Eccomi!
Allora, faccio il Furio della situazione...
Partiamo dalla CO
2: i rossi hanno un contenuto di CO
2 intorno ai 500 mg/l.
Mezzo litro di vino che cade in 25 litri netti d'acquario significa 10 mg/l di CO
2, nulla di allarmante appena viene distribuita dal filtro.
Se però fosse esploso un frizzante come il Lambrusco, saremmo sui 4000 mg/l di CO
2, 80 mg/l in vasca! Probabile addio anche ai Guppy, inutile parlare di cosa accadrebbe con uno spumante.
Rimedi: trasferimento dei sopravvissuti, cambi d'acqua massicci, aeratore a palla.
Passiamo agi acidi: il pH del vino è tra 3 e 4, con concentrazione totale di vari acidi organici che spazia dai 5000 agli 8000 mg/l. Nella tua vasca quindi apporti 100-150 mg/l di acidi tra i quali principalmente l'acido tartarico, ma anche il malico (quello che le piante producono dalla CO
2!) e un po' di citrico.
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Se il vino era conservato male abbonda anche l'acido acetico, e se è di scarsa qualità anche un bel po' di anidride solforosa!

Qui c'è poco da fare, pesci più delicati come i cardinali non sopravvivono allo shock dovuto allo sbalzo di tutti i valori (CO
2, pH, conducibilità...), soprattutto prima che gli acidi si distribuiscano in vasca (diluendosi un pochino).
I batteri del filtro avranno subito un fortissimo stress, per cui è assolutamente probabile un nuovo picco di nitriti.
Rimedi: trasferimento dei sopravvissuti, cambi d'acqua massicci, aeratore a palla.