per il messaggio:
Giueli (13/05/2025, 19:08)
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Messaggio di Giueli » 13/05/2025, 19:13

Clacla ha scritto:
13/05/2025, 19:05
posso umilmente confermare: i miei cory fanno su e giù a "sputarmi in faccia" in superficie molto ma molto di più in estate quando l'acquario raggiunge i 28-29 gradi.
Il resto dell'anno lo fanno molto più di rado.

Già :)

Giusto per capirci:

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"In some fishes, the ability to breathe air has evolved to overcome constraints in hypoxic environments but comes at a cost of increased predation. To reduce this risk, some species perform group air breathing. Temperature may also affect the frequency of air breathing in fishes, but this topic has received relatively little research attention. This study examined how acclimation temperature and acute exposure to hypoxia affected the air-breathing behaviour of a social catfish, the bronze corydoras Corydoras aeneus, and aimed to determine whether individual oxygen demand influenced the behaviour of entire groups. Groups of seven fish were observed in an arena to measure air-breathing frequency of individuals and consequent group air-breathing behaviour, under three oxygen concentrations (100%, 60% and 20% air saturation) and two acclimation temperatures (25 and 30°C). Intermittent flow respirometry was used to estimate oxygen demand of individuals. Increasingly severe hypoxia increased air breathing at the individual and group levels. Although there were minimal differences in air-breathing frequency among individuals in response to an increase in temperature, the effect of temperature that did exist manifested as an increase in group air-breathing frequency at 30°C. Groups that were more socially cohesive during routine activity took more breaths but, in most cases, air breathing among individuals was not temporally clustered. There was no association between an individual's oxygen demand and its air-breathing frequency in a group. For C.aeneus, although air-breathing frequency is influenced by hypoxia, behavioural variation among groups could explain the small overall effect of temperature on group air-breathing frequency."

Keywords: Air-breathing fish; Environmental stress; Metabolic rate; Oxygen; Social behaviour.

© 2020. Published by The Company of Biologists Ltd

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Messaggio di Clacla » 13/05/2025, 19:18

@Giueli  interessante il "Group Cohesion": si riferisce al fatto che il "branco" sta insieme o meno? Perchè ad esempio ho notato che il primo che parte a fare il respirone in superficie, si porta dietro anche gli altri, un po' come lo sbadiglio contagioso
 
PS: apriamo un thread a parte per i maniaci dei cory ​ :a)
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Messaggio di Giueli » 13/05/2025, 19:29

Clacla ha scritto:
13/05/2025, 19:18
Perchè ad esempio ho notato che il primo che parte a fare il respirone in superficie, si porta dietro anche gli altri, un po' come lo sbadiglio contagioso
In linea di massima i pesci da banco non hanno gerarchie ben definite,i movimenti si basano principalmente sull'imitazione dell'individuo che sta accanto e così via, in questo caso il primo che sale in superficie è quello che ha il maggior rischio di essere predato :D

Clacla ha scritto:
13/05/2025, 19:18
apriamo un
Quando vuoi ;) ^:?^

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Messaggio di emanuele14 » 13/05/2025, 22:17


Giueli ha scritto:
13/05/2025, 16:26
Ma va mica fatto apposta,già tanto che sto a citare.
Bene, tutto chiarito allora.

 
Giueli ha scritto:
13/05/2025, 16:26
Bene esattamente, le pozze sono altra roba ,ma come dicevo ,i reofili sono altra cosa ancora
 
Giueli ha scritto:
13/05/2025, 16:26
Il discorso è questo, se utilizzo termini come reofili devo farlo con cognizione di causa, altrimenti passiamo per coglioni con il resto del mondo

Ok, allora forse il mio unico errore è stato l'uso della parola reofili, magari non è corretta usarla per descrivere quelle specie di Corydoras che popolano acque correnti. Ad inizio discussione, quando ho risposto all'utente che aveva aperto questo topic, non avevo neanche usato tale parola, dicendo semplicemente che alcune specie gradiscono la corrente. Poi effettivamente più avanti nella discussione ho usato tale termine, ma non immaginavo non fosse corretto. Volevo anche un po' semplificare, già mi dilungo parecchio nelle risposte ​ x_x
Per il resto rimango convinto di ciò che ho scritto, video e i vari reportage di naturalisti come Shane Linder e Ian Fuller lo dimostrano.
Diciamo allora invece che reofilo, sarebbe più corretto dire che alcune specie, gradiscono una certa corrente, in quanto nel loro habitat naturale essa è indubbiamente presente e a volte anche decisamente intensa(vedi video). Ciò varia a seconda delle specie e dei biotopi che popolano.
 

Giueli ha scritto:
13/05/2025, 16:26
Poi possiamo fare tutte le elucubrazioni mentali che vuoi ma con attenzione ,consapevolezza e responsabilità.

Io sto cercando di affrontare un argomento che viene a torto ignorato da quasi tutti coloro che si apprestano ad ospitare i Corydoras, perché il messaggio che passa è che tutti i Corydoras in natura vivano nelle condizioni degli aeneus e condividono i medesimi biotopi di acque nere e stagnanti con neon, discus, P. scalare e compagnia bella. Tu forse sai che non è così e sono solo alcune specie a condividere tale biotopo, ma credimi che la maggior parte degli utenti non ne ha idea. Sinceramente sto cercando di farlo al meglio, dopo essermi documentato, poi ovviamente non essendo un ricercatore, lo faccio in modo amatoriale e qualche inesattezza tecnica può anche scapparmi, ma a questo appunto servono le discussioni, così posso essere corretto. Dopo ovvio che sarebbe meglio intervenisse direttamente Shane Linder come fa su planetcatfish, se vi confrontereste voi due, la discussione avrebbe ben altro spessore, ma tocca accontentarci ​ :-??  
 

Giueli ha scritto:
13/05/2025, 16:26
I Corydoras non sono classificati come reofili, non è necessario allegarli in una vasca fiume è la sabbia si può baipassare ,salvo fornendo un fondo non tagliente.

sul reofilo mi sono già corretto, però io ripeto che non ho detto che serve una vasca fiume, ho anzi scritto chiaramente che - e qui mi cito -​ per quanto la corrente sia molto gradita, non è necessario spingere
Quindi aldilà dell'aver utilizzato in maniera impropria il termine reofili, non mi sembra che abbia spinto gli utenti a creare un fiume acquario per i Corydoras, ma di sensibilizzarli all'argomento, fornendo loro nuove informazioni.
 

Giueli ha scritto:
13/05/2025, 16:26
Detto ciò impariamo da madre natura ,ma non ho il sistema pluviale andino in casa ma 5 vetri con un pò d'acqua

Ma appunto, estremizzare o copiare totalmente la natura in 5 vetri è impossibile e spesso anche dannoso. Però si può prendere spunto, come si fa quando si ricrea una vasca ispirato alle acque nere, anche li non è che acidità e tannini sono come in natura. Ad esempio, una persona che vuole allestire una vasca con dei Corydoras proveniente da torrenti andini consiglierei un allestimento con sabbia e ciottoli di varie misure, una pompetta di movimento per tenere mossa la superficie ed anche (ma qui è molto opinabile) una pietra porosa, in modo da garantire sempre l'ossigeno a saturazione anche durante la stagione più calda. Tale layout è gradevole alla vista, rispecchierebbe abbastanza bene il loro luogo di provenienza, senza risultare estremo.
Così avevo consigliato all'utente(senza neanche l'areatore visto che ancora non aveva scelto la specie) e non mi sembra che questo corrisponda alla descrizione di un fiume acquario.
 
​​
Giueli ha scritto:
13/05/2025, 16:26
L'organo accessorio per la respirazione atmosferica serve a far fronte a periodi di ipossia derivanti non dallo stanare dell'acqua ma da un aumento delle temperature,

giusta ed interessante precisazione.
 

Clacla ha scritto:
13/05/2025, 19:05
posso umilmente confermare: i miei cory fanno su e giù a "sputarmi in faccia" in superficie molto ma molto di più in estate quando l'acquario raggiunge i 28-29 gradi.
Il resto dell'anno lo fanno molto più di rado.

Nella mia vasca non ho notato questa cosa, non saprei come mai, magari perché ho 12.000 l/h e due areatori su 120 cm che tengono sempre l'ossigeno a saturazione, però qui entriamo in un campo che proprio non mi compete e non voglio supporre o scrivere cose errate, quindi passo.
 

Clacla ha scritto:
13/05/2025, 19:05
Anche di questo sono personalmente testimone. Appiccicano da morire e quando cerchi di staccarle dal vetro o dalle foglie, ti rimangono attaccate alle dita più dell'attack ​ ​ ​ ​​​​​​​

e credimi che ci sono specie che fanno le uova molto più appiccicose degli aeneus e sterbai ​ :D

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Messaggio di Ericotta » 13/05/2025, 23:40

Eccomi! Sono l'autrice del post 😅 Non scrivo non perché non mi interessi la discussione, ma perché con l'allestimento sono ferma... Ho letto tutto e ne so molto più di prima. 
Grazie 
 

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